Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
I'impressione che di noi due la sordomuta fosse lei. Un giorno le feci sapere che andavo di nuovo a visitare il terreno perchè intendevo di mettermi a
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. Ma io avevo dentro di me il mio segreto e questo di giorno in giorno si faceva più grave e mi tirava giù e mi atterrava. V'erano dei giorni in cui
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giorno rientrando sul tardi a casa, la vidi seduta nel cortiletto senza far niente, cosa che non le accadeva mai. Aveva le mani in grembo, la testa
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: anzi provavo rabbia se qualcuno mi dimostrava premura. Un giorno, poichè il vecchio mi si aggirava intorno, gli feci cenno di restituirmi quel
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di una vita che lo separa tutto il giorno da me: vuol fare i suoi affari; vuol guadagnare molto, - per chi poi non lo so, - perchè infine non abbiamo
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. Accettai: accettavo tutto, quel giorno. II pasto era buono: c'era un grosso pesce dalla polpa lievemente rosea che sembrava carne, e il vecchio me lo
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Una domenica mattina, ai primi di febbraio, mi svegliai con l'impressione che quel giorno qualche cosa di nuovo doveva accadere. Sapevo che nel
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, sangue. "Zia, - scrissi un giorno in cui ella mi pareva un po' sollevata, - s' avvicina il tempo.... Ho sognato stanotte ch'era venuto il nano con un
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verdognolo, triste, che mi ricordava le sere d'autunno in riva al mare. E pensavo al piccolo bambino nudo che mi si era aggrappato alle gambe, un giorno, e
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, perchè era giustizia che l'avessi. Il pensiero di riprenderla non mi abbandonava un momento. Un giorno andai a vederla. Entrai senza picchiare
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felice quel giorno, non so perchè; forse perchè pensavo che la zia doveva avere dei denari nascosti e quindi non eravamo così bisognosi come credevo
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liberazione della mia coscienza da quel peso che me la schiacciava notte e giorno, di aver venduto la mia creatura, pensavo alla rabbia, alla sorpresa, al
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pentivo e mi vergognavo d'essere fuggito; e anche di aver rubato la bimba, quando con la forza e il mio diritto avrei potuto prendermela un giorno e
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com'erano da una fiammella che ardeva notte e giorno entro un bicchiere giallognolo a metà colmo d'olio, deposto entro una nicchia in fondo alla quale
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ieri ch'egli mosse i primi passi. Eravamo lì, nella stanza da pranzo; già da qualche giorno egli si attaccava a tutti i mobili e rideva, rideva, come
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vuoi. Fa come vuoi! Un tempo Bona s'alzava prima delle serve e dava loro gli ordini e le sollecitava: tutto il giorno su e giù affaccendata a
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bevuto il caffè e la luce del giorno irradiasse la camera, finì col riaddormentarsi: un sonno lieve attraverso il quale sentiva i rumori della casa
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Bona perchè ella tenesse il bambino, ma ogni volta le chiedeva una tazza di caffè e lo voleva da lei. II quarto giorno consigliò alle serve di far
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l'ultima luce del giorno s'inseguivano lungo l'orlo della strada, su, su, da una parte e dall'altra fino a confondersi nella svoltata: e attraverso i loro
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fargli quel che volevano, quel giorno, tanto era contento, d'una gioia un po' dolorosa di innamorato che è pronto a sacrificare anche il suo amore
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. Non dimenticherò mai quel giorno. La zia mi aveva dato un cestino pieno di provviste, come s'io dovessi fare un lungo viaggio, mentre per andare al
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domandai. Guardò davanti a sè, poi mi accennò il punto più alto del terreno: dove un giorno sorgeva l'albero adesso fioriva un grande cespuglio di
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l'altro sulla spalla. Lavora tutto il giorno senza concludere niente: ha la manìa dell'ordine, degli oggetti messi al loro posto, della pulizia, del
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nelle vene, e la mia volontà si risvegliasse. Non potevo più dormire. Un giorno mi guardai nello specchio dell'armadio della zia, per vedermi indosso
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