Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 50 occorrenze

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la sua area d’influenza, ed è per questo che mi limito, qui, a farne i nomi riservando invece qualche maggior precisazione per il gruppo degli

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Un discorso analogo a quello dei buchi vale anche per i «tagli»: anche qui si tratta quasi sempre di vaste tele monocrome, segnate da uno o più tagli

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spazio che la ospita; o ancor meglio (e vorrei ricordare qui gli studi di Edward Hall nella sua Hidden Dimension1) il rapporto così complesso

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Ecco perché l’attenzione del visitatore viene ad essere subito polarizzata verso le esperienze più nuove, anche se tanti artisti qui presenti sono

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Preferisco dunque prescindere dal considerare le opere che ci riallacciano al passato e che non avrebbero comunque qui una giusta prospettiva

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vedere con quello delle antiche statue criselefantine o delle figure lignee senesi. Il colore di cui qui si tratta è quello delle vernici acriliche

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» nella stessa. Invero tanto gli oggetti cinetici «a mano» (come quello di Rickey), quanto quelli meccanici (come quello qui esposto di Calder) sembrano

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dei Giacometti, degli Etienne-Martin, e persino quelle d’un Fontana (che avrebbe dovuto essere rappresentato qui da oggetti più recenti, come quelli

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giunge alla purezza ma anche all’armonia dei King, dei Tucker, dei Kelly, del vecchio ma agilissimo Sandy, del poliedrico Paolozzi che ha qui una sua

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Non è certo la prima volta che si parla di «spazio» a proposito di arti plastiche e visive, e non merita conto qui di riprendere il discorso attorno

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Damisch al I Congresso internazionale di semiotica)1 che in un certo senso riassume molto del lavoro compiuto sin qui dagli studiosi delle arti visive che

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presentare, forse più d’ogni altra opera qui esposta, l’impressione d’una «spazialità integrale» e integrata. Per il rigore della sua composizione, si

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trattazione semiotica delle arti visive - l’autore ricade qui nell’equivoco di rifarsi ogni volta al linguaggio verbale, che gli permetta la precisazione e la

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Se nelle opere pittoriche che abbiamo sin qui esaminato il problema del «racconto» è reso più evidente e sviluppato con maggior efficacia anche in

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Non è certo mia intenzione di affrontare qui un problema così complesso e oltretutto ancora in divenire come quello che si riferisce in generale ai

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È proprio qui che s’innesta l’equivoco - da me spesso segnalato - di chi vuol rifarsi, in maniera tutt’altro che corretta, alle antiche parole di

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È forse qui il punto dolente, e la spiegazione delle attuali rivolte contestative? Dobbiamo auspicare un ritorno a quel periodo che una decina d’anni

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Qui, dunque, a San Benedetto, gli artisti sono stati invitati a realizzare, a seconda delle loro personali attitudini, delle opere (o delle

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Analoghi, seppur stilisticamente diversi, sono i resultati ottenuti nel locale di Alviani: anche qui gli oggetti esposti sono intesi non come opere a

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evidenziati dal disegno industriale, abbondino questa sorta di «oggetti plastici». E basti citare qui alcuni dei nomi più famosi tra questi artisti

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triadique de la représentation et que dans cet ordre même quelque chose échappe à cette relation»1. E qui vorrei anche ricordare le parole stesse di

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stilistica e «contenutistica». (Basti rimandare qui al lavoro di Panofsky Meaning in the Visual Arts1). Comunque, anche a volersi rifare all’approccio

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, Heerich, Kampmann) abbondavano qui anche gli ormai «maestri» nonché gli epigoni dell’altra grande corrente figurativa: la pop art, che dopo la sua

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desiderata degli artisti più impegnati, non solo artisticamente ma socialmente impegnati? Dobbiamo citare, qui, per quanto riguarda l’Italia, la serie di

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Si tratta evidentemente di operazioni delicate, fragili, e irreversibili, soggette a un momento entropico quanto mai elevato. Ed è qui la loro

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- altrettanto e più degno di affiancarsi agli altri «cinetici» (a dir il vero rappresentati qui con eccessiva ampiezza). In altre parole: se era giusto

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Non è mia intenzione di esporre, qui, una sconfinata lista di nomi americani ed europei e di istituire dei raffronti tra di essi: sarebbe una ben

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programmata (Nuove Tendenze), è rappresentata qui soprattutto dall’udinese Getulio Alviani che ha sviluppato con grande coerenza ed efficacia un suo preciso

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una profonda conoscenza del materiale usato. Già l’imponenza della mole dell’opera qui esposta determina una particolare sensazione di presenza

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Quanto ho detto sin qui vuol solo servire ad avanzare un’osservazione più generale riguardo agli aspetti comunicativi e semiotici dell’opera d’arte

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Non intendo certo fare qui una cronistoria di questi movimenti, ma almeno una suddivisione nei diversi generi, speci e sottospeci, potrà giovare: c’è

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iniziale forma-madre si veniva a creare così un’infinita varietà di nuove figurazioni di cui la prima era la matrice. Ma sempre - ed è qui che s’affaccia il

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... présent dans l’objet [il corsivo è mio]. Le rapport du concept à l’objet pose donc un problème qui ne peut être éludé». E qualche riga più innanzi

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come la «norma» artistica (intesa qui nel senso mukařovskiano di regola che col tempo si deteriora e anzi si contraddice) è labile e mutevole. Per cui

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Quando, ad esempio, Isgrò (già ben noto per il suo passato di poeta [verbale] e di poeta visivo) presenta qui una delle sue «cancellature» più

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Parlando tuttavia di «crisi dell’oggetto» intendo qui riferirmi non solo all’oggetto «artistico», ma anche all’oggetto industriale e, in genere, a

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indietro) che non sono paralleli ai coevi eventi storici. Basti anche qui un esempio tra i mille: quello della riscoperta in epoca rinascimentale della

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Infatti - per tornare all’incontro con l’arte e l’architettura maya e azteca - c’è un altro fatto che si verifica qui mentre non si verifica nell

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Qui dunque abbiamo l’applicazione e il trasferimento, diretto e quanto mai suggestivo, di alcuni casuali accorgimenti naturali, sapientemente ripresi

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Mark Rothko, dunque - questa figura solitaria, sino ad alcuni anni or sono noto solo a pochissimi e solo al di là dell’Atlantico —, appare qui come l

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», come se ne è allontanato - ancor maggiormente, scivolando addirittura verso un espressionismo astratto - Zigaina, l’altro «realista» qui presente.

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Mirko, che qui presenta tutta una serie di sconcertanti creature totemiche, irte di occhi e di inafferrabili elementi organici, che si sposano con

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e minacciosa, sono le figure bronzee di Agenore Fabbri. Anche qui il sistema della cera persa, trasportato al cartone, alla carta e a qualsivoglia

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discostano alcuni degli altri scultori qui presenti come Somaini, Ghermandi, Consagra, Lardera, l’austriaco Hoflehner, lo spagnolo Ferrant, l’olandese

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A noi, qui, non preme di sapere se si debba far risalire o meno al 1928 la «nascita» dei primi dipinti «informali» di Fautrier. Abbiamo il forte

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Non posso qui analizzare partitamente le singole opere, ma, limitandomi a descrivere grosso modo quelle tra di loro più distinte, ricorderò, tra le

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di circostanze estrinseche e organizzative che qui non mette conto di precisare - la Biennale non ha assolto al suo compito. Siamo costretti perciò a

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«metafisici»: oggetti impossibili e non strappati dalla realtà giornaliera (come sono impossibili e mitiche le sculture di Colla che ha qui una bella sala

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gusto (meno pittorico, più fieristico, più surreale) è rinvenibile in Oldenburg (e negli altri pop americani qui non presentati: come Warhol, Wesselman

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Non è il caso, comunque, di voler porre qui giudizi di valore pittorico e plastico: siamo pronti ad ammettere la pacchiana grossolanità degli oggetti

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