Il ponte della felicità
avere finalmente una collezione tutta per loro.
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giocondamente sulle foglie, sui rami, sui tronchi, e perfino sull'acqua del rio che divideva il loro orticello da quello di Lori. La nonna rise. - Si vede che
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ausiliaria corsara. Quello strano vascello di costruzione quadrata, con la poppa molto alta, in uso tra i Turchi, era da loro chiamato qaramusàl. Differiva
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rotti. Ma voi, come siete venuti in possesso della galea turca? - Agnolo raccontò brevemente la loro avventura e concluse: - Vogliamo andare al porto
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due superstiti del terribile naufragio le pupille scure e imperiose e chiese loro con la sua maschia voce: - Chi siete e donde venite? - Alvise fece il
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davanti al finestrone che dava sull'orto ascoltava la loro conversazione, felice della perfetta comprensione che regnava tra quelle due creature
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famiglie avevano lasciato senza un rimpianto gli agi dei loro castelli per militare nell'armata cristiana. Alessandro Farnese, principe di Parma, ubbidiva
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ringraziamento. E mentre tutto intorno risonavano liete grida, i mercanti turchi si rifugiavano nei loro fondachi e vi si chiudevano, spaventati e silenziosi
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avevano lasciato la loro squallida soffitta e avevano trasportato le loro suppellettili nella casetta del campielo di cà Foscari. Colà tutto era più
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volgare, e se non fosse stato per appagare la fiera marchesa Violante, loro rispettiva moglie e madre, non avrebbero mai preso parte ad alcuna festa, paghi
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palazzi, che specchiavano le loro marmoree facciate sul Canal Grande, sembravano più belli con il gelido ricamo della neve che si era ammucchiata su
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le due ali contendenti avevano incominciato ad avanzare l'una verso l'altra, lentissimamente. Poi il loro passo si accelerò sempre di più, i movimenti
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nonna sul rustico sedile di pietra, come soleva fare un tempo con il suo caro babbo. Il silenzio meridiano era soavissimo intorno a loro. A Loredana
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Sagredo e Alvise Benedetti tenevano lo sguardo fisso all'orizzonte dove si profilavano, in un pulviscolo d'oro, le guglie della Serenissima. La loro
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Ravenna, rappresentante dell'impero romano. Alla fine del VII secolo, però, i Venetici si elessero un proprio duca, che nel loro linguaggio venne chiamato
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venetici che, con le loro navi provenienti da Rialto, avevano approdato ad Alessandria. Veramente in quei tempi, così le diceva il babbo, era severamente
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e percorrevano a piedi, appoggiandosi al loro bordone, un lunghissimo cammino, per strade impervie, sorretti soltanto dall'ardore della loro fede. Si
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gentilezza e di bontà che Loredana si sentiva ogni volta attratta e conquistata, I loro sguardi s'incrociavano, mentre un rapido, furtivo sorriso fioriva
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tutte le sue imperiose necessità? La testa della fanciulla ricadde sul guanciale e un amaro sospiro le sfuggì dal petto. Ormai, tutte le loro risorse
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piena di premurose attenzioni. La vicinanza delle loro casette aveva favorito quell'atmosfera di familiarità che per l'orfano Alvise era stata di grande
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artiglierie, le navi pontificie pavesate a festa mossero loro incontro e si unirono alle navi venete per tornare insieme nel porto. Le galee di san Marco
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di mare chiusi nelle loro conchiglie dai frastagliati contorni. Tornato nella grotta, fece parte dello scarso cibo al suo compagno di sventura, copri
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dei campi, la loro vita e la loro liberazione. Quando, di tanto in tanto, la brezza cadeva e la zattera si fermava, cullata dalle onde tranquille
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