Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
Fu una sera dell'aprile scorso che il possidente Davide D'Elia, tornandosene in calesse da una sua fattoria, credette di vedere in mezzo alla strada
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GRAZIA DELEDDA Il ritorno del figlio La bambina rubata NOVELLE
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perdeva la sua rigidità ed anche il suo incosciente istinto di commedia; il viso le si deformava, si faceva bianco, con due solchi di dolore infantile
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Bisognava dunque più che mai procurarmi un posto; non lontano, però; anzi lì vicino, il più vicino possibile. Il domani mattina andai dal droghiere
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folli sogni per l'avvenire. Il vento gonfiava la tenda sopra la porta; un odore di pepe e di caffè usciva dal negozio come da una scatola di droghe
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Ed egli mi diede i denari e io firmai la cambiale. Questa, sì, egli la mise ben dentro il suo portafoglio, come il contadino aveva messo il mio
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I'impressione che di noi due la sordomuta fosse lei. Un giorno le feci sapere che andavo di nuovo a visitare il terreno perchè intendevo di mettermi a
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facessi per finzione. Poi fui condotto dal Commissario di polizia. Camminavo come un ubriaco: sebbene convinto che il portafoglio mi era stato rubato
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affliggeva. Dovevo ormai rappresentare per lei qualche cosa di mostruoso; uno di quei degenerati che sono il martirio delle famiglie: eppure non mi
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Mi svegliai sulla sabbia: sopra di me il cielo era tutto cremisi, e una figura che mi pareva sospesa su questo sfondo come una nuvola dalle strane
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: - Di chi è? - Adesso, adesso glielo dirà il padrone, - disse la vecchia serva. Poi non potè tenersi oltre: - è un bambino che il padrone ha trovato
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Il fatto è che quel mio bagno straordinario aveva peggiorato le condizioni dell'anima mia. E non mi sentivo neppure capace di ricominciare. Una
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Mentre il vecchio andava a rimettere i suoi arnesi, ella mi accennò di sedermi. Sedetti. Non so perchè provavo d'un tratto una sensazione di pace, di
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Ma ero un altro uomo oramai; non che sperassi davvero di pagare il debito, o avessi altre speranze concrete, ma perchè la speranza in sè stessa era
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mia proverò la gioia e il conforto che mi dava lo scrivere quei fogli, nella melanconica casa della zia; mi pareva di scrivere lettere d'amore e come
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che ella mi giudicasse male per il male che avevo fatto, e credesse che io le confidavo le mie pene per farmi rimettere il debito, mentre in fondo
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rabbia aumentava il mio desiderio, ma la mia volontà lo vinceva. Eppoi, perchè mi avevano lasciato solo con lei? Il pensiero che il vecchio fosse
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Ancora non sono certo di non aver sognato. So che d'un tratto gli usci si riaprirono: riapparve il vecchio, che s'era tolto le scarpe per non
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. Accettai: accettavo tutto, quel giorno. II pasto era buono: c'era un grosso pesce dalla polpa lievemente rosea che sembrava carne, e il vecchio me lo
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Così cominciò per me una lotta profonda. Riamavo Fiora solo perchè l'altra mi tentava. E il vero peccato mi sembrava questo: mi sembrava che Fiora
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pomeriggio c'era probabilità di trovarci soli. La serva aveva libertà, il droghiere chiudeva bottega e andava al paese vicino a trovare certi suoi parenti
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, pensavo, viene per impormi di non frequentare più la sua casa. Lo feci sedere presso il tavolino, al posto dove s'era seduto il nano. Era tutto vestito
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Allora fu la zia a farsi cattiva. II suo viso parve seccarsi d'un tratto, diventare tutto punte, col mento aguzzo, il naso sottile, gli zigomi
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L'uomo guardò iI suo grosso orologio d'oro: poi s'alzò tutto d'un pezzo. Aveva fretta di partire: e io adesso sapevo il perchè della sua insolita
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portava. La prima volta vidi la porticina aperta e in fondo al corridoio il quadro verde del giardino; e quel passaggio stretto, con quella luminosità
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Poi il vecchio si rifece grave; mi si mise davanti con le braccia incrociate e mi interrogò con gli occhi. Sì, lo intendevo: egli mi ricordava la
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sua atonia diventava sempre più grave: mangiava se gliene davo, non si lamentava di nulla ma non chiedeva mai nulla. Il medico che la curava non venne
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Il diavolo mi aiutava e mi spingeva. Passando davanti alla casa di Tobia vidi che la persiana e la porta a vetri del salottino erano socchiuse. Era
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Ebbi subito l'impressione di essere inseguito. Forse non lo ero ancora, ma bastò l'impressione per farmi camminare più rapido stringendo a me il
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vicino al fiume. Una casa, infatti, nereggiava dietro i pini, su uno sfondo grigio tempestato di stelle; due finestre erano illuminate e il loro chiarore
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di aver sentita la voce di Dio nella mia voce stessa non mi abbandonava. E avevo paura di ritentar la prova. Ma tutto adesso parlava: sentivo il
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verso il mare.... Ma appena fuori della pineta, attraversando l'arenile tutto bianco di luna, mi sembrò di svegliarmi da un incubo. Respiravo meglio
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La serva Albina lo portò a dormire nel suo letto, poichè Elisabetta non volle incaricarsene. Aveva fatto il suo dovere, Elisabetta, rifiutandosi a
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- Come il tempo è passato! - proseguì la padrona, muovendo qualche passo nella camera rischiarata dalla sola fiammella nel bicchiere. - Mi sembra
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ancora: egli continuava a dormire il suo sonno un po' agitato, lamentandosi di tanto in tanto, in sogno, come se qualcuno lo molestasse e lo facesse
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bevuto il caffè e la luce del giorno irradiasse la camera, finì col riaddormentarsi: un sonno lieve attraverso il quale sentiva i rumori della casa
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Per poco non si avverò il sogno di Bona. La voce che c'era in casa quel bambino misterioso fece subito addensare davanti al portone un mucchio di
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Davide, intanto, e il brigadiere, erano andati via: il dottore invece, ritornato presso Bona, reclamava la tazza di caffè ch'ella un tempo ad ogni
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più rigida osservanza del suo dovere. Eppoi è anche sindaco del paese. Suo dovere, dunque, è adesso, di non passare senza essersi assicurato che il
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Tre giorni il bambino rimase a letto con la febbre: non si lamentava più, ma rifiutava il cibo, finchè a Bona venne l'idea di farglielo offrire da
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Elis commovendosi per questo falso Elis. Ma già lo strato della sua indifferenza s'era incrinato: o meglio, era come quando il gelo si scioglie sul
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Per alcun tempo rimasero soli tutti e tre. Anche Bona guardava il bambino ma non lo toccava: egli a sua volta pareva non curarsi di altro che dei
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misterioso, di confuso, una scena alla quale aveva assistito da poco ma non ricordava dove, come, perchè. Ah, ecco, il sogno, il segreto che il
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Intanto, pensa e ripensa, guarda e riguarda di qua e di là, il tempo passava: era quasi sera e Davide pensava anche a sua moglie che s'inquietava
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Così il marito, di ritorno dal Consiglio, la trovò ancora nel cortile, col bambino, il "Mau,, , la farfalla che si divertiva per conto suo intorno a
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Le mie disgrazie cominciarono presto; quando per gli altri la vita è come il crepuscolo di una bella giornata; quando anche il pianto non è che un
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Nulla forse sarebbe accaduto, io me ne sarei tornato triste e inquieto ma ancora innocente a casa della zia, se il diavolo stesso non avesse spinto
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grande pupilla nera nuotava come in un velo di lagrime azzurre. - Fiora, perdonami! Per il lungo castigo che ho accettato, per il dolore che è nato
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Ma al sopraggiungere dell'estate, coi primi calori, sentii qualche cosa ribollire in me, come se il sangue intorpidito mi si sciogliesse d'un tratto
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zia col suo vestito grigio, i suoi capelli grigi, il viso grigio, muoversi leggera e rigida, come fatta di stagno, con un piccione violaceo in mano e
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