Il divenire della critica
rivolta contro gli abbagli d’un’arte neorealista quale era propugnata da tutto uno schieramento politico-culturale dell’Oriente e dell’Occidente europeo
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. Non a caso nelle pitture d’uno dei migliori tra i seguaci di Fontana, Castellani, i fori si tradurranno in estroflessioni della tela dovute alla
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Un discorso analogo a quello dei buchi vale anche per i «tagli»: anche qui si tratta quasi sempre di vaste tele monocrome, segnate da uno o più tagli
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particolare fioritura in Italia negli anni dal 1960 al 1965. Innanzitutto ad opera di Piero Manzoni, che indubbiamente fu uno degli artisti più
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larvato ritorno a modi impressionisti con l’unica differenza d’aver abolito la figurazione; e lo prova, a Venezia, l’inutile riproposta di uno
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Come dovrà essere inteso, allora questo fenomeno al quale la critica nuova ha dato sinora così poca importanza? Credo che questo sia uno dei tanti
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industriale», e «quando è "più artistica” l’opera d’arte pura», può essere risolto confrontando uno dei grandi mobiles colorati o uno degli stabiles neri
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Uno degli aspetti più tipici dei nostri giorni è la rapida diffusione delle correnti di pensiero nei diversi settori, da quelli scientifici a quelli
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esempio, della Biennale sanmarinese), altre ancora hanno dedicato le loro iniziative ad uno specifico tema (come quella dedicata alla fantascienza, di
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precisione, trasformando - sia pur attraverso uno stratagemma - le tele dipinte in oggetti a sé stanti. E questo spiega, per citare ancora un ultimo
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A questo punto, uno dei mezzi migliori, forse, per entrare subito in medias res, sarà di rifarsi ad un importante studio (presentato da Hubert
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elittico di Fontana e con l’ambiente creato da Scanavino, per non citare che due esempi assai lontani uno dall’altro).
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Ricorderò così l’ambiente After Structure di Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi, consistente in uno spazio a percorso permutabile le cui pareti
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e delle luci programmate - del Gruppo N di Padova e quello di Alberto Biasi consistente in uno spazio dove l’immagine cromatica appare incongruente
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Un altro artista che si limitò alla costruzione d’uno spazio stereometrico senza nessuna diversa sagomatura, e - in questo caso - senza nessun
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condizione di dubbio percettivo che costituisce uno dei momenti dell’attuale tendenza culturale.
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percorse da uno sfarfallio di nuvole bianche immobili e metafisiche così da costituire un ambiente analogo ad altre opere realizzate dall’artista negli
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E, del pari, uno «spettacolo», ma questo realizzato volontariamente con l’intervento della meccanica, è quello di certe opere del livornese
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rientrare nella categoria che questa volta ho cercato di illustrare. Ho ricordato altrove l’importante opera di Ceroli, uno degli scultori più vivi
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, non bisogna tuttavia credere che, per raggiungere uno scopo efficace, sia sufficiente muovere un’indiscriminata battaglia contro gli stessi prodotti
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dinamico che - al suo «stato puro» - viene confermato dall’ambiente cinetico di De Vecchi, scelto come uno dei rappresentanti più raffinati delle
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Invece, i mesi immediatamente successivi dovevano segnare uno dei periodi più torbidi e turbolenti nella storia delle manifestazioni artistiche di
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Uno degli errori più frequenti che riaffiorano nelle diverse impostazioni su base semiologica sorte in questi ultimi anni, consiste nel fatto che, da
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efficace) ammanire al pubblico uno spettacolo che è eticamente sconvolgente, sarebbe domanda ingenua: ritengo che nell’ambiente di Pisani giochi troppo
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artista ottocentesco americano ha avuto una statura tale da poter essere paragonato con uno dei grandi impressionisti, fauves, nabis. E non è un caso
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mediante superfici che creano la profondità attraverso la proiezione delle loro ombre fittizie) sono ormai famose, come esemplificative di uno dei pochi
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attraverso l’uso di materiali artificiali e tecnologici) creano un’atmosfera magica e giocosa: Marotta è oggi uno dei pochi artisti che ha saputo
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A questo punto, però, devo osservare ancora una volta (l’ho fatto sin dall’inizio di queste esperienze) come uno degli equivoci della land art e
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Uno dei difetti più gravi del mezzo televisivo - è cosa nota - è senza dubbio la sua monopolarità: il fatto cioè che la trasmissione televisiva, così
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Uno dei motivi essenziali che ci ha spinto a ordinare questa mostra1 è proprio quello di dare a noi stessi, e, speriamo, anche al pubblico, una
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Si vedano le «partiture» di Giuseppe Chiari: pochi scarni segni iconici di movimenti delle mani sulla tastiera o sulle corde d’uno strumento o di
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Diverso invece è il caso di Patella, - uno dei più spericolati sperimentatori di intermedia visivo-verbali, autore di testi letterari frammisti a
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’interpretazione) Paolini, nella sua Apoteosi di Omero (uno dei tanti suoi curiosi e misteriosi interventi tra realtà e finzione) ci riconduce a quella ambiguità
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del «contenitore indifferenziato» (ossia d’un genere di architettura antitipologica e, in definitiva, antisemantica) che certamente ha costituito uno
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Questo mi sembra uno dei punti più cruciali di tutto il discorso attorno all’«universalità» del linguaggio artistico (o almeno d’una relativa
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appellarci ai documenti artistici che ci sono stati tramandati; e da questi - con l’aiuto d’uno strumentario storico-esegetico - ricostruire almeno
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fatto che, per uno strano fenomeno di reviviscenza stilistico-semantica, siano oggi più «attuali» alcuni fenomeni artistici che pure appartennero a una
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La «fedeltà al proprio medium» era stato uno dei postulati della critica e dell’estetica sino a pochi lustri or sono. Fedeltà al medium intesa come
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vuoto d’uno spazio che è a un tempo un’assenza e un rilievo e un colore; e le altre tele «sovrapposte», sorta di collage in cui il leggero rilievo dà
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Uno dei primi aspetti che ci colpisce in questa Biennale è la presenza d’una interessante ripresa di «figuralità». Intendendo con questo termine il
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attorno al nome di Fautrier - la «Biennale dell’informale». È bene precisare che questo termine, dalla rapida fortuna, costituisce al tempo stesso uno
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Burri costituisce uno degli esempi più interessanti dell’arte alla metà del secolo, d’un’arte cioè che ha lasciato dietro di sé la «bella pittura
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Dobbiamo attendere il 1960, comunque, per vedere uno sviluppo ulteriore e questa volta molto più vasto dell’arte cinetica in Italia: intorno a quest
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rifrazione della luce secondo uno schema luminoso variabile, e altre strutture dinamiche tridimensionali determinate dallo spostamento e dalle
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Del pari ad uno studio di «immagini virtuali» derivate dall’incontro di strutture metalliche o in plexiglas e superfici illuminate che col movimento
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oggetto creato da Boriani consiste in una serie di combinazioni dovute a punti luminosi in movimento che tracciano sopra uno schermo fotosensibile
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fase creativa - quella che altrove ho battezzata «neoconcretista» - che si vale cioè di uno studio dell’elemento percettivo, microstrutturale, tissulare
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oggetti una qualità di «gusto», di piacevolezza, quale di solito attribuiamo a molte opere d’arte, anche dei nostri giorni. È questo uno dei punti chiave
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li differenzia dagli oggetti fatti in serie, prodotti industrialmente, ma se ne vale ad uno scopo preciso: quello di denunciare una condizione
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Ma una buona critica non è certo basata sull’uso d’un gergo piuttosto che d’un altro. Non nutro questo genere d’illusioni. Credo anzi che uno dei
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