Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene
povero babbo, e lavora con coraggio, con gioia. Infatti nulla manca al benessere di quella famiglia: il babbo ha quasi dimenticata la sua disgrazia e i
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crescere, mangiano con molto appetito. Un bue che lavora, mangia più di un altro che resti alla stalla. La vacca che dà molto latte mangia più di quella
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animale preferire l'acqua sporca, e corrotta, ad altra limpida e sana, pensa che quella bestia non è in buona salute. Gli animali sani, se trovano acqua
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a sè. Non si deve quindi inutilmente disturbare. Anche per questa ragione è cattiva usanza quella di tenere volatili nelle stalle.
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CONCLUSIONE. La salute è la tua prima ricchezza. Quella degli animali è altresì una ricchezza, per l'utile che ne ricavi. L'igiene ti ha insegnato
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doloroso! Ed è anche una dura vita quella di star su tante notti a vegliare, perchè i birboni non facciano man bassa sull'uva e sui frutti maturi. Non
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l'adempimento d'ogni nostro dovere. Ma il luogo specialmente destinato per onorare e pregar Dio è la chiesa. Quella è la sua casa, luogo di pio raccoglimento, e
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raggiungerla. La chiave che sempre si adopera è lucente; quella che non si usa si copre di ruggine: così il corpo col lavoro si fortifica, nell'ozio si
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fai una cosa, sii tutto intento e attento a quella, se vuoi riuscirla bene. A far le cose sbadatamente, o fuor di tempo, si diventa vecchi senza aver
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ranocchi. Ma Cecco, comperando quella terra, s'era proposto di trarne buon partito; e vi riuscì. Nettò il campo dalle pietre, e ne fece un fruttetto
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patimenti sofferti da quella povera gente faceva drizzare i capelli! Colà non trovarono punto lavoro, benchè disposti a far di tutto per vivere
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, ricordiamo sempre che la bandiera del Re è quella della patria.
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quella che mantiene la respirazione degli animali, e favorisce la combustione. L'azoto serve solo a moderare l'azione troppo viva dell'ossigeno
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l'aria, specialmente quella pura del mattino. Un gran medico, che la sapeva lunga, ha detto che in ogni stanza dove, o si mangia, o si dorme, o si
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abitazioni, quali dovrebbero avere tutti i coltivatori, per conservare la salute propria, e quella dei loro animali.
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più, e non di meno. In ciò consiste la virtù della sobrietà, o temperanza. Chi pratica questa virtù, unita a quella del lavoro, vive bene, e
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quella di pecora, di capra, di coniglio. Il contadino, che di rado può regalarsi un pasto di carne, ricorre ai legumi. I fagiuoli, i ceci, i piselli
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prende la passione del vino, e, peggio, quella dei liquori! Vino, acquavite, rhum, ecc., sono i nemici più terribili dell'uomo: essi gli levano la
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