Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene
talento e buon cuore; quanto poi a sodezza sembrava un ometto. Non era caso di dirgli: «fa questo, fa quello»; egli sapeva prevenire il comando. Era anzi
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' cieli. Perchè noi potessimo eseguire il suo comando, Iddio ci ha fatto il cuore capace di un amore infinito: Egli infuse nell'anima nostra la virtù della
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brontolone. Tutti vedono in lui questi difetti; egli solo non li vede; anzi, a sentir lui, tutti gli fanno dispetti, tutti gli vogliono male. Ma come si fa
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dell'uomo laborioso. Dove trovi la discordia e la miseria? Nella casa dell'ozioso. Dell'uomo laborioso e agiato hai un esempio in Carlambrogio. Egli
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medaglia di Carlambrogio. Egli correva a tutte le fiere e ai mercati, senza bisogno di comprare o di vendere; frequentava la compagnia di gente scioperata
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durò per più giorni di seguito. Matteo seminò troppo tardi, e ne cavò un meschino raccolto. Egli riconobbe a sue spese la verità dei proverbi: Chi ha
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versata in uno staccio. Egli stenta a finir l'anno senza debiti. La pipa, il mezzo litro all'osteria, i biglietti del lotto, le partite a carte gli
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mestiere del campagnuolo non gli va a versi; c'è da sgobbar troppo; ed egli, per guadagnarsi la vita, non vorrebbe rompersi l'osso della schiena. Un
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volta gli erano parsi signori. Egli vide schiere di operai ammucchiati in opifizi scarsi di luce, e poveri d'aria; vide fanciulli applicati anzi tempo a
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domandi a Carlambrogio, quale fu nell'anno passato il prodotto netto d'un suo campo, egli consulta il registro delle coltivazioni, nel quale notò la
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farne soldati. Quando sia il tuo turno, corri volonteroso alla chiamata, paga il tuo debito alla patria. Il disertore è un vigliacco, un infame; egli
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galantuomo!» E Carlambrogio lo è davvero: tutto il paese lo dice un modello di bontà, e di onestà. Egli non recò mai dolore ad anima viva: fece anzi del
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procurarti il necessario alla vita! Quanti risparmi, quante privazioni non fa egli per te? E in compenso di tante cure e di tante fatiche non desiderano
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bravo figliolo in tutta la sua vita non dimentica mai che, per quanto egli faccia, non arriverà a pagare tutto il suo debito di gratitudine, di amore e
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, perchè mangia per vivere e lavorare. Egli non vive per mangiare, come il fannullone. Chi non vuole lavorare, nè di testa, nè di braccia, non dovrebbe
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tutto. Egli ricava sostanze alimentari dai tre regni della natura. Prende carni, pesci, uova, latte, burro e cacio dal regno degli animali; pane
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