Il libro della terza classe elementare
Fafòn seguita a parlare e Minghin si convince ancora di più. Lo Stato, sai bene, deve essere formato di uomini forti e buoni, che dirigono la Nazione
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- disse il signor Goffredo - oggi è domenica. - Di domenica non sì lavora! - esclamò con grande entusiasmo Cherubino, che (lo conoscete) aveva una grande
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sacco è pieno, due garzoni lo sollevano con un bastone trasversale e lo portano alla pesa: là viene equilibrato per un quintale, poi è trasportato nel
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Vai via! Che ne sai tu? Lo zio di Ruggerino, il capo colono - come voi sapete - aveva esclamato al ragazzo durante la trebbiatura, quando questi si
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con la sinistra un bambino di tre anni. Non si è mai saputo di chi fosse. Che volete? Ero già vecchio, solo, mia moglie è morta giovane, me lo sono
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gentile: di una gentilezza schietta che vale molto più di quella raffinata che si usa in certi salotti. Non era davvero un salotto lo stanzone del
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allontanarlo: ma non si allontana; con un lungo bastone riesco a colpirlo dal finestrino: ma non si muove. Lo guardo bene e mi sembra buono, senza nessuna
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PORTA PIA. Accadde questo fatto. Cherubino, voi lo sapete bene, era tanto somaro quanto presuntuoso e quindi non si fidava mai delle parole di quelli
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via: la divisione fra lo Stato della Chiesa e lo Stato Italiano c'è, ma non si vede, è un simbolo, perchè tutti parlano la stessa lingua, o meglio lo
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la strada si era curvato a raccattare qualche cosa. Lo fece richiamare. - Che cosa avete raccolto? - gli chiese. - Una spilla. Il banchiere rimase un
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, mandati da Dio ai Patriarchi. Ricordiamo l'Angelo Raffaele, che accompagnò Tobiolo in un paese lontano per tutto il viaggio; lo aiutò nel disimpegno de
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notte che vi nacque Gesù; l'Angelo che consola Gesù nell'orto di Getsèmani; l'altro, bellissimo e bianco, che lo annunzia risorto dal sepolcro. E gli
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: - Creerò l' uomo. E lo creerò a mia immagine e somiglianza. - Prese del fango, lo plasmò in forma d'uomo; poi, gli alitò in volto, e fu l'uomo, il primo
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sua antica vetta, se qualcuno non lo prende e riporta lassù; così l'uomo, dopo il peccato originale, giaceva umiliato nella sua gran miseria
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E non c'indurre in tentazione. Con queste parole, noi preghiamo il Signore di non lasciarci cadere nelle tentazioni; lo preghiamo che ci tenga sempre
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alberghi, si ritirarono fuori della città, in una grotta. E là, nella notte, nacque il Salvatore del mondo. Maria lo fasciò, lo pose a giacere in una
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Salvatore, ch'è Cristo Signore. Voi lo riconoscerete a questo segno: troverete un bambino avvolto in fasce, giacente in una mangiatoia. Ed ecco apparve
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Quando il re Erode seppe perchè i Magi avevano fatto quel lungo viaggio, li chiamò a sè e disse loro: - Andate, cercate questo fanciullo, e quando lo
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e fuggi in Egitto, perchè Erode lo cerca per farlo morire. Giuseppe prontamente obbedì; prese il Bambino e la Madre e con essi riparò in Egitto
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Gerusalemme e pieni di ansia lo cercarono. Dopo tre giorni lo trovarono nel Tempio. Era seduto in mezzo ai dottori della legge, li ascoltava e li interrogava
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Il giovanetto morto di Naim, risuscitato. Gesù un giorno andava verso una città, chiamata Naim. Erano con lui i suoi discepoli e una gran folla lo
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Prese dunque del pane, benedisse, e mangiate; lo spezzò e dandolo a' suoi Apostoli disse: - questo è il mio Corpo, che sarà sacrificato per voi. Poi
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morte, disse loro: - La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo a chi rimetterete i peccati saranno
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ogni parte d' Italia, e concordi si riunissero sotto un solo governo nazionale. Per raggiungere lo scopo, Giuseppe Mazzini fondò
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che da allora la bandiera del Regno fosse il tricolore, con lo scudo crociato di Casa Savoia, che è ancor oggi la gloriosa bandiera della nostra
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artiglierie nemiche. A chi lo pregava di non esporre la sua vita preziosa, replicò: «Lasciatemi morire, questo è il mio ultimo giorno». Fu purtroppo
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reso sacra per sempre Casa Savoia all'Italia: gl'Italiani riconoscenti lo chiamarono «Magnanimo». I suoi resti riposano oggi accanto a quelli degli avi
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trarre selvaggio diletto dai tormenti dell'infelice; ma lo Zima, con le braccia già ardenti, avvinghiò uno dei suoi carnefici e, con le forze
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maresciallo gli fece dapprima umilianti proposte, tra l'altro quella di revocare lo Statuto. Il giovane Re (aveva 29 anni) si eresse in tutta la
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disonorevoli. Vittorio Emanuele II mantenne lo Statuto e le altre concessioni fatte dal padre, e dedicò tutto se stesso a preparare la rivincita.
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assecondato da un grande ministro, Camillo Benso, conte di Cavour. Era nato a Torino nel 1810. Aveva 42 anni quando Vittorio Emanuele II lo chiamò a capo del
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fendente, e con una sciabolata al capo lo stende morto. Nello stesso tempo due ufficiali della scorta di Garibaldi fulminano a rivoltellate tre usseri
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d'Italia, sotto lo scettro del gran Re.
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Cavour soggiacque il 6 giugno 1861 ad una malattia, che lo colse improvvisamente e lo spense ancor giovane. Nel delirio, il grande ministro parlava
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vittoria italiana provocò in Austria lo scoppio della rivoluzione: fu abbattuto l'Impero, ed i vari popoli che prima ne facevano parte formarono
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prima ed una seconda volta, insistette a sparare sul nemico. Una terza pallottola lo colpì a morte e lo abbattè. Ma raccolte tutte le sue forze, Enrico
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vento soffia e ruota furioso, trascinando il bastimento. Le acque del mare lo sollevano e lo abbassano e lo scuotono, con onde enormi, che spesso si
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festoso di un cane che aveva riconosciuto il ragazzo, balzò dal letto e con il fucile uscì di casa. Vide Guccio, lo afferrò, lo trascinò nel tinello
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giovane della famiglia. - Allora facciamogli la festa - dissero altri. La scena era paurosa. Si sentiva la pioggia e l'ululare del vento. Lo presero
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, quest'ultima si dice sottomultipla (o il sottomultiplo) di quella secondo lo stesso numero. Quindi il giorno è sottomultiplo della settimana secondo 7; l'ora
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ANGOLI. - RETTE PERPENDICOLARI. - DISTANZE. 66. Due rette di un piano, che si incontrino in un punto, lo dividono in quattro regioni (fig. 5), ognuna
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dicono cateti; il lato rimanente si chiama ipotenusa. Ciascun vertice di un triangolo si dice opposto al lato che non lo contiene. 79. Base di un
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comprende che l'uomo ha bisogno di lui. Riconosce il padrone dal rumore del passo, sa comprendere subito se chi lo guida o lo cavalca è persona esperta e
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relativa è la sua distanza dal lato ad essa parallelo. I lati paralleli di un parallelogrammo sono eguali; ed ogni sua diagonale lo divide in due
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l'altro capo, si faccia scorrere sulla lavagna la punta del pezzo di gesso, facendo in modo che lo spago resti sempre ben teso. Sulla lavagna verrà
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- domandarono i ragazzi - che un uomo piccolo, con una piccola frusta, possa essere padrone di quattro belve così forti? - Ve lo dirò poi, dopo
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non va a scuola egli passa la giornata in casa, molestando la donna di servizio, che a sua volta lo perseguita con minacce e cattive parole; e
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soggezione agli altri compagni, se non si sapesse che egli è lo scolaro peggiore della classe, bugiardo, svogliato, malvoluto da tutti. Tutti sono quindi
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- Si: ce l' ha accennato: e siccome la lezione era alla fine, ha detto che ce lo avrebbe narrato per intero domani. Il maestro capitò fra loro e
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la pesca proibita. Uno di loro osservò: - Quel signore è ricco e non è dei nemici. Altrimenti l'autorità lo avrebbe mandato via. - Non importa, non si
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