Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
veduto in vita mia un uomo così deciso ad ottenere quello che vuole. E doveva fare delle proposte e delle minacce precise, irrevocabili, perchè la zia
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beffarda e dolorosa penzolante. Era il droghiere in persona. Si chiamava di nome e di cognome Tobia, e doveva aver sangue ebreo nelle vene; stava sempre
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un'ipoteca dal diavolo sull'anima mia. II droghiere Tobia mi significò essere lui medesimo in persona che dava i denari: prima però doveva informarsi se
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coi capelli grigi e gli occhi azzurri; doveva essere la madre di Fiora. E poichè io non le rispondevo si fece a un tratto pallidissima e spalancò gli
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? non più mio perchè il droghiere me lo avrebbe preso. A questo pensiero l'angoscia mi serrò forte il cuore: e il mio aspetto doveva rivelare tutto il
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viscere. Pensavo alla creatura mia che doveva nascere. Allora scrissi a Fiora: ma dopo qualche giorno la lettera mi fu respinta: "destinataria
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. Eravamo già alla fine di ottobre; quattro mesi ancora, e qualche cosa di nuovo, d'inevitabile, doveva accadere. Sarei andato io a prendere la creatura
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, sospettoso. Anch'io lo guardavo; gli feci cenno ch'era stato lui la causa prima della mia disgrazia; egli intese, non del tutto, però. Doveva sospettare del
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palpebre abbassate, ma lei doveva flnalmente vedere tutto il mio dolore: ed io mi vergognavo come se lei mi vedesse nudo. Come mi dava noia! Dio, Dio
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. Anche il marito doveva ricordare vagamente qualche cosa perchè guardò il gesto del bambino, poi guardò la moglie e la vide più pallida del solito
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droghiere. Io non l'avevo mai veduta, nè fuori per strada nè nella bottega; non usciva mai anche lei, doveva avere qualche guaio. Infatti vidi il vecchio
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visita involontaria che doveva tanto influire sulla mia sorte. II vecchio tornò verso di noi, ma non sedette. Con le dita calcate sulle braccia
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baciarlo, e per tutto il tempo che stette da noi non finì di accarezzarlo: intanto però doveva domandare alla zia qualche cosa di molto grave e serio
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Una domenica mattina, ai primi di febbraio, mi svegliai con l'impressione che quel giorno qualche cosa di nuovo doveva accadere. Sapevo che nel
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in giorno si faceva più ansiosa e impaziente: qualche cosa doveva pur arrivare: una lettera, una chiamata, una visita: andavo sempre ad aprire la porta
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di allontanarsi; e subito riapparve iI vecchio: ci venne incontro, disse qualche cosa. Qualche cosa che doveva essere molto rassicurante perchè il
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. Doveva aver fatto i suoi calcoli, lei, e sapere che la creatura a quell'ora era nata: e mi spiava in viso i segni della verità, ma non mi diceva nulla
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felice quel giorno, non so perchè; forse perchè pensavo che la zia doveva avere dei denari nascosti e quindi non eravamo così bisognosi come credevo
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, egli aveva da dire qualche cosa a Bona: un segreto che doveva dire a lei sola; e aspettava che fossero soli per parlare; Davide, però, le serve, altra
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peggiore di ogni agitata disperazione. Poi parve ricordarsi di qualche cosa che doveva fare di premura e si gettò dal letto gridando: - Bisogna dunque che
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gente. Ogni tanto Elisabetta doveva adoperare le sue chiavi: e qualche persona bisognava pur lasciarla entrare: per esempio il brigadiere. Aveva un
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bambino doveva dirle appena si sarebbero trovati soli. Ondate di un turbamento ch'era fatto ancora di dolore ardente ma anche di amore, la investivano
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: sentivo che la nostra voce doveva avere qualche cosa di anormale, di animalesco: preferivo tenere con me un taccuino sul quale scrivevo quello che volevo
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. Qualcuno doveva entrare ed uscire liberamente nella mia possessione: a che farci non sapevo: non c'era nulla da prendere; tuttavia l'istinto della
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alla donna ch'era stata mia, che doveva essere ancora solamente mia. Era come se fossi stato io il violentato e pretendevo una riparazione. Ma tutte
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rughe, e mi accorgevo che egli non badava più che tanto a me: la zia era la vera responsabile, davanti a lui: quella che doveva rispondere per me e
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