Il divenire della critica
rivolta contro gli abbagli d’un’arte neorealista quale era propugnata da tutto uno schieramento politico-culturale dell’Oriente e dell’Occidente europeo
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figurazione stantia, anchilosata, accademica, celebrativa magari di episodi ed eventi socio-politici e bellici nobilissimi, ma del tutto avulsa da quelle
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, le motivazioni delle due forme erano del tutto diversi, e invano si videro alcuni neorealisti inveterati introdurre a fatica oggetti eterocliti
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notorietà che tanti altri artisti suoi coetanei avevano raggiunto con ben altra facilità. E, per questa ragione del tutto estrinseca, Fontana, solo
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spaziale da lui fondato qualcosa di ben definito, di esattamente programmato, di scientificamente analizzabile. Nulla invece, di tutto ciò.
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, la defoliazione, la crisi ecologica, i genocidi, le torture, ecc. non sembrano sovrapponibili alle opere del tutto asettiche dei gruppi costruttivisti
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invaso del Guggenheim resulta del tutto improprio al suo compito: da presso lo spazio manca, da un capo all’altro del diametro d’ogni girone lo
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macchinette grinzose e cigolanti esposte allo Studio B24 di Milano una quindicina d’anni or sono. Allora l’artista svizzero era del tutto ignoto, ma
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, delle lamiere smaltate a spruzzo, delle materie plastiche traslucide; colore dunque del tutto timbrico, incorporato al medium e totalmente agli antipodi
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, tutto sommato, in confronto all’enorme sviluppo che questo genere di studi ha assunto nei riguardi dell’opera letteraria, cinematografica, e persino
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Forse, tutto sommato, un po’ frustrata, per la sua definitiva rinuncia al «bel pezzo», per la sua sempre maggior tendenza ad architettonizzarsi, per
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Per contro quattro ambienti, del tutto diversi tra di loro ma derivanti da un’analoga concezione costruttiva apparvero quelli realizzati da
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di liquidi variamente colorati, assumevano una consistenza liquida e al tempo stesso di cromaticità immobile. Ne resultava un ambiente tutto impostato
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: mentre in passato, in quasi tutto il passato storico, l’arte era una vera e propria emanazione delle costanti epocali, oggi l’arte si trova in una
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strettamente iconico — è del tutto arbitrario e controproducente; come del resto è stato osservato da molti altri studiosi.
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serie, esiste quel «gap tecnologico» di cui non si può non tener conto e che pone in crisi tutto un settore dell’operar artistico.
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Ci troviamo, indubbiamente, in un periodo storico del tutto peculiare, dove si confrontano e si contrastano i principi d’un’arte decisamente derivata
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A Venezia, per contro, la presenza d’un padiglione americano del tutto anodino e privo di mordente e l’assenza di artisti di punta presso i
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«sottili» - come un Yves Klein, un Fontana, un Manzoni, un Piene - per poter discorrere d’un filone europeo che, nonostante tutto, persisteva
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» (soprattutto torinese) nonché con la grande moda concettuale esplosa quasi parallelamente in tutto il mondo (dal Giappone all’Argentina). Ma, a questo punto
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destinato ad un rapido sfiorire, e che lascia del tutto immutata la situazione generale del paesaggio artistico.
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plastici - quanto nei suoi ambienti dove il confluire di elementi figurativi (spesso ispirati ad una realtà naturalistica, ma del tutto demistificati
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Ebbene, tutto questo bagaglio d’immagini si ripresenta nel caso del linguaggio visivo e della comunicazione attraverso le arti visive. Quanto alla
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Ritengo che, tutto sommato, queste operazioni abbiano segnato un’importante svolta nell’indirizzo della nostra arte visuale. Infatti - dopo la
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Tutto ciò per ribadire l’impossibilità d’uno «scarto qualitativo» da parte della macchina e la necessità da parte dell’artista di programmare sempre
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grafico, si accavallano in maniera del tutto diversa da quella utilizzata in molti altri esperimenti di notazione musicale che si compiacciono di fioriture
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pericoli che da questa riduzione derivano alla cultura in genere e a quella artistica in specie. Ma tutto ciò, in definitiva ricalcherebbe la storia di
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per quei pochi in grado di immaginarne gli sviluppi futuri. Il resultato immediato di tutto ciò è il sempre maggior distacco tra cultura elitaria e
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tutto quanto è accaduto nel panorama oggettuale nel periodo che va dal primo dada all’ultimo pop (ivi compresi arte cinetica e programmata e le infinite
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mimica gestuale del tutto inedita: era, appunto, la spettacolarità dell’azione. L’artista - che è minuta, scarna, dimessa - riesce ad assumere ora
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Maori (dal XIV al XVIII secolo) e in Siberia. La presenza di queste figurazioni dislocate e sdoppiate, con caratteristiche in tutto simili, ha dato
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per quanto concerne la filosofia le cose non sono del tutto pacifiche: molto spesso il pensiero filosofico ha effettuato dei passi innanzi (o
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, in aree molto finitime, di indirizzi artistici del tutto opposti e tra di loro non osmotici... Tutto ciò ci permette di affermare come spesso esistano
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quando «rispecchia» la realtà (storica) degli eventi lo fa in modo del tutto libero, e può quindi esserne svincolata. Ecco dunque che, seppur non
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Questo mi sembra uno dei punti più cruciali di tutto il discorso attorno all’«universalità» del linguaggio artistico (o almeno d’una relativa
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linguaggio artistico di quelle opere non ci è del tutto incomprensibile; siamo in grado di decriptarne almeno parzialmente il messaggio. Sulla base di quale
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Mi spiego: di fronte ai sublimi resti della cultura greca, l’atmosfera nella quale ci troviamo immersi è nonostante tutto ancora greca; la continuità
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verso tutto quello che ci riporta al nostro passato storico-artistico. Il che ovviamente non avviene nel caso delle civiltà precolombiane; alle quali
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Da tutto ciò deriva un’ulteriore necessità di considerare il nostro giudizio estetico come sottoposto a continue trasformazioni e a continui
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civiltà del tutto «aliena», la cui «contemporaneità» non è più da considerare in senso cronologico ma esclusivamente linguistico.
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genuina, meno alienata, può - nonostante tutto - realizzarsi controcorrente1.
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È questo un lato deteriore e certo pericoloso dell’attuale momento culturale; ma dobbiamo considerarlo come del tutto negativo? Intendo dire che - se
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Ma una volta spazzata via (per quanto sia ancora ben lungi dall’esserlo del tutto) questa pseudoarte veristica, era più che logico veder
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, del disegno industriale, della grafica pubblicitaria, ecc. Tali tentativi, assai timidi e del tutto disinteressati e privi d’ogni appoggio economico
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primi accenni all’attuale arte cinetica quale oggi viene considerata. Anzi, ritengo che sia opportuno di mantener distinto tutto il settore delle «opere
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notevoli - come un Schumacher, un Canogar, un Riopelle - (e cito alcuni dei nomi migliori) - sono del tutto o gravemente decaduti. Altri hanno dovuto
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create dall’uomo ma a tutto quanto il panorama artistico contemporaneo. E ho anche spesso affermato come tale fenomeno abbia i suoi lati positivi e
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del tutto, diversa da quella di Duchamp. Nella maggior parte degli attuali artisti pop, l’elemento letterario-metaforico-polisemico manca totalmente
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del tutto non-figurative (Soto, Bury, Kemény, Castellani, Accardi, Scialoja, Cascella, ecc.) altre prevalentemente figurative (Vacchi, Fieschi
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analizzate, perché costituiscono una situazione del tutto particolare negli annali della storia dell’arte di tutti i tempi; e devono essere poste in
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