Il ponte della felicità
di quel suo modo di misurare il tempo e si fermò nel quadratino dell'insalata per cercarvi le chioccioline. Era un bel divertimento mettersele sulla
Il ponte della felicità
sguardo verso quel punto lontano che ingrandiva sempre più. - Agnolo, Agnolo caro, - diceva al compagno seduto accanto a. lui - ce ne andremo presto
Pagina 101
Il ponte della felicità
portando un po'di cibo che venne consumato allegramente in mezzo a quel fulgido mare. La brezza era adesso più gagliarda e la galea. filava rapida nella
Pagina 110
Il ponte della felicità
quel bellissimo paesaggio. Alvise e Lorenzo si fermarono a guardare la chiesa, detta di Nostra Signora, e mentre si trattenevano a osservare certe
Pagina 114
Il ponte della felicità
l'acquisto per la cappella di San Teodoro a Famagosta. - Una lotta si accese subitanea nel cuore del pittore. Quel quadro gli era immensamente caro
Pagina 12
Il ponte della felicità
dolcemente alla brezza autunnale. In mezzo a quel variopinto splendore sorridevano i preziosi dipinti di Giambellino, di Raffaello, di Giorgione, di
Pagina 125
Il ponte della felicità
prigioniero dalla dorata dimora di Alì pascià. - E poi, quanti castelli in aria ella costruiva su quel sospirato ritorno che il suo cuore invocava di
Pagina 132
Il ponte della felicità
, riconoscendo nella fanciulla colei che le sorrideva fugacemente a ogni incontro. E la gioia le brillò nei grandi occhi scuri, che erano la bellezza di quel
Pagina 139
Il ponte della felicità
l'espressione di quel viso per rendere più vivo ancora il ritratto dell'amica, già quasi finito. Sullo sfondo cupo del salone risaltava
Pagina 145
Il ponte della felicità
addirittura entusiasta del ritratto che Loredana stava facendole. Infatti la giovanissima pittrice era riuscita a cogliere il carattere di quel visino felice
Pagina 151
Il ponte della felicità
Dalla calle saliva un ticchettio di passi che veniva chissà da dove e andava chissà, dove. Tutte le mattine, quel rumore, simile a una lunga e dolce
Pagina 156
Il ponte della felicità
aiuto gli otto corsari che Alvise era andato a raccogliere nell'isola solitaria. Chi poteva mai supporre che quel gesto di umana carità avrebbe colpito
Pagina 167
Il ponte della felicità
balbettio le usciva dalle labbra riarse. La piccola Loredana rimase tutta la notte insieme a nonna Bettina a vegliare quel vaneggiamento inquieto. Dalla
Pagina 23
Il ponte della felicità
annerite dal fumo degli incendi. Si capiva, data l'alacrità degli operai, che presto quel triste spettacolo non sarebbe stato più che un ricordo e che
Pagina 31
Il ponte della felicità
Dopo dieci giorni di vento rabbioso, marzo aveva ceduto alle dolci giornate di aprile. Gli alberi e le aiuole erano in fiore, e quel verde soleggiato
Pagina 42
Il ponte della felicità
aspettasse dalla nobile giovinetta speranza e conforto. Era un sentimento di fraternità umana che avrebbe voluto chiedere alla gentile sonatrice, quel
Pagina 50
Il ponte della felicità
sogno sembrava anche più bella è assai più giovane; quasi una bambina. Loredana in quel momento fu felice di considerare la mamma come una bimba, una
Pagina 56
Il ponte della felicità
dei rami. Quanti ricordi le tornavano alla mente rivedendo il luogo dove la sua bella infanzia era trascorsa! Non avrebbe mai potuto dimenticare quel
Pagina 63
Il ponte della felicità
- Che cosa succede, Alvise? - chiese Loredana, meravigliata di tutto quel mistero. La sua voce aveva avuto un tremito impercettibile che non sfuggì
Pagina 69
Il ponte della felicità
deplorava quel tempo inutilmente perduto, e avrebbe voluto muoversi, correre con le sue galee veloci dove il pericolo era maggiore, arrischiare qualche
Pagina 76
Il ponte della felicità
cadde, però, al sopraggiungere della notte. Le vele si afflosciarono di nuovo e tutto fu calma e silenzio sotto quel cielo buio tempestato da miriadi di
Pagina 83
Il ponte della felicità
, che il vento spingeva lontano. Quel sole accarezzò il viso esangue del giovane che giaceva sulla rena, della spiaggia dove le onde lo avevano sospinto
Pagina 89
Il ponte della felicità
In quel chiarissimo mattino sul finire dell'estate, Alvise, sopra una zattera di fortuna, costeggiava isoletta. La brezza che veniva dal largo
Pagina 95