Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 50 occorrenze

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Le prefazioni, le premesse, sono quasi sempre delle giustificazioni; indizi quindi d’una cattiva coscienza dell’autore. Anche nel caso presente: è

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opere dove i fori o i tagli sono eseguiti in maniera meccanica sopra lamine metalliche o lignee realizzate quasi industrialmente.

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in qualcosa di totalmente diverso ed autonomo. I segni che riesciamo a individuare in queste «cornici» e che sono indicabili come «nuvole», «piante

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Questa situazione attuale va considerata e posta a raffronto con quella che era la situazione solo di pochi anni or sono. Le tecniche dell’informale

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Che poi tale opera sia destinata a «valere», sia destinata a «restare», è un altro discorso. Le opere nei nostri giorni, in prevalenza, sono

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Ecco perché l’attenzione del visitatore viene ad essere subito polarizzata verso le esperienze più nuove, anche se tanti artisti qui presenti sono

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E, dietro al contenutismo, ci sono altri elementi che s’identificano con il rapporto tra invenzione figurale e pregnanza visuale, tra accettabilità

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rispetto a quella di alcuni anni or sono?

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contenutistica; in parte di artisti più giovani o giovanissimi ancora poco noti, che si sono affermati soltanto nell’ultima stagione, ma che già rivestono

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Altri scultori in cui l’elemento narrativo-letterario è assai vivo sono, ad esempio, il napoletano Perez, il romano Marotta con le sue figure tra l

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Se queste sono alcune delle ragioni che possono spiegare l’accendersi di movimenti contestativi durante l’ultima stagione nel nostro e in altri paesi

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sono soggette - sia esplosa una così violenta rivolta contro le più solide e istituzionalizzate cittadelle del potere artistico; e proprio da parte di

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ricerche (e che è facile trovare qua e là soprattutto nei padiglioni dei paesi meno aggiornati) per accorgersi che l’informale, il materico, sono

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or sono vide il trionfo dell’arte gestuale, segnica, informale, dell’action painting, di tutte quelle forme ancora legate all’azzardo ed alla

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Qui, dunque, a San Benedetto, gli artisti sono stati invitati a realizzare, a seconda delle loro personali attitudini, delle opere (o delle

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Analoghi, seppur stilisticamente diversi, sono i resultati ottenuti nel locale di Alviani: anche qui gli oggetti esposti sono intesi non come opere a

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quello di Alfano con le sue strutture percorribili) sono tipicamente «non-pittura»; sono, piuttosto, creazioni di Stimmungen - di atmosfere

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figurative ma metamorfotiche di Patella - che presenta una Sfera naturale sonora - sono una riprova di quanto conti oggi il fattore percettivo quando

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Ma a questo punto occorre anche tener conto di quegli artisti che non sono stati invitati all’esposizione pur costituendo alcune delle più importanti

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Tali immagini non sono soltanto di natura visiva ( visual thinking)1, ma possono essere immagini tattili, bariestesiche, stereognosiche, prossemiche

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ultimissimi tempi si sono affacciati alla ribalta.

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ancora giovani e in pieno sviluppo - sono già decisamente affermati; sono - si potrebbe dire - «collaudati» attraverso una serie di precedenti apporti

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metaforica ed emblematica. Le sue ricerche non sono rivolte tanto all’uso d’un determinato materiale quanto al «contenuto mentale» d’un evento e di un

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Queste e molte altre operazioni analoghe hanno costituito negli ultimissimi tempi il versante più nuovo nel panorama artistico italiano e sono state

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, Chiari), che si sono accostati all’universo visuale; da pittori che si valgono di mezzi foto e cinematografici (Patella, Vaccari, Tagliaferro

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Oggi, poi, dopo che tante - troppe - tracce sono state lasciate dai monumenti dell’età tecnologica, il ritorno a delle microtracce, di nuovo

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, attraverso i computer, che - appunto per questo - è stata definita, già una decina d’anni or sono, come «computer art».

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A questo punto due sono le maggiori fallacies - i maggiori equivoci - cui si va incontro al giorno d’oggi in molte valutazioni critico-estetiche, e

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perché gli stessi rapporti di arte e società sono in questo periodo molto complessi e compromessi da pregiudizi e da equivoci.

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operazioni sono e rimangono «monosemiche», non sono, cioè, passibili di una lettura polisemica, non si prestano a diversità interpretative come di solito

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Sta di fatto che la crisi dell’oggettualità, e la parallela spinta verso l’anogettualità e la concettualizzazione dell’arte visiva, sono dei segni

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per quanto concerne la filosofia le cose non sono del tutto pacifiche: molto spesso il pensiero filosofico ha effettuato dei passi innanzi (o

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Ma le cose sono in parte cambiate con l’avvento e l’infittirsi di mescolanze tra i diversi linguaggi artistici. Il che non significa che siano

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Mark Rothko, dunque - questa figura solitaria, sino ad alcuni anni or sono noto solo a pochissimi e solo al di là dell’Atlantico —, appare qui come l

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e minacciosa, sono le figure bronzee di Agenore Fabbri. Anche qui il sistema della cera persa, trasportato al cartone, alla carta e a qualsivoglia

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Come ho anticipato più sopra: ci sono soprattutto due importanti «categorie esegetiche» — che furono i veri pilastri della critica d’ieri - e che

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pericolose, aperture che si sono venute istituendo.

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portato a estendere le sue ricerche in quelle del vero e proprio cinetismo, ma in realtà i due aspetti sono molto diversi e dovrebbero rimanere

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cui interspazio sono interposti numerosi elementi di legno di forme varie e di colori diversi che si autocompongono in seguito al movimento impartito

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Gli ultimi due anni hanno visto divampare ovunque tale conflitto e seppur due anni non sono molti per sancire l’instaurarsi d’un «nuovo stile» (e

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Negli ultimi anni la pittura e la scultura del mondo (ormai il discorso non può più riguardare una singola nazione) sono state soggette ad alcune

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L’informale, dunque, ha già fatto il suo tempo, almeno come fenomeno di punta, pur conservando la sua importanza per quelle che sono state le sue

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L’altro grande piedistallo d’ogni attività critica era la conoscenza tecnica, la dotta cognizione di tutte quelle norme specifiche che sono a base d

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per distinguere la poetica duchampiana da quella, poniamo, d’uno Schwitters. Mentre i collages e i «merz» di quest’ultimo non sono altro che «dipinti

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Fontana o il Porte-chapeau sono molto ma molto diverse dalle odierne (come lo sono nel caso del famoso ferro da stiro chiodato di Man Ray ecc

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alienante dell’uomo d’oggi dovuta alla prepotenza di tali elementi: ecco La chiave, L’occhio televisivo, La croce, sono nuove icone, sono feticci ormai, le

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«metafisici»: oggetti impossibili e non strappati dalla realtà giornaliera (come sono impossibili e mitiche le sculture di Colla che ha qui una bella sala

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alcuni elementi (bersagli, bandiere, manichini, bottiglie, fotografie) che sono una chiara denuncia dell’importanza di tali elementi per la pittura dei

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Italia e all’estero). Se mi sono deciso a pubblicare questi miei vecchi e recenti saggi critici è stato per tre ragioni essenziali: 1) perché molti

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Nei capitoli di questa raccolta ho cercato di non lasciarmi prendere la mano da mode critiche e tecniche, anche se mi sono valso di alcuni accenni

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