Il libro della terza classe elementare
il padrone della importantissima officina, e ne era il direttore. Il frastuono delle macchine dapprima stordì un poco i nostri ragazzi, e quel
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Noi ora ci troviamo davanti alla scuola, in un piazzale alberato. I ragazzi sciamano, i genitori attendono. - Come è andato l'esame? Che tema vi
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, mentre i ragazzi guardavano. Era domenica, come ben vi ricordate: ma Fafòn voleva ritornare al lavoro. - Si conceda pure un'ora di più di riposo
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dell'antica Pisa e di Amalfi. I ragazzi, trovandosi ad un tratto di fronte alla prora della nave, ebbero quasi paura che cascasse loro addosso, tanto
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Il vecchio carpentiere. I ragazzi erano veramente ammirati di quella grandiosa opera dell'uomo, e Anselmuccio pensò con dolore che se non fosse stato
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nostri ragazzi lo guardano con curiosità ed egli li fissa serio, quasi con un'aria di sfida. Bonuccello lo abbraccia, con quelle sue braccia sporche
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potente la sua voce: i ragazzi, a dir la verità, rallentarono il passo. Ma allorchè si accorsero che il mastino era legato si fecero più coraggiosi. Venne
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ragazzi guardarono contenti di assistere a quello spettacolo così primitivo, ma nello stesso tempo eterno. Anche Cherubino, che si era arrampicato
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dei ragazzi e domandò in che cosa poteva servirli. - Siamo stati ospitati anche troppo bene - disse il signor Goffredo ringraziando. - Eh, bene
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Lico. Lico tornò al padrone e gli appoggiò il muso sul ginocchio. - Non è un cane - disse il pastore - è un lupo. Un lupo addomesticato. I ragazzi
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certa facilità. Ma quella volta, ragazzi miei, non mi è venuto certo da ridere. Ascoltate. La sera la corriera non potè ritornare per la grande neve: io
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invita al cibo sano e che, specialmente in voi ragazzi, è il migliore indice della vostra salute. Appunto con quel castagnaccio in corpo i due messeri
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sogno tutto questo? - Sì, rispose con gravità il vecchio pastore, forse è un sogno, come è un sogno tutta la nostra vita. I ragazzi, dopo aver
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nostri ragazzi avevano la mente ancora fanciullina, perchè il signor Goffredo parlasse loro dei grandi papi e dei grandi artisti che onorarono quei
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Arrivano i nostri amici. Il signor Goffredo aveva pensato con molto buon senso che i ragazzi, sia pure in maniera elementare, dovevano imparare a
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I SIGNORI ESAMI. Si avvicina la fine dell'anno scolastico, i nostri ragazzi pensano agli esami e a loro sembra che questi signori Esami siano persone
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E l'Italia? - Giusta domanda. Quando l' Italia entrò in guerra, fu essa a deciderne le sorti. Perchè bisogna, ragazzi miei, che vi mettiate bene in
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prepari anche io a conoscere i risultati per non fare una brutta figura. Ed era giusto che i suoi ultimi pensieri fossero così, ragazzi miei: perchè nella
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A Villa Borghese. Alle dieci del mattino della domenica, dopo che i ragazzi avevano finito il compito (i più furbi l'avevano eseguito nel pomeriggio
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Lo stivale. Quando i tre ragazzi furono calmi e dissetati il signor Goffredo disse: - Una volta capitò questo fatto. Voi sapete bene che la nostra
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Una sosta. - Voi sapete - seguitava raccontando il signor Goffredo ai tre ragazzi che ascoltavano a bocca aperta - che fu il re Vittorio Emanuele II
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pericolo? — domandò Sergio al padre. Sergio non aveva detto «un ragazzo zoppo» perchè come voi ricordate, ragazzi, a questo racconto del signor
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PORTA PIA 1922. I ragazzi, quantunque così diversi di indole, avevano preso gusto ai racconti del signor Goffredo e lo pregarono di accompagnarli la
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Arrivano i fascisti. Quando i ragazzi si pulirono l'ultima bricciola dalle labbra (occorrerebbe per educazione mangiare senza sporcarsi la faccia
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professor Goffredo, - tu devi gridare forte: il problema l'ho copiato! Cherubino assentì. - Passando sopra a queste cose, ragazzi miei, che ancora non
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signori li sfruttavano; mentre invece, ricordatevelo ragazzi miei, il vero signore lavora forse più degli altri e non se ne vanta. Guccio uscì
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ragazzi frequentano le scuole di quel Comune. Più Comuni formano una Provincia. Alla Provincia comanda il Prefetto, che rappresenta il Governo. Da lui
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Il vecchio Pasquale non è un cattivo uomo. Ma voi sapete, ragazzi miei, - seguitò il signor Goffredo, - che i contadini hanno generalmente il cuore
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prego, ragazzi, state di buon umore: non fare quella faccia Sergio, e tu Anselmuccio non battere il bastone, e tu Cherubino non morderti le labbra.
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condusse i ragazzi al circo equestre. il circo equestre non era di quelli famosi, ma insomma vi si poteva godere, sotto il grande tendone a cono, uno
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ragazzi si fecero attenti al gioco, quando l'orchestra cessò di suonare. Dopo molti cascatoni e schiaffi e risate, i due pagliacci cominciarono: - Io sono
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I ragazzi ammirarono i salti di quei belli animali, i loro volteggi, quel loro correre affrettato ma nello stesso tempo composto e quasi superbo
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Il leone. Nonostante avessero innalzato un ampio e solido gabbione circolare, quando vi si presentarono i quattro leoni, i nostri ragazzi, per essere
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, ragazzi miei, che a volte i più feroci animali sono più riconoscenti di certi animalucci che si chiamano ragazzi. L'asino sapiente
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lettere: S, N, A, O, I. - Miei giovani amici! - gridò il direttore del circo, rivolgendosi a tutti i ragazzi del pubblico - Uno di voi mi dica a voce alta
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ragazzi della strada. Ma la madre è già nella cameretta d lui e gli impone di chiudere la finestra. Oggi non si va neppure a scuola, perchè la neve
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IL NUOVO DIRETTORE. Già prima delle vacanze pasquali i ragazzi avevano sentito parlare di questo nuovo Direttore delle loro scuole, che aveva fama di
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LA MESSA. La signora Antonia con voce dolce raccontò ai ragazzi: Tutte le domeniche mia madre ci conduceva, noi bambini, ad ascoltare la prima Messa
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, comprendendo come fossero cattivi quei ragazzi, ebbe una espressione dolorosa. I ragazzi se ne accorsero e provarono un po' di dolore anche loro. Il
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ai popolani perchè li aiutassero. Voi sapete bene, ragazzi miei, che nessun uomo, nessuna donna, nessun giovane e nessun ragazzo si prestano a salvare
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abitavano vicino alla spiaggia si fossero ritirati nell'interno del paesetto, egli continuò a starsene nella villa: anzi, alcuni ragazzi, figli di pescatori
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pastore, e, a misura che il tramvai sale la collina, l'orizzonte allargarsi e città e paesi apparire in lontananza. Ed ecco la prima fermata; i ragazzi
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si svolgerà la festa degli alberi. I ragazzi, sulle prime, si guardano in cagnesco: quelli del paese sono quasi tutti figli di vignaiuoli e di
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- è stata istituita per insegnare ai ragazzi che bisogna coltivare la terra e amare gli alberi quasi come fratelli. L'albero è necessario all'uomo non
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Colazione sull'erba. E quando la piantagione ebbe termine, mentre i ragazzi, ciascuno accanto alla sua pianticina, già gli sembrava di vederla
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hai fatto? come hai fatto che non me ne sono accorto! - esclamava Anselmuccio - e come ha fatto a salire fin quasi alla spalla? - Voi vedete, ragazzi
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fermandosi dietro l'albero dov'erano i nostri ragazzi - perchè se dici di essere così intelligente non capisci la Carta del Lavoro?
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I ragazzi, che non erano stati visti dai due contadini, si misero a ridere: fatto poco sorprendente perchè i ragazzi ridono di tutto, e specialmente
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I due contadini discutono. - Tu sei un testone - disse Fafòn mentre i nostri ragazzi dietro l'albero si turavano la bocca con la mano per non ridere
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di mangiare e di far mangiare mia moglie e i miei due tigli. Ne convieni? (Ragazzi miei: i due contadini parlavano in dialetto; io vi traduco quel loro
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