Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
e scuoteva la testa seguendo il movimento delle redini, ma non andava avanti. Il padrone, tutto agitato dentro il calessino leggero come una grande
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, come un grande mite occhio azzurro d'un tratto divenuto feroce. Quando mi alzai mi parve di essere alto, sempre più alto, sino a dominare ogni cosa
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da offrirle. Non avevo neppure parlato del furto al mio creditore: che gliene importava? Egli mi avrebbe preso il terreno, con grande suo vantaggio
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conti di piccole spese giornaliere. La zia apre il quaderno alla rovescia e scrive: poi me lo fa leggere. È una cosa grande quella che leggo, eppure mi
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placido, pulito, ordinato. Il giardino pareva grande perchè confinava con altri giardini; si aveva l'illusione che il vialetto che s'insinuava
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viaggio per cielo e per terra. II mare è più grande del solito, oggi, coi suoi cavalloni verdi lanciati di furia contro la spiaggia; finalmente la
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D'un tratto fui preso da una grande timidezza. Non osavo più tornare dalla moglie del mio creditore, e ne davo la colpa al mio orgoglio, alla paura
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, più largo che alto, con la testa a punta; un po' più grande e fermo sarebbe parso una capanna. In fondo lo riconoscevo bene e sapevo che era il nano
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intravidi la balia con una grande scodella in mano: mi guardò con l'avidità con cui mangiava: avidità di sapere perchè ero lì. La padrona la chiamò, le
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darglielo subito. Ella guardava il denaro quasi con meraviglia, come non ne avesse mai veduto. Il denaro è una grande forza: col denaro si può far venire
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passare le mie giornate in riva al mare. La pineta è grande, in qualche punto ridotta, per poca cura, allo stato selvaggio, con folte macchie di tamerici
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creatura; e qualche cosa in fondo a me ghignava. Ma possibile che Dio grande infinito avesse raccolto la sfida dell'ultimo degli uomini qual ero io? Egli
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, trascinandosi intorno la sua grande ombra come un velo nero; e continuava a toccare gli oggetti per assicurarsi che c'erano, ch'erano gli stessi di quel
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dire e domandare. Avevo diciotto anni e mezzo, ma ero già grande e grosso come un uomo fatto; ero già un uomo, anzi, con tutti i bisogni di una
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egli come ubriacato dal profumo del giardino che odorava tutto come una grande rosa, ci lasciò soli nel prato ove si giocava. In un attimo, appena fu
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domandai. Guardò davanti a sè, poi mi accennò il punto più alto del terreno: dove un giorno sorgeva l'albero adesso fioriva un grande cespuglio di
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grande pupilla nera nuotava come in un velo di lagrime azzurre. - Fiora, perdonami! Per il lungo castigo che ho accettato, per il dolore che è nato
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un vestito nuovo di tela ch'ella mi aveva fatto fare per l'estate: mi vidi grande e grosso più del solito, col viso grasso e colorito, le mani bianche
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