Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
vendere, ma avrebbe voluto pigliare i quattrini e non far diminuire la merce negli scaffali. Nel vederci entrare guardò il suocero con inquietudine
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seguito per tutti i foglietti sui quali io gli scrivevo qualche cosa. Al contrario del padre di Fiora, non amava far raccolta di documenti e scritture
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averli insultati col far loro vedere il mio denaro e la mia speranza. Se ci fosse stata un'osteria lì accanto, li avrei invitati a bere: non potevo
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farmi sedere: tutti mi si affollarono attorno. Quando riuscii a riprendermi e a far intendere di che si trattava, vidi qualcuno sorridere come se io
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giorno rientrando sul tardi a casa, la vidi seduta nel cortiletto senza far niente, cosa che non le accadeva mai. Aveva le mani in grembo, la testa
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argomenti furono validi più che tutte le moine delle donne a far chetare il bambino. Egli prendeva e beveva e mangiava tutto con avidità, stendendo le
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, cominciava a piovere, a far freddo: acquazzoni furibondi si abbattevano sul paese con una rabbia distruggitrice, come se volessero punirlo di aver troppo
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sentivo che era ben altra la mia passione. Me ne stavo di nuovo a casa, di nuovo con un senso misterioso d'attesa: solo la mattina presto andavo a far le
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me stessa: voglio far del bene a questo ragazzo così solo nella vita. Allora ho creduto di rivivere. Poi tu sei venuto: ho imparato a conoscerti, ad
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voluttuoso. E i suoi occhi erano tanto innocenti nel guardare il padre e il marito, e nel far loro segno che io acconsentivo!
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momento di guardarmi; il suo viso ritornava triste e calmo a misura che io mi agitavo per far meglio intendere la mia decisione al mio creditore. E
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grembo come chi è deciso a non far niente, nè durante quella giornata nè poi. Pensai che bisognava offrirle da mangiare: c'era del latte preparato per
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darglielo subito. Ella guardava il denaro quasi con meraviglia, come non ne avesse mai veduto. Il denaro è una grande forza: col denaro si può far venire
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effetto dei pensieri che mi distraevano, andavo verso i monti invece che tornare a casa. E dapprima credetti di far, senza saperlo, bene, e di
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tempo a dirle la verità. - Domani mattina.... - pensavo, tornando nell'ingresso e cercando di uscire senza far rumore. - Tutto sarà chiaro finalmente
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picchiare, far guardare la bimba dal dottore, farla tornare in vita: si può, credo: il vecchio marinaio non mi ha ridato il respiro, la volta che mi sono
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mormora sul viso. - Albina, - disse nel medesimo tempo la voce sommessa della padrona, - con tutto questo trambusto ti sei dimenticata di far bollire
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padrona dopo la disgrazia non era più stata in chiesa, nè soleva far celebrare messe per il suo ragazzo morto. Bona intanto si aggirava per la camera
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custodire la roba e far economia: adesso non si curava più di nulla: neppure l'oro, neppure il tempo avevano più valore per lei. S'attardava a letto, la
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, imprecando contro le serve, come fossero state loro a far ammalare il bambino. Gli toccò la fronte che scottava, e d'un tratto, anche lui sentì come un
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Bona perchè ella tenesse il bambino, ma ogni volta le chiedeva una tazza di caffè e lo voleva da lei. II quarto giorno consigliò alle serve di far
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portone e far sentire anche la sua voce perchè qualcuno si decidesse ad aprire. E chi apriva non si dava fretta: lo si sentiva levare i ganci che
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dirlo? di far nulla. D'altra parte la zia, presso la quale ero tornato ad abitare, non m'incitava al lavoro: mi considerava ancora come un bambino
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