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Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

206092
Garelli, Felice 35 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

AGRICOLTORI ITALIANI 3ª ediz. Un vol. in-12° con figure, 1877 - L. 3,50. IL BUON COLTIVATORE Libro per le Scuola rurali e per la gente di campagna Premiato con

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il suo clima . . . . . » 25 2. Ogni pianta vuol calore . » 27 3. Il calore vuole l'acqua per giovare alle piante . . » 29 4. L'acqua nel terreno e

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vendibili presso la Libreria F. CASANOVA - Torino La coltivazione della vite in Italia. Un vol. in-12° L. 1 - Sul miglior modo di fare i vini comuni. Memoria

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L'estirpatore, fig.14, è un gruppo di tre, o cinque, e fino a sette vomeri triangolari, a doppio taglio, saldamente fissati in un telaio di legno, o

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smuove anche meglio. DOMANDE: 1. Con quali strumenti a mano si netta il terreno? - Con quali da tiro? - Che cosa è la zappa a cavallo? - L'estirpatore

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campo. I loro semi, maturati a tempo della raccolta, erano caduti sul terreno. L'aratura, coprendoli leggermente, ne favorì la germinazione. Quando tutte

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fanno buon lavoro, ma lungo, e costoso. Re degli strumenti agricoli è l'aratro: e tu ne esaminasti la particolare struttura. L'aratro chiama dietro sè

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come in generale si trascura il letame, che pure è una vera ricchezza del podere. L'urina è una delle parti più attive del concime. La quantità che

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seme. L'inviluppo è talora carnoso, o polposo, come nella mela, nella pesca, ecc., con dentro un nòcciolo, o granelli; è secco, come il baccello del

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interesse del valore del terreno e imposte . . . . . . . . . . . . . . . . L.135 Semente . . . . . . . . . . . . . . . . » 50 Lavori del terreno

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8. Escrementi umani. 1. L'ingrasso umano, o cessino, ha un'azione molto energica; ed è il migliore dei concimi per quantità di materie utili che

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terreno possiede sostanze nutritizie sue proprie, e quelle aggiunte dai concimi. L'acqua le discioglie, le prepara alla nutrizione della pianta; e

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. Quando si vuole ingentilire una pianta, o addomesticarla, si ricorre all'innesto. L'innesto è un bottone, o germoglio, con gemme che, staccato da una

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2. Come si impara l'arte. 1. L'arte del buon coltivatore si impara per mezzo della scienza, e della pratica. La scienza ti insegna quel che devi fare

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sulle piante il calore senza l'umidità? 4. Perchè taluni luoghi caldissimi sono sterili? - L'acqua come cambia questi luoghi?

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4. L'acqua nel terreno e nell'aria. 1. Dove cade il seme, là sorge la pianta, e vi passa tutta la vita. Gli animali girano a cercarsi il nutrimento

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5. L'acqua che fa bene e quella che fa male. 1. L'acqua del terreno è viva, o morta. È viva se corre, e si rinnova; è morta se ristagna, per difetto

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Riassunto. L'agricoltore non può far nulla per mutare le vicende delle stagioni. Al sole, alle pioggie, al vento non si comanda. Il tempo bisogna

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animali. 2. L'uomo imparò presto a scernere le piante utili da quelle che non lo erano. Imparò anchè presto a distinguere tra gli animali quali gli

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principalmente composti di argilla, di sabbia, e di calcare: tre sostanze che ora ti farò praticamente conoscere. L'argilla è la terra da stoviglie e da

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elevate; al contrario fa male ai terreni argillosi, compatti, rendendoli freddi, umidi, ed anche paludosi. È in pendìo? L'inclinazione, facilitando lo

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, per turare i buchi, da cui esce la fiamma. L'argilla va bruciata umida, perchè si polverizzi facilmente; bruciandola secca, s'indurisce, e fa mattone

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si possono correggere i terreni di qualunque sorta. La marna sabbiosa, grigiastra, è la meno buona; corregge i terreni forti ed umidi. L'argillosa, più

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6. Risanamento delle terre umide. 1. L'umidore soverchio è gravissimo difetto. Rende il terreno freddo, inerte, impermeabile all'aria; ritarda i

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8. Irrigazione. Sua utilità. 1. L'aridezza del terreno nuoce alle piante, non meno dell'umidità eccessiva. L'acqua abbisogna alle piante in tutti i

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9. Modi di irrigazione. 1. L'acqua per l'irrigazione si deriva da fiumi per mezzo di chiuse, o traverse; da canali per mezzo di bocche, o partitori

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ne abbisognano. E giova a tutte le specie di terre, ma specialmente alle umide, compatte, tenaci. L'aridezza dei terreni si tempera con l'acqua

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, perchè maneggiati dall'uomo solo. Con essi si lavorano le terre degli orti, e dei piccoli poderi. L'aratro è uno strumento da tiro, al quale si

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6. Aratro: sue parti principali. 1. L'aratro fa lo stesso lavoro della vanga, e della zappa; ma non lo fa così bene; non rompe le zolle; non le

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tagliata d'alto in basso dal coltro, e, sollevandola alquanto, comincia a farla salire sull'orecchio. L'orecchio è una continuazione del vomere, e presenta

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7. Aratro: sue parti secondarie. 1. L'aratro presenta altre parti secondarie, che aiutano il lavoro delle parti principali: e sono il bure, il

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9. L'aratro chiama l'erpice. 1. L'aratro smuove, e rivolta la terra; ma la lascia in zolle, e a superficie diseguale. Nel terreno semplicemente arato

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inclinati. E perchè? Per poter fare un lavoro più o meno superficiale. L'erpicatura riesce più profonda, se i denti sono inclinati verso il tiro; più

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10. L'erpice chiama il rullo. 1. Il rastrello chiama il maglio in aiuto, per rompere le zolle. Così fa l'erpice col rullo. In terre compatte l'erpice

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giardiniere empie i vasi di terra ben sciolta, poi con la mano la pigia intorno ai fiori. L'ortolano vanga, e rastrella le aiuole; getta i semi, e li cuopre

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