Il divenire della critica
; che bisogna, dunque, saper anche creare per l’oggi, senza mirare al domani, o, peggio, all’eternità; e che non basta neppure l’elemento denunciatario
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L’arte di Lucio Fontana costituisce senza dubbio una delle più singolari esperienze dei nostri giorni, e uno degli esempi più genuini dell’incontro
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la sua personalità così schietta e vitale che per le sue affermazioni dottrinarie. E, tuttavia, senza la sua presenza sarebbe stata quasi impensabile
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abbiano quel rigore cui la macchina ci ha avvezzati (senza tuttavia essere di per sé «meccanici»), che rispondano quindi a certi requisiti d’ordine
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Anche senza diffondermi ad analizzare le singole opere e i singoli artisti mi preme di constatare la presenza d’un fenomeno analogo, ricorrente, come
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quelle di tipo cinetico), gli «operatori» mettono in gioco tutte le risorse della tecnica, talvolta senza preoccuparsi di quale possa esserne il
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; giacché senza dubbio un pittore - che pur trae la sua sostanza iconologica in prevalenza dai comic-strips - come Lichtenstein, appare tuttavia vivo e
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. Certo: Calder, Smith e Paolozzi, non sarebbero mai esistiti senza un’era tecnologica, ma anche la nostra era tecnologica non avrebbe mai posseduto
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basta accennare senza cercar di comprendere il perché del fenomeno stesso.
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È troppo semplicistico limitarsi a constatare l’evento senza cercare di darne una qualche giustificazione. Per questo ritengo utile compiere una sia
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esecuzione perfetta, senza sbavature, senza o con ridotta prestazione artigianale e dove l’aspetto oggettuale sia evidente al punto da riescire a creare un
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neoplasticisti, dovevano rimanere ancora aderenti ad un tipo di spazialità «razionalista». Forse solo le invenzioni plastiche di un Kiesler (con la sua Casa senza
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Un altro artista che si limitò alla costruzione d’uno spazio stereometrico senza nessuna diversa sagomatura, e - in questo caso - senza nessun
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Quest’anno vorrei limitare il mio discorso ad un particolare gruppo, abbastanza vasto, seppure abbastanza confuso, e senza precisi confini, che
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Ecco, dunque, nei maggiori centri culturali italiani farsi avanti alcuni nomi che citerò senza un ordine preciso (perché difficilmente si possono
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senza che i valori plastici delle opere vengano a resultarne offuscati.
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Se, dunque, prendo un dipinto di Pollock (o d’un altro qualsiasi pittore informale) - matassa informe di colori che s’aggrovigliano senza ordine né
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, quello contro cui combattono - senza spesso avvedersene - alcuni degli artisti oppositori della «società dei consumi»: l’arte degli ultimi lustri ha
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Ecco allora forse dove s’annida il germe pernicioso, quello contro cui (senza esserne coscienti) combattono alcuni degli oppositori della «società
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attuale da metodi industrializzati e da quelle possibilità economiche senza le quali tali metodi sarebbero inimmaginabili.
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, ma tali da potersi sviluppare anche senza l’appoggio del mercante e del museo. E allora sarà opportuno che queste forme si alleino a quelle che più
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, immerso nel suo liquido culturale, ridivenuto per sempre grumo cellulare indifferenziato senza possibilità d’uno sviluppo citoarchitettonico armonicamente
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-cinetiche senza tuttavia cadere nel vacuum della pittura naturalistica e accademica. Questo è il caso di alcune - poche - opere dove l’esecuzione
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andare dal brusio all’accordo discorde dei singoli incontri fortuiti, rappresenta un’azione in sé conchiusa, ideata per poter funzionare senza essere
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tecnica e tecnologia si meschiano a costituire quelle situazioni artistiche che - senza tali media inediti - sarebbero impensabili.
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= povera arte! Senza dire, poi, che, tradotto in altra lingua di diversa struttura sintattica dell’italiano, dove la collocazione dell’aggettivo sia
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troppo facili puntigli ideologico-politici come la mostra romana abbia rappresentato senza alcun dubbio un’operazione degna d’essere condotta a termine e
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rimbalzo i suoi «minimalisti», senza tuttavia esprimere un’eguale carica di robustezza e di potenza. Mancava all’Europa la grandiosità fisica, del
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difficilmente esemplificabile. Ma ho voluto presentare almeno quello che deve essere considerato senza dubbio il caposcuola di questa tendenza, Michelangelo
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inventato una serie di opere basate sull’assurdo, sul materiale povero («la merde d’artiste», la linea continua, i dipinti senza colore - acromes -, o
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E anche: azione nel e sul paesaggio senza nessun apporto estraneo, ma tale da togliere al paesaggio la sua «naturalità».
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Uno dei difetti più gravi del mezzo televisivo - è cosa nota - è senza dubbio la sua monopolarità: il fatto cioè che la trasmissione televisiva, così
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Di tutte queste funzioni quella che costituisce la più tipica di questo medium è senza dubbio la fàtico-conativa, dovuta al legame diretto che s
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pseudoartistico del Kitsch. Il Kitsch - ossia la non-arte, l’oggetto che ha ogni apparenza artistica senza averne la sostanza - è venuto in luce soltanto
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- ed è questo il punto che mi sembra più importante - ad assistere al verificarsi di oggetti senza progetto e di progetti senza oggetto, o piuttosto che
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plastica erano per l’appunto ridotte al puro e semplice oggetto senza alcun riferimento non solo figurale, ma neppure astrattamente simbolico: ne sono
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ricondurre al progetto senza oggetto, ossia all’ideazione dell’elemento progettuale che non giunge, e addirittura non intende giungere, sino alla
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ideologici. La mia riprovazione, allora, va alle opere dove l’esclusiva ragion d’essere è quella esibizionistica e sadomasochistica senza che altre
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(mercanti giunti da lontano, commerci con paesi remoti, scoperte archeologiche, ecc.) che si svolgono senza che vi sia osmosi con gli analoghi e coevi
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, perché senza di essa questi sarebbero del tutto vacui. Impossibile e pericoloso affidarsi al proprio «intuito», all’eventuale «congenialità», per
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aggiustamenti. Per cui non è neppure possibile valutare in maniera identica il rapporto tra l’oggi e l’ieri senza tener conto della diversa guisa in cui
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e persino vistoso: una superficie che «cantasse», un canto senza parole...
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artistico, non sappiano uscirne senza danno e senza beffa, e preferiscano perciò rimanere ancorati su posizioni tradizionali ignorando le nuove, e magari
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Munari fu senza dubbio l’artista che con più continuità prosegui le ricerche cinetiche (associate a quelle sull’arte moltiplicata, e a quelle più
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esperienze estetiche condotte all’estremo limite senza una vera motivazione, è più falsa e più dogmatica del vecchio naturalismo e del vecchio realismo», o
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non parlare poi di molti giovani che ancora si attardano in cosiffatti esperimenti, senza offrire, almeno in questa versione, alcun interesse
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Naturalmente il discorso non può e non deve essere generalizzato senza le debite eccezioni: c’è chi, attraverso l’informale, è giunto a una nuova
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Belgio [Bury], in Brasile [Mavignier], in Svizzera [Kemény], in Olanda [Appel, Lucebert] e, invece, senza nessuna figura importante in Austria, in
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Duchamp o di Man Ray. L’abbaglio è evidente: senza voler togliere nessun merito alle geniali premonizioni di Duchamp, non possiamo paragonare il suo
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, senza, con questo, neppure giungere a scalfire la polpa viva dell’opera d’arte; considerando la stessa alla stregua dei cibi cotti e crudi (alla
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