Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura
non tutti, anzi pochissimi sanno. Comanda alla terra e ne ottiene prodotti eccellenti chi ha imparato a coltivarla bene. Anche tu l'apprenderai, se
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rompe la crosta di terreno che stringe al collo le piante, e ne arresta lo sviluppo. Si ha ancora un altro vantaggio. Il terreno, invece d'inaridirsi
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campo. I loro semi, maturati a tempo della raccolta, erano caduti sul terreno. L'aratura, coprendoli leggermente, ne favorì la germinazione. Quando tutte
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fanno buon lavoro, ma lungo, e costoso. Re degli strumenti agricoli è l'aratro: e tu ne esaminasti la particolare struttura. L'aratro chiama dietro sè
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, e diventa sterile. Il suo magazzino di viveri a poco a poco si vuota, come si vuota una cisterna, da cui sempre si prenda acqua, senza che ne venga
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maestro giudica questo studio superiore alla capacità dei suoi alunni, lo può tralasciare, senza che ne sia pregiudicata la intelligenza delle materie
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tutti; rende al terreno la maggior parte delle sostanze portate via dai ricolti; ne corregge eziandio i difetti, col dare maggior sofficità alle
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ne fornisce una sola vacca in un anno basta a concimar bene più di 20 are di terreno. Ebbene l'urina degli animali tenuti alla stalla non è tutta
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, produce meno d'un terzo del concime di un bue all'ingrasso. Una vacca nutrita continuamente al pascolo ne produce poco più della metà di una vacca da
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7. Concimaia. 1. Non basta produrre molto concime, bisogna anche saperlo ben conservare. Perciò va collocato in luogo opportuno; e se ne deve
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8. Conservazione del letame. 1. Il buon letame è quello che non è nè troppo fresco, nè troppo scomposto. Fresco, quale viene dalla stalla ha più
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crescono ben poco. Supponiamo che invece di 295 lire tu ne spenda 355. Il prodotto aumenta, e sale per lo meno a 16 ettolitri di grano ed a 150 miriagr
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Riassunto. Ad alimentare le piante coltivate, il terreno ci rimette del proprio, e bisogna restituirglielo: altrimenti ne soffrono le coltivazioni
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2. Concimi minerali. Calce. 1. La calce si dà alle terre che ne mancano. Ed è un concime buono per la vite, pei cereali; ottimo per le leguminose
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bucato. Esse costano di meno, ed hanno azione meno energica e corrosiva, che le vergini, o vive. Se ne spandono circa 200 miriagrammi per ettaro, e la loro
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, e in buone condizioni di umidità e di calore, tu lo vedi germogliare, ossia svolgersi in pianta. Il seme gonfia; si rammollisce; poi il germe ne
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sono gli alimenti più necessari alle diverse specie di piante coltivate. A queste mescolanze si dà il nome di concimi chimici. 2. Se ne preparano di
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forniscono, e ne fanno un altro agli animali, perchè tolgono all'aria il gaz acido carbonico, e vi sostituiscono ossigeno, necessario alla loro
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6. Nutrizione dal terreno. 1. Mentre le foglie prendono il nutrimento dall'aria, le radici ne succhiano altro dal terreno. Ed ecco in qual modo. Il
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, e te ne dà la ragione. La pratica ti rende abile ad esercitare il mestiere. 2. La scienza l'acquisti studiando le condizioni del luogo, e i bisogni
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, gli organi che le compongono: la radice, il fusto, le gemme, le foglie, i fiori, il frutto. Poi ne studiasti la vita nei tre periodi in cui si
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calore gli agrumi, e l'ulivo; ne vogliono molto il granturco, la vite, il mandorlo, il pesco; un po' meno il frumento, l'avena, la segala, il pero, il melo
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il calore, più le piante ne abbisognano. In terreni aridi, se manca il benefizio della pioggia, della rugiada, o dell'irrigazione, esse languiscono e
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ricercarla nel terreno; perchè la vegetazione è sì rigogliosa e bella nelle terre fresche. 2. Nè qui è tutto. Le piante si giovano ancora moltissimo
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desolazione. Dio ne scampi le tue terre! DOMANDE: 1. Quando l'acqua si dice viva? - Morta? - Quando fa bene? - E quando fa male? 2. L'acqua dell'aria fa sempre
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; dà luogo alla brina, o la impedisce. Quindi giova, o fa danno. Il vento porta anche semi di piante cattive, e talvolta ne infetta i campi. Un vento
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che il calore da solo non basta. L'acqua è necessaria alla vegetazione, altrettanto che il calore: Ne abbisognano le radici, e anche le foglie. Quindi
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fossero amici, o giovevoli, e quali nemici. A questi ultimi fece e fa continua guerra. Degli altri addomesticò quelli che lo potevano aiutare ne' lavori
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pagano le spese. 2. Le terre non son da per tutto le stesse: ve ne ha anzi di tutte qualità: ricche, povere, aride, fresche; buone pei cereali, o per
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profondamente, scegliendo il tempo favorevole, cioè quando non sono nè asciutti, nè umidi. In questi terreni il lavoro vale il concime: ma anche questo è
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facile il riconoscerli. Non hanno consistenza; non fanno zolla, sono sciolti e disgregati: perciò si chiamano anche leggeri. Non s'attaccano nè ai piedi
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calcari? - Quali ne sono i difetti? 2. Come si rendono produttivi?
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opera buona e doverosa. La salute prima di tutto. DOMANDE: 1. Quali sono le terre vegetali? - Di landa? - Di torbiera, e di palude? - Quali ne sono i
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11.Non fermarti alla scorza. 1. Il giudizio che puoi fare d'un terreno non è sicuro, finchè non ne avrai osservata la giacitura, o il posto, la
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mezzana consistenza, ossia nè compatta, nè sciolta. Ben di rado i terreni, quali sono in natura, presentano queste condizioni. Se dunque li vuoi capaci di
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poco a poco, con lavori profondi, i quali intacchino il sottosuolo, e ne portino su, ogni volta, una falda sottile a mischiarsi con lo strato
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incorpora ad esso. DOMANDE: 1. Qual è la composizione della marna? - Quante varietà se ne distinguono? 2. A quali terreni giova la marna sabbiosa
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a superficie irregolare? - Come se ne fa lo spianamento? 3.Quando si ricorre alle colmate? - Come si eseguiscono? - Quali sono le colmate di monte
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lavori, e le semine: favorisce l'invasione di male erbe; intristisce le piante buone; ne contraria lo sviluppo e la maturazione; scema la bontà e la
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aiuta le funzioni delle radici. Infine rinvigorisce la vegetazione delle piante, ne migliora, ed affina la qualità del prodotto. DOMANDE: 1. Con quali
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, vedi tosto quanto valga la coltivazione a ingentilire, e migliorare le piante. Di più. Il coltivatore moltiplica le varietà di una stessa pianta, e ne
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calore temperato, l'irrigazione, applicata ai prati, ne duplica, e triplica la produzione naturale. Essa trasforma luoghi paludosi in buone risaie
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trasformati in grandi serbatoi, per mezzo di argini che ne chiudono lo sbocco. 2. L'adacquamento dei terreni si fa in tre distinte maniere: 1° Per irrigazione
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ne abbisognano. E giova a tutte le specie di terre, ma specialmente alle umide, compatte, tenaci. L'aridezza dei terreni si tempera con l'acqua
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. Se apri un buco profondo in terra soda, comunque buona, e vi lasci cadere un seme, o vi metti una pianticella, nè il seme germoglia, nè la pianta
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misura che il calore disecca la superficie del suolo. La terra smossa fa l'ufficio d'una spugna: libera le piante dall'umidità eccessiva, e ne
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tuo terreno. Se il soprasuolo è leggero, sciolto, e il sottosuolo forte e compatto, puoi intaccarlo ancora; e ne avrai lo stesso vantaggio detto
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rivolta, come la vanga, le rovescia sul fianco; non smuove ugualmente bene il terreno; non ne ragguaglia la superficie. Ma l'aratro ha il vantaggio di fare
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il telaio di pietre, per renderlo più pesante. Qualunque ne sia la forma, un buon erpice deve avere i denti a ugual distanza fra loro; e ogni dente
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12. Le erbe cattive. 1. Nel terreno, preparato con tanta cura, insieme alle piante buone che vi hai seminate, ne vedi comparire altre cattive, ed
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