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Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

245478
Grazia Deledda 46 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
  • UNICT
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Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

Vidi la zia rivolgersi all'uomo, riferendogli la mia risposta. E mi parve di accorgermi di qualche cosa di orribile, che subito volli credere solo

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occhi del colore del mare. E cominciò a farmi dei cenni con la testa domandandomi dove andavo e che cosa volevo. Gli accennai che cercavo di lui. Di lui

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seguito per tutti i foglietti sui quali io gli scrivevo qualche cosa. Al contrario del padre di Fiora, non amava far raccolta di documenti e scritture

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La vita in casa, continuava come prima: la zia non accennava mai alla cosa che era in fondo a tutti i nostri pensieri, e io pure non mi confidavo con

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perdita del denaro non mio, con quell'umiliazione e quel danno, scontavo anch'io qualche cosa. E il lungo e comico peregrinare mio e della guardia prima

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intiere buttato sulla sabbia, istupidito dal sole e dalla disperazione. Non avevo neppure scritto a Fiora: che cosa dovevo scriverle? Non avevo più nulla

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. Eravamo già alla fine di ottobre; quattro mesi ancora, e qualche cosa di nuovo, d'inevitabile, doveva accadere. Sarei andato io a prendere la creatura

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conti di piccole spese giornaliere. La zia apre il quaderno alla rovescia e scrive: poi me lo fa leggere. È una cosa grande quella che leggo, eppure mi

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La sua indifferenza a ogni altra cosa era tale che neppure la vista del bambino che Elisabetta le depose accanto sulla panca la scosse. Solo domandò

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pensavo di andare a cercare Fiora, ma per odio adesso, e d'incendiare la casa colonica, di ammazzare il nano; di fare insomma qualche cosa che mi

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se Io rimise in servo e accennò alla figlia che mi dicesse qualche cosa di lei. E lei arrotolò lentamente, accuratamente, la maglia intorno ai ferri

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rinata in me. Sentivo che bastava domandare aiuto per ottenerlo: e qualche altra cosa di più profondo, di più misterioso, che ancora non confessavo a

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per dirmi qualche cosa che gli altri non potevano sentire; e quello sguardo mi rimescolava tutto. Era come se noi due fossimo complici in qualche

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soddisfazione di avere anch'io qualche cosa da dire, di rendermi interessante presso una persona che m'interessava. Così camminando e pensando mi distraggo

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baciarlo, e per tutto il tempo che stette da noi non finì di accarezzarlo: intanto però doveva domandare alla zia qualche cosa di molto grave e serio

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aria cattiva mi domandò se il padre non mi aveva detto nulla. Non mi aveva detto nulla, il padre: ma ripensai al discorso suo con la zia. Che cosa

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Sì, io acconsentivo. A che cosa? A cedere la mia creatura? A diventare l'amante di quella donna? Acconsentivo a tutto, ma solo alla superficie: in

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, tutto chiuso in una interna speculazione: passavano donne che portavano qualche cosa in cucina, e mi guardavano con curiosità benevola; infine la mia

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Una domenica mattina, ai primi di febbraio, mi svegliai con l'impressione che quel giorno qualche cosa di nuovo doveva accadere. Sapevo che nel

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quel che diceva: stavo a guardare come l'altra volta, come si trattasse di cosa non mia. Ed era forse mio, il terreno? No, non era più mio. La zia lo

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mangiare e da dormire, ma non pensasse ad altro. Per sfogare tutto il mio malanimo pensai di farle sapere subito ogni cosa. Le feci dunque sapere che

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la zia alzarsi anche lei, composta, con le povere mani strette l'una con l'altra come per aiutarsi e promettersi qualche cosa a vicenda: sollevò il

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Dopo non so bene cosa accadde. So che passai due volte davanti alla porta del mio creditore. La rabbia, o qualche cosa di più cieco della rabbia mi

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in giorno si faceva più ansiosa e impaziente: qualche cosa doveva pur arrivare: una lettera, una chiamata, una visita: andavo sempre ad aprire la porta

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. E in quest'ombra vedo un uomo che sembra anche lui spiare e aspettare qualche cosa. È il vecchio Tobia: ed io mi ritraggo, poi balzo fuori in mezzo

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prendermi l'onore. E io stavo lì a piangere contro il muro come un bambino a cui sia stata strappata una cosa dal pugno. Ma una fiamma mi illuminava già la

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disse di farmi vedere la bambina, poi si volse a me accennandomi di seguire la balia: si entrò nel salotto attiguo, e la prima cosa che distinsi

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mio, le dirò ogni cosa, alla zia, e lei sara contenta. Intanto ero contento anch'io, d'una contentezza strana, grottesca, da folle: oltre alla

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notavo ogni cosa; così vidi che anche la porticina del corridoio era aperta; e nel quadrato di luce, in fondo, si movevano delle ombre. Forse i Tobia

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creatura; e qualche cosa in fondo a me ghignava. Ma possibile che Dio grande infinito avesse raccolto la sfida dell'ultimo degli uomini qual ero io? Egli

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e nello stesso tempo mi richiamarono alla realtà. Qualcuno poteva vedermi e fermarmi: d'altronde che cosa cercavo da quella parte? Case non se ne

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lei non era molto curiosa, e considerava talmente vana e di passaggio la vita che giudicava con apatia ogni cosa. Domani ci sarà chi s'incaricherà di

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sei tenuto qui come uno di famiglia. Se non ti si fa dormire a letto è perchè tu non vuoi; ma cosa ti manca, d'altro? - Niente mi manca, è vero; ma chi

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peggiore di ogni agitata disperazione. Poi parve ricordarsi di qualche cosa che doveva fare di premura e si gettò dal letto gridando: - Bisogna dunque che

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, finchè Elisabetta non perdè la pazienza. - Ma cosa vuole che ne sappiamo noi? Ne sappiamo tanto quanto vossignoria; forse anche meno. Albina, tutta

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a morire? - ella domandò con voce sorda. - Che cosa? - Come si fa a morire? - ella ripetè esasperata. - Ci si impicca, ci si spara, ci si getta nel

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occhi abbiano qualche cosa di strano, fissi e coscienti; sembrano quelli di un santo o almeno di un uomo saggio. Antiche superstizioni sfiorano la

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alla bocca: e il malato beve il latte fino all'ultima goccia. - È una cosa strana, - mormora Albina, trasognata. - Tutto è mistero in questa creatura. Ma

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Disse subito a sè stessa che si sbagliava anche lei: si offese della sua illusione, del suo turbamento: le pareva di rubare qualche cosa al suo vero

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- Di' mamma, di' mamma. Mamma? - continuava a insistere Bona, sottovoce, guardandosi attorno per paura di essere sentita. E ricordava qualche cosa di

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ogni cosa. Il bambino, a sua volta, sentiva che Michele era lì, e tendeva a staccarsi da Bona; ma Bona, che s'accorgeva anche lei della presenza del

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: sentivo che la nostra voce doveva avere qualche cosa di anormale, di animalesco: preferivo tenere con me un taccuino sul quale scrivevo quello che volevo

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qualche cosa di religioso. Per anni continuai a sognare l'amore così, in un tempio, distaccato da ogni cosa terrena; ed ecco d'un tratto mi si rivelava

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perchè si avvicinasse di più: non sapevo ancora cosa volevo da lei: avevo bisogno di vederla meglio, di starle accanto: mi sentivo deciso a rincorrerla

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tutto e accettavo già il castigo; ma in fondo speravo che la cosa potesse aggiustarsi con un matrimonio. M'ero buttato di nuovo sull'erba e aspettavo

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Ma al sopraggiungere dell'estate, coi primi calori, sentii qualche cosa ribollire in me, come se il sangue intorpidito mi si sciogliesse d'un tratto

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