Il divenire della critica
tempo la pop e la nuova figurazione - che non potesse aver diritto di cittadinanza un’arte ancora legata, dal punto di vista contenutistico, ad una
Pagina 10
Il divenire della critica
risultarono agli occhi della critica più aggiornata come dei ritardatari, e addirittura dei reazionari. Anche il tentativo compiuto in un secondo tempo (con
Pagina 10
Il divenire della critica
Con la scomparsa, avvenuta quest’anno (1968) di Lucio Fontana, si è chiuso per la storia dell’arte visuale italiana e europea un periodo di tempo
Pagina 100
Il divenire della critica
I «buchi» si devono considerare, al tempo stesso, come dei segni capaci di fissare una traccia compositiva, un disegno bidimensionale e di costituire
Pagina 106
Il divenire della critica
- psicologico e percettivo a un tempo - tra uomo e oggetto (architettonico, urbanistico, industriale) di cui troppo spesso ignoriamo la valenza e l’essenza.
Pagina 122
Il divenire della critica
A chi ponga mente anche solo a un breve lasso di tempo come quello degli ultimi vent’anni risulterà evidente il successivo affermarsi di tendenze
Pagina 133
Il divenire della critica
facente capo alla grammatica generativa-trasformazionale chomskiana (condizione, questa, che è stata già rilevata, a suo tempo, da Christian Metz a
Pagina 14
Il divenire della critica
possibilità o il tempo per allestire un ambiente omogeneo e unitario.
Pagina 141
Il divenire della critica
tra i più sensazionali perché ottenuto con mezzi assai semplici e nello stesso tempo con materiali inediti, se usati in questa accezione.
Pagina 143
Il divenire della critica
conferissero all’insieme dell’opera una suasività a un tempo «organica» e tecnologica: e non a caso l’ambiente era intitolato Naturale-artificiale a
Pagina 143
Il divenire della critica
di liquidi variamente colorati, assumevano una consistenza liquida e al tempo stesso di cromaticità immobile. Ne resultava un ambiente tutto impostato
Pagina 144
Il divenire della critica
Questo significa dimenticare che la ragion d’essere di quella indefinibile e tuttavia indispensabile attività che per tanto tempo fu definita
Pagina 162
Il divenire della critica
applicava già alla sua arte, all’arte del suo tempo; ma avvertendo soprattutto che: «la scienza dell’arte è perciò nel nostro tempo un bisogno ancora
Pagina 165
Il divenire della critica
tracciato a mano sulla carta di riso quel valore a un tempo grafico e concettuale di cui si valsero un tempo gli antichi calligrafi estremorientali e di
Pagina 172
Il divenire della critica
In un periodo come l’attuale - estremamente dispersivo, e al tempo stesso formicolante di impulsi e spunti che si spengono appena accesi, si
Pagina 173
Il divenire della critica
figurali degli ultimi tempi: come nel caso d’un Marotta che, nei suoi lavori, già da tempo ha saputo associare l’impiego di nuovi media artificiali con il
Pagina 176
Il divenire della critica
, percettivi e «magici» ad un tempo, che - seppure con tutt’altro intento: il ritrovamento della «pietra filosofale» - corrispondevano ad alcune di queste
Pagina 189
Il divenire della critica
tempo dovevano stupire l’Europa, di Rothko.
Pagina 199
Il divenire della critica
plastica alla metà del secolo deve essere riconosciuta come autonomamente europea, anzi la iniziatrice di modi in un secondo tempo esportati oltreatlantico
Pagina 202
Il divenire della critica
e scarna, la situazione ironica e a un tempo esacerbata, in cui si trova oggi l’artista di fronte alla sua opera.
Pagina 209
Il divenire della critica
- pietre runiche, dolmen, menhir, nuraghi, muretti a segnare un confine, un cerchio magico, un luogo deputato, un orto concluso; e in un secondo tempo
Pagina 217
Il divenire della critica
concettuale ma che rischiano al tempo stesso di venir sommersi da un’eccessiva anoggettualità.
Pagina 232
Il divenire della critica
come la «norma» artistica (intesa qui nel senso mukařovskiano di regola che col tempo si deteriora e anzi si contraddice) è labile e mutevole. Per cui
Pagina 237
Il divenire della critica
sembrare ermetiche, cerebrali, o gratuite ed epidermiche, e soprattutto lontane da quelle così comode partizioni in «arti dello spazio e del tempo», oppure
Pagina 255
Il divenire della critica
pochi capi di vestiario) di un’azione teatrale, a un tempo musicale, plastica, e autopresentativa.
Pagina 256
Il divenire della critica
è comunque reversibile, che segue un filo logico legato indissolubilmente ad una consequenzialità temporale: ma di un tempo «storico», appunto, e non
Pagina 256
Il divenire della critica
qui la nota distinzione fatta già da Schelling a questo proposito1. Secondo Schelling, infatti, dovremo distinguere tra un tempo vorhistorisch (che
Pagina 257
Il divenire della critica
evoluzione della vis formativa svincolata da ogni tempo e spazio «storico» e legata invece ad un tempo antropo-psicologico, e può costituire la base
Pagina 259
Il divenire della critica
riecheggiamenti morfologici, ecc. hanno luogo anche in seguito a contraccolpi e influenzamenti remoti nel tempo e nello spazio; il che ovviamente non
Pagina 259
Il divenire della critica
Oggi possiamo, bensì, applicare il nostro «gusto» di ieri - d’un ieri ancora prossimo e fresco -, a certe opere di quel tempo; ma non possiamo più
Pagina 26
Il divenire della critica
sviluppo nel tempo e la coartazione narrativa di certi elementi figurali, ecc.: il discorso diventerebbe troppo lungo se volessimo approfondirlo
Pagina 29
Il divenire della critica
Sicché potremo parlare, a questo proposito, d’una «sincronicità» di elementi artistici assai remoti (sia nel tempo che nello spazio), dunque del
Pagina 30
Il divenire della critica
possiamo battezzare come «poveri». (Non nel senso individuato a suo tempo da G. Celant per quella particolare corrente artistica da lui definita come
Pagina 35
Il divenire della critica
ottenuto in questa Biennale quel riconoscimento che da tempo gli avevamo augurato: dico Lucio Fontana.
Pagina 45
Il divenire della critica
vuoto d’uno spazio che è a un tempo un’assenza e un rilievo e un colore; e le altre tele «sovrapposte», sorta di collage in cui il leggero rilievo dà
Pagina 45
Il divenire della critica
La pittura di Rothko costituisce un limite (come a suo tempo quella di Mondrian) ma anche un inizio: l’inizio d’un nuovo tonalismo. Dopo cinquant
Pagina 48
Il divenire della critica
compositi, frammenti di macchinari, oggetti trovati che - come resultato finale - appaiono come dei robusti e al tempo stesso ironici o macabri o solo
Pagina 54
Il divenire della critica
Non si può che prendere atto di ciò e considerarla come una necessità immanente nell’uomo d’ogni tempo, venuta meno soltanto per colpa del disgusto
Pagina 55
Il divenire della critica
D’un genere assai più aggraziato, più elegante, più simmetrico, ma altrettanto sconcertante per la loro animalità ferita, e al tempo stesso irridente
Pagina 55
Il divenire della critica
La XXX Biennale avrebbe dovuto forse essere, nell’idea di molti, specie di coloro che avevano da lungo tempo preparato la campagna pubblicitaria
Pagina 56
Il divenire della critica
degradazione dell’opera. Perché dovremmo necessariamente creare per i secoli e i millenni futuri (come accadeva un tempo)? perché non solo per la nostra età
Pagina 59
Il divenire della critica
analoghi movimenti sorti, attorno allo stesso tempo, a Roma, a Firenze, e in un secondo tempo a Napoli e Torino, e a quelli del pari milanesi degli
Pagina 63
Il divenire della critica
Pittura con ala grigia dove al tempo stesso viene presentata e rappresentata un’immagine che ha assorbito gli elementi della vita cotidiana obbligandoli
Pagina 69
Il divenire della critica
con un intento che è ad un tempo plastico-pittorico e metaforico. Ecco, ad esempio, la Passeggiata notturna di Méret Oppenheim che non si può
Pagina 69
Il divenire della critica
sono in parte crollati a contatto con molte nuove forme artistiche degli ultimi anni: la Storia e la Tecnica. Fino a qualche tempo fa, queste due
Pagina 7
Il divenire della critica
L’informale, dunque, ha già fatto il suo tempo, almeno come fenomeno di punta, pur conservando la sua importanza per quelle che sono state le sue
Pagina 78
Il divenire della critica
fondamentale della nostra epoca culturale. È un fatto curioso che di Verdinglichung si cominciasse a discorrere in un periodo di tempo non lontano da
Pagina 85
Il divenire della critica
Il che è un bene e un male al tempo stesso. Perché significa che, da un lato, eravamo nel giusto affermando che abbisognavano metri nuovi per i
Pagina 9
Il divenire della critica
(volutamente) imitazioni o gigantizzazioni, conferisce quel particolare aspetto, a un tempo denunciatario e succube, che ne costituisce il macabro fascino.
Pagina 98
Il divenire della critica
venuta sempre più tecnicizzando, attraverso l’acquisizione di strumentari ermeneutici un tempo ignoti ai nostri autori (come quelli di marca gestaltista
Pagina XIV