Il nuovo governo civile e le nostre autonomie
Certo se entriamo nel merito delle questioni, che a suo tempo dovranno essere sottoposte al verdetto del popolo, il dissenso fra i singoli partiti è
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amministratore imparziale, un uomo che fosse politicamente una pagina non scritta. Ma a Roma ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto, cioè al decreto reale
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I nazionalisti ed il fascio parlamentare s’opposero vivacemente a tale nomina per ragioni che riguardano il suo atteggiamento durante la guerra. I
Il nuovo governo civile e le nostre autonomie
Come nel colloquio coll’on. Nitti abbiamo colto l’occasione per plaudire al suo programma di sviluppo industriale per il nostro paese dichiarando che
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che ci preoccupiamo anche degli interessi morali. Primo fra tutti è quello della libertà dell’insegnamento religioso. E questo è un patrimonio sacro
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I compagni dell’Internazionale - esclama qui l’oratore fra grandi applausi - dovranno ammettere che non si tratta qui di autonomia clericale, ma di
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politiche nelle terre redente avvengano contemporaneamente alle elezioni generali ed accetterà gli emendamenti relativi che venissero proposti durante
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Degasperi ricorda che i suoi amici politici già nella Consulta trentina, quando da parte liberale venne proposto di chiedere al governo l’invio di un