Il ponte della felicità
raccolti anche lavori destinati a illustrare le grandi figure e i grandi eventi della storia, e gli aspetti più affascinanti della scienza e della tecnica.
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- Nonna, posso chiamare Lori? - chiese il fanciullo, alzando verso la nonna gli occhioni brillanti di desiderio. - No, aspetta, non essere importuno
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strano contrasto con la verbosità febbrile del compagno. Una ruga profonda gli solcava la fronte ed era chiaro indizio di una preoccupazione che egli
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guardò attorno, stupito. Dove si trovava? Era sogno o realtà ciò che lo circondava? La presenza di Agnolo gli snebbiò la mente. - Così a lungo mi avete
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mio, - gli rispose il vecchio pescatore - e difficilmente potrebbe salvarci da una buona scarica di mitraglia. Dimentichi che siamo imbarcati sopra
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, neppure gli angeli del Cielo potevano essere più belli e soavi di Lori. Bisogna riconoscere che la reginetta di quella casa felice meritava veramente
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famiglie avevano lasciato senza un rimpianto gli agi dei loro castelli per militare nell'armata cristiana. Alessandro Farnese, principe di Parma, ubbidiva
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che era stato straziato da tre colpi di freccia. Il viso di Lorenzo era esangue, ma gli occhi splendevano vividi e sulle labbra smorte errava un
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direzione e cadde nell'acqua del canale. .... precipitò anche lei nell'acqua. Al tonfo sordo Loredana alzò gli occhi proprio in tempo per vedere il corpicino
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. Era scossa da un tremito convulso, pallida in viso e con gli occhi infossati. Teodora la condusse nella sua stanza, l'aiutò a spogliarsi e le fece
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: gli azzurri occhi vivaci, i biondi capelli, la fronte pura e la bocca atteggiata al sorriso emergevano dalla tela, vivi e parlanti. Pareva quasi che
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ticchettio di passi, che aveva destato tante creature, cullavano il dormiveglia e l'avvertivano, chissà come, attraverso gli sportelli della finestra
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esposta al sole di giugno, gli occhi socchiusi rivolti in alto. Anch'egli pregava: pregava per la buona fanciulla che, sola, lo aveva teneramente
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aiuto gli otto corsari che Alvise era andato a raccogliere nell'isola solitaria. Chi poteva mai supporre che quel gesto di umana carità avrebbe colpito
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messaggio nel quale il pittore annunziava che gli affreschi nella residenza del governatore procedevano speditamente e che contava di ultimarli entro
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delirante nel suo letto di dolore, e le spese sostenute per curarla erano state tante. Gli occhi di Loredana, così grandi nel visino smagrito dalle
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Dopo dieci giorni di vento rabbioso, marzo aveva ceduto alle dolci giornate di aprile. Gli alberi e le aiuole erano in fiore, e quel verde soleggiato
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, il colorito roseo, i capelli fiammanti, il portamento eretto. Ma gli occhi della fanciulla erano fulgidi come stelle, e quelli della madre, opachi e
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veli cinerei della notte, ella balzò dal letto e in punta di piedi andò ad affacciarsi all'abbaino. Subito sgranò gli occhi sullo spettacolo inatteso che
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, chiamandosi l'un l'altra; lunghi pomeriggi estivi, quando ogni cosa intorno taceva come annientata dalla calura, e gli alberi e le zolle emanavano un profumo
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, Alvise! - pregò Loredana mentre gli occhi le si empivano di lacrime. Stava seduta sul muricciolo, le spalle un po' curve, le mani intrecciate sulle
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magistrature. Ma ora il vecchio giurista e acuto magistrato usciva a un tratto a prender posto tra gli eroi più arditi della gloriosa storia di Venezia. Non era
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giovinetto. Con mille sottili accorgimenti egli cercava sempre di essergli vicino e di affidargli gli incarichi meno rischiosi. La bufera andava
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. Alvise aprì gli occhi e si guardò lentamente intorno. Silenzio e solitudine lo circondavano. Il mare appariva appena appena increspato di bianco
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letizia e di una serenità che gli allargavano il cuore. Era già trascorso un mese e mezzo da che la bufera lo aveva gettato su quell'isola deserta. Egli
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