Il ponte della felicità
manine nella selva ribelle dei riccioli bruni attorcigliati come serpentelli sulla fronte e sugli orecchi, e glieli scoteva con tutte le sue forze. E
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Alvise contava le ore che lo dividevano dalla liberazione; e col trascorrere del tempo il suo entusiasmo cresceva.... Come ipnotizzato, fissava lo
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serto di raggi, come l'aureola di un santo gigantesco. Uno di quei raggi si posò sul viso del giovinetto le cui lunghe ciglia si schiusero. Egli si
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immediatamente i remi si mossero con rapidità, sicchè in pochi minuti la barca fu condotta presso il fianco della capitana veneta. Come battè il
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e pennelli, sebbene purtroppo, come abbiamo già visto, non sempre quelle cose servissero per tentativi pittorici. Da un pezzo aveva cominciato a
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silenzio sopraggiunto, il vento, che fino allora aveva soffiato in favore dei Turchi, cessò di agitare le vele, il mare divenne tranquillo come un lago e
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. Come doveva sanguinare il loro cuore al pensiero della sconfitta subita dalla loro patria! I fondachi delle altre nazioni, invece, s'illuminarono a
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appariva in quegli istanti come l'antro dorato di un mago buono. Giunta finalmente nella nota viuzza, trovò la porta del fondaco spalancata. Ne varcò
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dalle ricche tende delle finestre, e la luce del crepuscolo filtrava iridata dai vetri a rulli multicolori. - Come ti chiami, cara? - Loredana Sagredo
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i suoi occhi stupendi erano fissi in un punto lontano come se inseguissero un suo sogno fuggente. Loredana, tutta vibrante di estro creativo, studiava
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spensierata come le altre fanciulle della sua età. Due care donne attendevano tutto da lei, pur così giovane ancora, ed ella si sentiva fiera del compito che
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ticchettio di passi, che aveva destato tante creature, cullavano il dormiveglia e l'avvertivano, chissà come, attraverso gli sportelli della finestra
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La casetta, era ancora lì, piantata solidamente nella calle, come un'antica quercia. Il tempo, patinandola, le aveva conferito un aspetto severo, ma
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fin da quell'istante la tristissima visione dell'abbaino sperduto tra i comignoli veneziani gli era rimasta fitta nel cuore come un pugnale affilato
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, proprio come le loro gigantesche sorelle. Di ben altro genere erano i pensieri di madonna Lucrezia, seduta al fianco della figlia nella gondola che
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che le narrava come i due mercanti venetici fossero riusciti a eludere la severa sorveglianza che i doganieri saraceni esercitavano sui carichi delle
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dalle acque pigre e dava l'illusione che anche il rio fiorisse, come tutto fiorisce in primavera. Lucrezia Sagredo viveva in una notte profonda; ma
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, il colorito roseo, i capelli fiammanti, il portamento eretto. Ma gli occhi della fanciulla erano fulgidi come stelle, e quelli della madre, opachi e
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sogno sembrava anche più bella è assai più giovane; quasi una bambina. Loredana in quel momento fu felice di considerare la mamma come una bimba, una
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partenza di suo padre. - Temo che nutra anche lui la, passione del mare, come il suo nonno e come suo padre. - Per fortuna egli non ha ancora l'età
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mia decisione; m'imbarcherò di nascosto sulla Santa Cattarina. - Come farai? - Domattina all'alba, con la complicità del nocchiero, salirò a bordo e mi
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nell'angolo superiore della prima fascia rossa. Sebastiano Veniero, colui che doveva passare alla storia come l'eroe di Lepanto, aveva allora settantacinque
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notte fonda. In quel tenebrone brillavano lampi accecanti come mine. Nembi grevi si avvicinavano da ogni parte, silenziosamente. Rade gocce di pioggia
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ancora soffiava con. violenza. Quel tepore e quel riposo lo ristorarono come un nutrimento. Giacque così, immoto, a lungo, con il pensiero rivolto al padre
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