Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
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piccoli specchi che riflettessero il luminoso cielo del crepuscolo. Davide non era uomo da commuoversi neppure per questo. Non amava i bambini. Non
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, scriveva, con la testa reclinata, i poveri capelli grigi irradiati dalla luce della lampada. Io vedevo l'ombra del pennino correre e battere sulla
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cappellone di paglia copre i suoi capelli bianchi e arruffati come un'onda di spuma. Se ne va calmo, forte sui suoi piedi d'elefante e tuttavia con
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seguito per tutti i foglietti sui quali io gli scrivevo qualche cosa. Al contrario del padre di Fiora, non amava far raccolta di documenti e scritture
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Ed egli mi diede i denari e io firmai la cambiale. Questa, sì, egli la mise ben dentro il suo portafoglio, come il contadino aveva messo il mio
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La vita in casa, continuava come prima: la zia non accennava mai alla cosa che era in fondo a tutti i nostri pensieri, e io pure non mi confidavo con
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mio avvilimento, perchè il Commissario ascoltava la guardia che gli raccontava il fatto ma fissava su di me i suoi occhi lucenti alla luna. Era
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Così non riebbi il denaro. Forse se dicevo la verità si ricercavano i mietitori o l'uomo che mi aveva urtato nell'osteria, e i denari si ritrovavano
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Passavano i giorni, le settimane. In fondo io li contavo, come a volte meccanicamente si contano i passi che ci conducono al termine di una strada
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staccava intera dal suo corpo rossastro; ed era tranquillo come se invece di un uomo avesse pescato un pesce. Per cambiarsi anche i calzoni mi volse
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quello che più mi agitava, in fondo, era l'accorgermi che i suoi sentimenti a mio riguardo erano mutati: i suoi occhi mi guardavano con un'espressione
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? Come ti chiami, bello? Non parli? Non ce l'hai la linguetta? parla, tesoro: non parli davvero? Il bambino aveva riaperto i grandi occhi serii, ma non
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Mentre il vecchio andava a rimettere i suoi arnesi, ella mi accennò di sedermi. Sedetti. Non so perchè provavo d'un tratto una sensazione di pace, di
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, affondando i piedi nella sabbia bagnata; e mi pare di avere un peso addosso che non mi permette di camminare svelto: la lettera. Allora mi viene I'idea di
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di una vita che lo separa tutto il giorno da me: vuol fare i suoi affari; vuol guadagnare molto, - per chi poi non lo so, - perchè infine non abbiamo
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voluttuoso. E i suoi occhi erano tanto innocenti nel guardare il padre e il marito, e nel far loro segno che io acconsentivo!
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Al solo guardare attraverso il bicchiere pieno pare che i vetri della finestra siano gialli di sole, e tutte le cose intorno dorate. La donna seduta
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disgraziato, perchè il marito la trascurava o le ripugnava: o forse anche per distrazione, nella noia senza riparo della sua vita. Io andavo tutti i
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un'ora, due ore: il sole è scomparso dalla nostra casa e sembra già cada la sera da quel cielo tristemente lucido di febbraio: i gatti rabbrividiscono
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Non l'avevo mai veduto in casa nostra. E neppure per un momento sperai nulla di buono dalla sua visita. Anzi i miei timori andavano oltre.... Ecco
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fatti miei? Perchè si opponeva alla vendita del terreno? E perchè non mi domandava neppure la ragione per la quale avevo preso i danari dall'usuraio e
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che aveva sognato tanto, in quei tempi, di aver la mia creatura; le preparava di nascosto il corredino, aveva pronta la balia, contava i giorni. Ed ecco
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gita al paese vicino; non era per visitare i parenti ch'egli andava, ma per conferire col nano; forse per dargli la mia risposta affermativa. Mi alzai
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In quei giorni la zia cadde malata. Era una semplice pleurite, la sua, ma io mi misi in mente che ella fosse malata di crepacuore per i dispiaceri
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pure in casa di Tobia, ad aspettare I'arrivo della bambina: mi si pregava però di non farmi poi veder io, con la bambina: potevo consegnarla al vecchio
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credermi vittima e non colpevole. Me l'avevano presa, la bimba, come mi avevano preso i denari, come mi avrebbero preso il terreno, come volevano
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. Doveva aver fatto i suoi calcoli, lei, e sapere che la creatura a quell'ora era nata: e mi spiava in viso i segni della verità, ma non mi diceva nulla
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, forse perchè lei era quasi guarita ed io mi toglievo da quell'oscuro dubbio che fossi io con le mie pazzie e i miei errori a farle del male, o forse
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Andai via, naturalmente senza aspettare il ritorno del dottore e senza lasciare i denari. Questi bisognavano a me, adesso, per ogni occorrenza, e non
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, con le sue scatole rosse, i cestini vuoti, i sacchi che parevano addormentati pesantemente: io ero calmo, o almeno mi pareva: tanto calmo che vedevo e
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misterioso fagotto: e mi pareva sempre che la bambina piangesse: sentivo i suoi lamenti dentro di me, ed erano invece i gridi del mio cuore, i battiti del
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vicino al fiume. Una casa, infatti, nereggiava dietro i pini, su uno sfondo grigio tempestato di stelle; due finestre erano illuminate e il loro chiarore
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faceva sempre più vivo, illuminava i sentieri, i cespugli, illuminava, a tratti, quando io ci capitavo sotto, l'involto bianco che tenevo con me! E mi
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d'olivo, ceri, amuleti contro le tentazioni, gli spiriti e i vampiri. Ciò non bastando, Albina prese una falce e l'attaccò al suo uscio, dalla parte
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ieri ch'egli mosse i primi passi. Eravamo lì, nella stanza da pranzo; già da qualche giorno egli si attaccava a tutti i mobili e rideva, rideva, come
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dispetto: - Senti, se i nostri signori mandano via la creatura me ne vado anch'io. Speriamo di no. Sebbene mi abbia dato tanto fastidio, stanotte
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bevuto il caffè e la luce del giorno irradiasse la camera, finì col riaddormentarsi: un sonno lieve attraverso il quale sentiva i rumori della casa
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parenti. Solo! La vita bisogna prenderla così: o accettare i suoi beni e i mali che ne derivano, o nulla. - Ma io non voglio più nulla: io non ho più
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bambino è lì momentaneamente deposto da qualcuno che verrà a riprenderlo. Osservandolo bene gli pare che non sia ancora in eta di parlare, sebbene i suoi
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il dottore al quale le serve raccontano il fatto, spiega che la simpatia del bambino per il cieco è una cosa semplicissima: tutti i bambini sentono
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, mentre Bona gliele calzava, guardava chino, curioso: d'un tratto sollevò il viso e sorrise alla donna mostrando i suoi otto dentini lucidi: poi tornò a
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muovi, o non ti muovi, malanno abbia tua madre che ti lascia andar così? Ma nè questa nè altre maledizioni riuscirono a scuotere l'innocente: solo i
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cieco, provava un senso di gelosia e teneva il piccolo stretto a sè cercando ancora di farlo divertire col gatto. Oramai però i due amici s'erano
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bene ingrassate, le vendeva o ne faceva il nostro pasto quotidiano. E io mangiavo volentieri i bei polli arrosto e i conigli alla cacciatora; ma non
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E già lo provavo: ed era questo che mi faceva soffrire. Pensavo a tutti i delitti misteriosi che vengono commessi nelle strade solitarie, nei boschi
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. Era una vera sterpaglia, e i cespugli fioriti della ginestra e i rovi coperti di rose canine non confortavano col loro colore e iI loro profumo la mia
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Mi sembra di vederla: con i capelli che nella lotta le si erano sciolti e sgorgavano a ondate nere dal fazzoletto rosso, e gli occhi spauriti, ove Ia
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Così passavano i giorni e le notti, tutti eguali, monotoni eppure dolci in fondo, irradiati dalla luce del mio segreto. Ancora mi pare di vedere la
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gente venuta per i bagni di mare; tutti sedevano fuori delle porte, e lungo marciapiedi chiari di luna passeggiavano coppie di ragazze vestite di
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