Il ritorno del figlio. La bambina rubata.
; era il quaderno dei suoi conti, poichè ella non aveva altra carta, e lo rivolse dalla parte inversa ancora intatta; poi si mise a scrivere. Scriveva
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desideravo le donne si volsero a guardarmi, qualcuna con pietà, qualche altra con curiosità e anche con benevola derisione. Forse pensavano che la zia mi
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momento mi accorsi che mi voleva bene come alle sue bestiole, forse, ma insomma mi voleva bene. Mi preparò il cestino per il viaggio, come l'altra volta
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solo, accanto a una barca capovolta coperta da un drappo, che mi dava l'idea di una barca morta: un'altra, più in là, verde e rossa, sembrava un grande
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spiegarmi bene, all'altra mia disgrazia, e al mio dolore di vivere a carico della zia e di non essere buono a nulla, di non aver aiuto da nessuno. Per
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col nano, buttandovela l'uno con l'altra come una palla, adesso non ti umilierei così. Adesso è tardi: se soffri peggio per te. Anche lei mi
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La sua indifferenza a ogni altra cosa era tale che neppure la vista del bambino che Elisabetta le depose accanto sulla panca la scosse. Solo domandò
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rinata in me. Sentivo che bastava domandare aiuto per ottenerlo: e qualche altra cosa di più profondo, di più misterioso, che ancora non confessavo a
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sentivo che era ben altra la mia passione. Me ne stavo di nuovo a casa, di nuovo con un senso misterioso d'attesa: solo la mattina presto andavo a far le
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Così cominciò per me una lotta profonda. Riamavo Fiora solo perchè l'altra mi tentava. E il vero peccato mi sembrava questo: mi sembrava che Fiora
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all'uomo di star comodo, poichè egli si alzava per salutarla, e sedette all'opposto lato del tavolino: proprio come l'altra volta col nano. E il Tobia si
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la zia alzarsi anche lei, composta, con le povere mani strette l'una con l'altra come per aiutarsi e promettersi qualche cosa a vicenda: sollevò il
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impossessarsene. Come dire alla zia tutto questo? Avevo paura di aggravare il suo male: ma in fondo la mia incertezza aveva un'altra causa. Feci capire alla
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addensava; le case da una parte e dall'altra della strada mi sembravano dei muri, con un fiume di vapori in mezzo: solo punto chiaro il fanale che
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rispose, ma quando rientrai un'altra volta nella camera mi diede una busta con dentro del denaro. E io andai dal dottore. Il dottore abitava piuttosto
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figlio morto, ricordarlo a quel modo. Bona intanto era passata dall'altra parte del letto e sollevava meglio le coperte per vedere se il bambino era
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mattina, andava a coricarsi dopo il pasto del mezzogiorno: sì, una cosa ancora aveva valore per lei: il sonno; e un'altra: i sogni; perchè sognava sempre
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fino al punto di farle credere che la vera vita consistesse nel sonno e nel sogno, e l'altra fosse solamente un incubo. Per fortuna aveva iI sonno
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altra passione era Bona: aveva ripreso il suo posto sulla panca, e se ne stava con le mani in grembo oziosa indifferente: ad ogni domanda del
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Michele. Ed ecco Michele con una tazza di latte in mano: con l'altra mano cerca la testa del bambino sollevato sui guanciali e gli avvicina la tazza
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sofferenza interiore: due larghe echimosi violette venate di rosso fiorivano sulle piccole ginocchia, e in mezzo ad un'altra, a metà della gamba destra
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, col cestino che passavo da una mano all'altra e che mi sorrideva e tentava con gli occhi della bottiglia luccicanti attraverso la paglia. Ma io volevo
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fare qualche spesa, per conto della zia, in una drogheria all'angolo della strada, dove questa s'incrocia con un'altra più larga tutta bianca di sole
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