Il divenire della critica
Luigi), vuoi verso una sorta di surrealismo ritardatario (Dova), vuoi verso una pittura materica (Crippa). Anche se molti di questi artisti si
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Perché ho rivangato questi episodi, del resto di scarso rilievo e ormai superati e persino dimenticati? Proprio perché quel peso dell’elemento
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lineare che si accostano a quelle di un Sol Lewitt. Sono questi, in definitiva, gli artisti che possiamo considerare come più direttamente legati
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Questi artisti, dunque, adottando - vuoi consapevolmente che non - alcuni moduli dapprima introdotti dall’arte concettuale (e dalla land art, e art
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sempre giustificate assenze!) e inoltre perché non mi sarà ovviamente possibile di considerare ognuno di questi artisti partitamente.
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robustezza plastica del jet, della carrozzeria d’automobile, dà i punti alla spesso scarsa icasticità di questi scultori (la ricerca di purezza e di
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esempio nel caso della Nevelson o di Armitage...) dei colori «industriali», della componente meccanica o cinetica. Tra questi diversi parametri vorrei
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Questi, in definitiva, alcuni dei motivi e dei momenti più rilevanti di questa importante esposizione, che ha indubbiamente il merito d’aver operato
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, realizzate in serie come alcuni dei numerosi «multipli» che abbiamo potuto osservare di recente anche in Italia. Proprio nel presentare questi multipli
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perciò anche a Foligno gli ambienti da loro realizzati resultarono tra i più coerenti e permisero a questi «operatori visuali» di esporre le loro
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nuovo rigore compositivo; anche nei recenti esperimenti plastici, questi pure istoriati da lettere, segni, e parole e quindi portatori d’un messaggio
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illustrare; una cosa tuttavia mi sembra già sicura: la necessità provata in questi ultimi tempi da molte forme artistiche in molti paesi del mondo di giungere
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, volti verso un recupero della figurazione (e tra questi è opportuno ricordare, come particolarmente incisivi, quelli di Adami, per l’Italia, di
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Calzolari, anche questi proteso piuttosto alla realizzazione di spunti dove s’incarni l’idea che di opere fruibili per la loro pesante corporeità.
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evidenziati dal disegno industriale, abbondino questa sorta di «oggetti plastici». E basti citare qui alcuni dei nomi più famosi tra questi artisti
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Tuttavia, assai spesso, le opere (o le azioni) di questi artisti - appartenenti per la maggior parte all’ambiente torinese (come Zorio, Pistoletto
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» qual è quella in cui ci troviamo a vivere: tra questi aspetti vi è, da un lato, la tendenza seguita soprattutto negli Usa ad una creazione di opere di
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, Merz, Fabro, Anselmo, Piacentino, Pistoletto - mirava non solo a presentare (nei mirabili ambienti del Vecchio Arsenale) le opere di questi artisti
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Uno degli errori più frequenti che riaffiorano nelle diverse impostazioni su base semiologica sorte in questi ultimi anni, consiste nel fatto che, da
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Non ho preso in considerazione sin qui le sale migliori: quelle cioè di Castellani, Bonalumi, Marotta, ma di questi artisti è stato detto a lungo in
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Ma non è certo solo un’impostazione geografica e etnologica che ci ha guidati nella scelta di questi artisti. Un altro parametro di cui occorreva
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Non ho creduto opportuno presentare qui molti di questi artisti (che costituiscono ormai un folto drappello raggruppato soprattutto a Torino [Merz
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Il quadro complessivo che risulta dalla presenza di questi undici artisti e sul quale il pubblico tedesco è chiamato a dare il suo giudizio, appare
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sociologia, della psicologia, della semiotica. E, infatti, è appunto in questi settori che si è venuta sviluppando negli ultimi anni in Italia una
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Non intendo certo fare qui una cronistoria di questi movimenti, ma almeno una suddivisione nei diversi generi, speci e sottospeci, potrà giovare: c’è
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indirizzata al destinatario e mirante a determinare in questi le reazioni richieste dal messaggio; 2) una funzione fàtica, che vale a mantenere il «contatto
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Naturalmente a questi elementi positivi ne corrispondono altri negativi: tra questi soprattutto il fatto che - abituandosi a comporre attraverso il
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proprio sarà sempre al di là di questi percorsi. Giacché è tipico della creatività umana d’innestare l’elemento casuale in maniera tale che questo superi e
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Cominciamo ad accennare brevissimamente al primo di questi equivoci perché è quello più facilmente sgominabile. S’è visto ormai più e più volte come
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Quando poi, alla resa dei conti, ci si sia addentrati nell’analisi più approfondita di questi accostamenti sarà facile constatare come il più delle
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, là dove intervengono fattori come l’immaginazione, l’emozione, in questi casi sarà solo il «computer della corteccia cerebrale umana» a dover
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Molto spesso, nel momento attuale, l’arte si costruisce i suoi «codici» molto prima che questi siano o possano essere decriptati dal grosso pubblico
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questi artisti si sono valsi del nuovo medium secondo un’ortodossia linguistica (usando il video secondo le consuete regole che di solito governano
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’atmosfera di museificazione già lo pervade. Ma di una «crisi dell’oggetto» si può parlare anche a proposito dell’arte visuale in questi ultimi tempi
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in America, questi costituirono subito un’importante integrazione delle forme tradizionali di arte visuale, proprio per la loro immediatezza
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appellarci ai documenti artistici che ci sono stati tramandati; e da questi - con l’aiuto d’uno strumentario storico-esegetico - ricostruire almeno
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’insieme di questi giudizi - tecnici, estetici, etici - costituisce una solida base perché l’opera possa essere collocata nel suo giusto ambito valutativo e
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Parlare in questi casi di giudizio critico «attuale» sarebbe alquanto dubbio, anche perché rinfocolerebbe le dispute attorno alla capacità - sempre
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, collezionisti, direttori di musei, letterati più o meno ingenui. Queste accuse sono in parte giustificate: non c’è dubbio alcuno che mai come in questi
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nell’affermare che questo fatto ha la sua importanza: il legno combusto, il cencio, il frammento di lamiera, questi relitti di una civiltà meccanizzata
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Se poi l’opera di Burri sarà effimera; se - come ho sentito affermare da qualche critico - questi «quadri» tra pochi anni non si potranno più neanche
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anche da questi brevi cenni, appaia la importanza notevole di questo gruppo nello schieramento artistico del dopoguerra. Importanza che resulta - più
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documentazione dell’attività del gruppo, insieme a poesie e a scritti critici. E mi piace, oggi, ricordare come tra i poeti invitati a partecipare a questi
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di Buchheister, ecc. In tutti questi casi, come nei Merzbilder di Schwitters, l’oggetto - o il frammento d’oggetto - costituisce non solo una
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Oggi invece questi due parametri hanno perduto buona parte del loro peso: il sincronico prevale sempre più sul diacronico, l’elemento storico ben
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poco preme sapere o scoprire se questi dipinti siano il frutto di un’autentica vena espressiva o d’un artefatto e scaltro gioco manieristico e manierato
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Sia chiaro, tuttavia, che - come ebbe ad affermare e a ribadire più volte Duchamp - questi oggetti non si devono considerare come «opere d’arte
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Queste parole vanno meditate e interpretate accuratamente: nulla sarebbe più lontano dallo «spirito Duchamp» che l’attribuire a questi squisiti
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, forbici, asce - come anche nel caso di Jim Dine, un epigono, in effetti, dei due maggiori artisti), quando questi oggetti sono così specificamente
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Italia e all’estero). Se mi sono deciso a pubblicare questi miei vecchi e recenti saggi critici è stato per tre ragioni essenziali: 1) perché molti
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