Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura
impara l'arte » 2 3. Le piante e gli animali utili . . . . . » 4 4. Principali coltivazioni » 5 5. Scopo della coltivazione » 7 PARTE PRIMA. LE
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coltivatore che li ottiene con le sue fatiche: è perciò desso che fa vivere il mondo. 3. La terra, abbandonata a sè stessa, inselvatichisce e si copre
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edizione » 3 50 Il giovinetto campagnuolo. Prime nozioni di morale e di igiene per le scuole primarie rurali. Un vol. in-12° » 0 60 La giovinetta
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, si conserva più fresco. È quindi giusto il proverbio toscano: «Dove non va l'acqua, ci vuol la zappa». 3. Ma perchè le sarchiature riescano efficaci
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dell'aria, sotto gli ardori del sole, e il gelo dell'inverno. 3. Trattandosi di nettare solamente il terreno dalle erbe cattive, basta un breve
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legno, forma le piante legnose. 2. Le gemme, o bottoni, escono lungo i rami, o alla loro estremità. Si svolgono in rami, in foglie, in fiori. 3. Le
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calce); i piselli, e le fave, vogliono calce; il grano turco, le patate, le barbabietole, la vite, vogliono potassa. 3. Oltre le sostanze minerali
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meglio che ha, cioè le sostanze ammoniacali. 3. Nè qui finisce lo sciupìo del letame. Allorchè si trasporta alle terre, invece di sotterrarlo subito, si
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mugnaio: ti dànno un concime buono, mediocre, o cattivo, secondo la qualità del fieno, o dell'erba che mangiano. 3. Produrrai molto concime, se dài
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all'altra. La sua azione sarà tanto più efficace, quanto più vecchia, e ben rimescolata, è la composta. 3. La calce si impiega in quantità variabile secondo
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3. Calcinacci. Marna. Gesso. 1. I calcinacci provenienti dalla demolizione di vecchi muri, sono un concime anche migliore della calce. Giovano
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assorbire molte sostanze dal terreno. Bisogna dunque adoperarlo in aggiunta al concime ordinario. 3. Uguale potenza di azione hanno la pollina e la
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100 chilogr. di escrementi. 3. L'urina si può anche adoperare da sola; lasciandola putrefare, perchè perda la forza corrosiva; oppure si applica
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fino a 150 mgr. per ettaro; la loro azione dura per tre anni sulle terre arative, e per cinque a sei anni sui prati. 3. I peli, le unghie, la lana, i
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viti è più abbondante la potassa; in quello pei cereali l'acido fosforico, e l'azoto, ecc. 3. Questi concimi, al pari del guano, hanno molta efficacia
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lo trasmettono a tutte le parti della pianta. In ciò consiste la respirazione. 3. Per essa le foglie fanno un bene alle piante, col carbonio che esse
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gocciolette d'acqua, esalata dalla pianta. 3. Così migliorato, quest'umore ridiscende per nuove vie più vicine alla corteccia, e distribuisce il nutrimento a
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delle terre, delle piante, e degli animali. Acquisti la pratica eseguendo tu stesso i lavori della terra, sotto la direzione di un bravo lavoratore. 3
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nutre da sè, per mezzo delle radici che succhiano nel terreno, e delle foglie che respirano, e traspirano nell'aria; 3° Della fruttificazione, in cui
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ha le piante sue proprie. 3. Se tu volessi adattare qualunque pianta a qualsivoglia clima, o coltivare una pianta in un clima contrario ai suoi
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le foglie, ne soffrono assai. 3. Ora tu comprendi che l'agricoltore deve innanzi tutto attenersi alle coltivazioni, che meglio si adattano alla
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3. Il calore vuole l'acqua per giovare alle piante. 1. Ti dissi che niun seme germoglia senza calore: ora aggiungo che il calore, da solo, non basta
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nelle nude sabbie, e resistono al vento. 3. Il sapere quale vento domina in un dato luogo, e quale forza può avere, importa assai all'agricoltore
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3. Le piante e gli animali utili. 1. Il numero delle piante create da Dio a popolare la terra è grandissimo: ve n'ha di tutte specie, di tutte forme
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prati, o per la vite, o per piante di bosco. 3. Dunque per saperle coltivare, bisogna prima conoscerne la natura, le qualità, i bisogni. Agricoltore che
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3. Il terriccio. 1. In tutti i terreni coltivati, oltre l'argilla, la sabbia, e il calcare, si trova del terriccio. Si dà il nome di terriccio agli
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predominanza di una di queste materie sopra le altre, risultano le quattro principali categorie di terreni, cioè: 1° Argillosi, 2° Sabbiosi, 3
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delle colline e delle montagne, e non soltanto le spoglie terrose, ma anche tutti i residui della vegetazione. 3. Ora comprendi per qual ragione nei
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attivo alla vegetazione delle piante. È come un fondo di riserva del terreno. 3. Lo strato sottostante al suolo coltivabile si chiama sottosuolo. È della
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producono assai. 3. Il terreno è avvallato? La bassura giova ai terreni sabbiosi, che ricevono freschezza dalla filtrazione delle terre adiacenti più
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salci, i pioppi. 3. Ciò ti insegna l'esperienza; e alle norme di essa devi attenerti nel coltivare le tue terre. Chi trasgredisce tali norme, non si
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trovare sul posto, o in vicinanza, il correttivo che fa bisogno; 2° Di poterlo mescolare, e incorporar bene con la terra del fondo; 3° Della spesa, non
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3. Ammendamenti economici. 1. Il caso più semplice è quello di poter guarire i terreni malsani, con rimedi che si trovano in casa. Spesso accade che
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sterro sono sempre costosi; ma il più delle volte il guadagno, che n'ha il terreno, supera di molto la spesa. 3. Per riempiere estese bassure, o
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fu indicato. 3. Ma se l'irregolarità della superficie è molta; se l'umidore, prodotto da impermeabilità di suolo e sottosuolo, è soverchio; se l'acqua
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, ossia zolle erbose capovolte; si aggiunge quindi buona terra, fino a ragguaglio della superficie. Quest'operazione chiamasi fognatura. 3. Dicesi fognatura
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adacquano le terre arative. 3° Per sommersione; fermando l'acqua sul terreno per mezzo di arginelli, come si pratica nelle risaie. Qualunque sistema
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fertilità. 3. Ora spargi la semente. Perchè la germinazione riesce sì bene? Perchè nella terra smossa penetrano l'aria, l'acqua, il calore, che, come già
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guadagnarono in fertilità. 3. I lavori profondi sono anche utili alle terre asciutte, leggere. Smosse a poca profondità, come si suol fare, nell'estate
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nascere, crescere, nutrirsi, morire, e riprodursi come essi fanno. 3. Nel corpo degli animali tu distingui la bocca, lo stomaco, i polmoni, gli occhi, le
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3. Avvertenze relative ai lavori profondi. 1. Le arature profonde, nel più dei casi sono utili, opportune, e convenienti. Ma prima di farle, tu devi
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vegetazione vi si presenta diseguale. 3. Si lavorano a spianate le terre sane, e sciolte; ma si potrebbero ridurre a spianate, di mediocre larghezza
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aggiogano buoi, cavalli, o vacche, e si adopera nei larghi campi, e nelle grandi tenute. 2. La vanga, o badile, fig. 1, 2, 3, smuove il terreno alla
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3. La zappa, o marra, fig.4, 5, non capovolge le zolle, le rivolta solamente di fianco; le rotola le une contro le altre, senza tagliarle; neppure si
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. DOMANDE: 1. Con quali strumenti si lavora il terreno? 2. La vanga come lavora il terreno? 3. Qual lavoro fa la zappa? - In quali terre la zappa
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aratri grattaterra sono ancora usati, purtroppo, in diverse parti d'Italia. 3. Ma i buoni aratri, adoperati oggidì dai coltivatori che sanno il
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, posto in punta al bure, e formato d'un'asta di ferro movibile entro un anello dentato. 3. Il regolatore, come lo dice il nome, serve a regolare, secondo
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3. All'erpice si dà una forma diversa, secondo la natura dei terreni cui deve servire; secondo che questi son arati a solchi, od a piano; e secondo
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per difenderle, in tempo piovoso, da soverchio umidore alle radici. 3. Infine c'è da stare in guardia da certi ladri che ti mangiano la raccolta in
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rapidamente, soprafanno le buone, loro tolgono il nutrimento, l'aria, e la luce; giungono a soffocarle; le fanno morire. 3. Con tutto ciò, non sono
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