Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
invincibile ira contro Dio e contro gli uomini. Pensò che il bambino lo avesse deposto lì qualche contadina che lavorava nei dintorni, e tirò le
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
; era il quaderno dei suoi conti, poichè ella non aveva altra carta, e lo rivolse dalla parte inversa ancora intatta; poi si mise a scrivere. Scriveva
Pagina 100
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
lo costringo a voltarsi, a vedermi. Gli stavo così addosso ch'egli sulle prime credette che l'avessi fatto per sbadataggine. Ma io lo abbracciai
Pagina 107
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, dimmi, piuttosto, perchè non pensi a coltivare il tuo terreno? Io: ci penso, sì, ma non ho denari. Tobia: quanto ti occorrerebbe? lo: per adesso
Pagina 111
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
pianta sola: e i grappoli pendevano gravi, con gli acini gia tinti di viola. Per la prima volta pensai che Fiora era ricca; eppure lei stessa me lo aveva
Pagina 115
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
caffè. Finalmente lo si trovò che passeggiava solitario con le mani intrecciate sulla schiena, lungo la stessa strada che conduceva al mio terreno. Mio
Pagina 126
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
guardava scuotendo la testa come per dirmi: l'hai scampata bella! Io lo sentivo sopra di me con tutto il peso del suo corpo umido e grasso; mi pareva che
Pagina 135
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
conti di piccole spese giornaliere. La zia apre il quaderno alla rovescia e scrive: poi me lo fa leggere. È una cosa grande quella che leggo, eppure mi
Pagina 138
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
delle donne lo riscuotevano; del resto nessuno badava a lui; solo Davide, nel togliersi il cappotto e il cappello che attaccò lì accanto, lo guardò
Pagina 14
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
cartoline illustrate e di altre carte trasse il mio foglio. Lo riconobbi subito e vibrai di nuovo; non più per rabbia, adesso, ma per vergogna
Pagina 144
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
davanti alla bella padrona di casa: per lo più erano uomini, ma uomini piuttosto invalidi, vecchi parenti, un capitano di porto a riposo, un prete, un
Pagina 150
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
mia proverò la gioia e il conforto che mi dava lo scrivere quei fogli, nella melanconica casa della zia; mi pareva di scrivere lettere d'amore e come
Pagina 151
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
cuore mi batteva come quando avevo veduto il padre di Fiora in casa nostra. II vecchio veniva a domandare come stavo: credeva fossi malato. Lo si
Pagina 155
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
rabbia aumentava il mio desiderio, ma la mia volontà lo vinceva. Eppoi, perchè mi avevano lasciato solo con lei? Il pensiero che il vecchio fosse
Pagina 159
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
. Accettai: accettavo tutto, quel giorno. II pasto era buono: c'era un grosso pesce dalla polpa lievemente rosea che sembrava carne, e il vecchio me lo
Pagina 163
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
sporcare il pavimento; apparve la figura arcigna del marito. La donna sedeva al suo posto, accanto al braciere, di nuovo con lo scialle chiuso sul collo
Pagina 163
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, pensavo, viene per impormi di non frequentare più la sua casa. Lo feci sedere presso il tavolino, al posto dove s'era seduto il nano. Era tutto vestito
Pagina 171
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
anch'io e feci cenno di no. No, il terreno io non lo vendevo più; mi sarei venduto l'anima; se occorreva, ma il terreno no. La zia non aveva cessato un
Pagina 177
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
disperato: avevo l'impressione che quel castigo di donna ingombrasse tutta la casa, che fosse lì pronta a divorarsi tutto. E noi avevamo lo stretto
Pagina 179
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Poi il vecchio si rifece grave; mi si mise davanti con le braccia incrociate e mi interrogò con gli occhi. Sì, lo intendevo: egli mi ricordava la
Pagina 184
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Ebbi subito l'impressione di essere inseguito. Forse non lo ero ancora, ma bastò l'impressione per farmi camminare più rapido stringendo a me il
Pagina 206
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
offrivo a lei, alla vita. Quel peso adesso I'avevo sulle braccia, fatto carne e spirito; ma adesso lo difendevo, lo volevo tutto per me, lo contendevo
Pagina 211
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, dove il paese, dove il fiume. Vado di nuovo verso il mare: lo sfondo grigio s'è fatto azzurro; sotto la luna piena sempre più alta e chiara, tutto il
Pagina 213
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
La serva Albina lo portò a dormire nel suo letto, poichè Elisabetta non volle incaricarsene. Aveva fatto il suo dovere, Elisabetta, rifiutandosi a
Pagina 26
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
camminò. Dio, Dio mio! Era come Gesù che camminava sulle acque del mare. Ti ricordi, Albina? E quando lo mettevi sul letto egli si divertiva ad afferrarsi i
Pagina 30
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
piangere. Chi era, poi? Aveva una madre, un padre? Perchè lo avevano buttato in mezzo alla strada come un oggetto inutile? Invano tentò di farlo parlare
Pagina 32
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
flutto amaro salirgli dalle viscere al cuore; ricordava anche lui il suo bambino quando lo minacciava qualche malessere e tutti intorno trepidavano. Ed
Pagina 39
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
il bambino a piangere: che cosa gli faceva il cattivo uomo? Anche il cieco tendeva le orecchie: e domandò con voce quasi minacciosa: - Che, lo portano
Pagina 41
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
suo torpore: - Lo voglio proprio da voi; su! Ella arrossì, un po' irritata; ma subito si alzò e rimise la caffettiera ancora tiepida sul fuoco
Pagina 45
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Questa volta, però, suo malgrado è costretto a fermarsi, a interessarsi della creatura abbandonata nella strada: lo impressiona la strana riluttanza
Pagina 5
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
per istinto chi loro vuol bene e chi loro vuol male; e Michele vuol bene al piccolo Eliseo. - Eliseo? Si chiama Eliseo anche questo? Come lo sa, lei
Pagina 53
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Per alcun tempo rimasero soli tutti e tre. Anche Bona guardava il bambino ma non lo toccava: egli a sua volta pareva non curarsi di altro che dei
Pagina 55
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Elis commovendosi per questo falso Elis. Ma già lo strato della sua indifferenza s'era incrinato: o meglio, era come quando il gelo si scioglie sul
Pagina 55
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
non perderlo con le sue lagrime, ma se lo sentiva diverso, scorrerle dentro le vene, caldo, vitale. La sua folle speranza la riprendeva tutta. - Egli
Pagina 59
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
suoi occhi pensierosi fissavano un po' inquieti l'uomo irritato: finchè l'uomo irritato lo prese e lo tirò su afferrandolo per l'involto di pelo come
Pagina 6
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
, purchè l'oggetto amato sia felice. Davide s'avanzava guardando il suo orologio. - Lo sai, moglie mia, che ora è? Manca un minuto a mezzogiorno. E le
Pagina 60
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
foglie sull'erba si rincorrevano come farfalle scure, con qualche cosa di vivo che mi divertiva e mi commoveva. Fosse stato lì il mio terreno! Lo avrei
Pagina 62
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
E già lo provavo: ed era questo che mi faceva soffrire. Pensavo a tutti i delitti misteriosi che vengono commessi nelle strade solitarie, nei boschi
Pagina 75
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
fissità pungente; lo splendore del suo fazzoletto rosso mi fa come per riflesso arrossire. Cominciai, nonostante il mio turbamento, a farle dei cenni
Pagina 78
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
la vigna. La vigna era in fiore: e tutta vibrante di lucciole. Oh solo con la musica si potrebbe esprimere la dolcezza e lo spasimo di quell'attimo
Pagina 84
Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
sulla spalla destra. Appena mi guardò mi accorsi che i suoi occhi turchini rassomigliavano a quelli di Fiora: lo sguardo pareva mite, umile, quasi
Pagina 94