Il divenire della critica
Dedicare a Fontana e alla sua « scuola » un capitolo di questo volume non è certo eccessivo quando si siano identificati gli autentici confini del
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teorizzatore di schemi astratti. Anche quando Fontana affermava di seguire un suo preciso «credo» estetico, o di voler porre in atto un suo preciso programma
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più tardi il concetto di ambiente, di environment, sarebbe divenuto dominante nella scena pittorica internazionale, e quando nel 1966, a Palazzo
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Solo nell’ultimissima stagione della sua opera (quando, in seguito alla malattia Fontana preferiva non affaticarsi a dipingere) abbiamo una serie di
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. Il discorso era molto diverso all’epoca del primo futurismo. Allora, quando Marinetti glorificava e invocava dannunzianamente la macchina, lo faceva
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elementarità rigorosa di certe strutture primarie può anche mascherare un’assenza di capacità inventiva!) Salvo s’intende le dovute eccezioni: quando si
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- quando tanta parte delle arti visuali si avvia verso una produzione di serie che viene quasi ad identificarsi con l’oggetto industriale - si assista a un
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sovracoperte di libri, di cartelloni pubblicizzanti una mostra d’arte, per la creazione di stoffe stampate, ecc.); quando un frammento dell’opera, in
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Ma, tornando a Damisch: quando per contro egli afferma - rifacendosi a Benveniste1 - che i vari elementi (fondo, figura, rapporto scalare, spaziatura
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costitutive della società anche quando, in apparenza, ci si sforzi di opporsi ad esse.
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figurative ma metamorfotiche di Patella - che presenta una Sfera naturale sonora - sono una riprova di quanto conti oggi il fattore percettivo quando
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- all’operazione alchemica. Quando dal Mercurio si giungeva allo stadio di Corvo, dall’«Albedo» si passava alla «Nigredo», si ottenevano dei resultati
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Tutto ebbe inizio - si sa - con la famosa mostra dell’«Armory Show», quando Duchamp, Brâncusi, e un folto gruppo dei maggiori cubisti e postcubisti
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Ma, dopo l’incerto periodo tra le due guerre - quando gli influssi europei ancora dominavano rinfocolati appunto dal massiccio apporto dei fuggiaschi
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Quando nell’autunno 1968 fecero la loro apparizione queste forme espressive, alla III Rassegna artistica di Amalfi, molti, ancora una volta
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. Quando la realizzazione d’un film richiede somme ingenti, è ovvio che un fattore commerciale non può non intervenire.
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TV è sempre presente soprattutto quando lo spettacolo è creato appositamente per questo canale.
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; 5) una funzione «poetica» nel senso jakobsiano e che costituisce ovviamente la finalità ultima del video-nastro quando sia impiegato da un artista; e
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Farò subito un esempio di quanto intendevo affermare: quando, attorno agli anni cinquanta, apparvero le prime opere di pop art nessuno, prima d
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Quando poi, alla resa dei conti, ci si sia addentrati nell’analisi più approfondita di questi accostamenti sarà facile constatare come il più delle
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quando era possibile che si verificasse uno scambio di signifiés rispetto ai signifiants come quello cui ho accennato dianzi. Da quanto ho detto sin
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Il che, poi, equivale ad affermare che - in un’epoca come l’attuale, quando più che mai le creazioni artistiche sono svincolate da regole e norme
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la sua «negativizzazione», dimostra quante nuove dimensioni ci siano offerte in questo caso. Quando, per fare un altro esempio, Ketty La Rocca si vale
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Quando, ad esempio, Isgrò (già ben noto per il suo passato di poeta [verbale] e di poeta visivo) presenta qui una delle sue «cancellature» più
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L’arte dunque non può essere scienza (oggi, non ieri quando la «funzione» dell’arte era diversa), proprio per il fatto che nella scienza abbiamo una
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parola, è cosa ovvia e ben nota. Ed è per questo che quando presero rilievo i primi esperimenti della cosiddetta «body art» (l’arte del corpo) in Europa e
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ingenue, astutamente maligne, quando non sono addirittura memori d’una mentalità nazifascista non ancora del tutto sopita.
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, azioni, reazioni, cronologicamente scaglionati e disposti - quando sia riferita, anziché a fatti realmente accaduti, a fenomeni creativi (artistici
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farlo quando si tratta di opere d’un passato o d’un presente già contagiati dal «misfatto del buon gusto». (Come del resto non potevamo farlo ier l
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rispettivi ambiti della ricerca filosofica e artistica. Da quando gli strutturalisti e i linguisti hanno rivendicato l’importanza d’un’impostazione sincronica
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quando «rispecchia» la realtà (storica) degli eventi lo fa in modo del tutto libero, e può quindi esserne svincolata. Ecco dunque che, seppur non
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giudicare il passato. Ce lo insegnava già David Hume, quando accennava ai grandi errori che si possono fare giudicando col metro odierno gli eroi omerici o
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Ma quella d’oggi è una posizione un po’ diversa e più sottilmente pericolosa. Quando, ad esempio, un artista intelligente come Bernard Venet
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stesse, si può trasporre, in certo senso, a quanto accade di solito nei contatti che abbiamo con l’arte moderna, quando ci troviamo a fronteggiare un
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dirompenti di quanto in effetti non siano). Certo, il nostro giudizio di gusto rimane molto aleatorio quando viene rivolto verso opere che non hanno un
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, quando era ancora questione di lotta contro la volumetricità, di appiattimento e ribaltamento dell’immagine, di scomposizione futurista e cubista, di
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Eppure non mi sembra possibile ignorare la giustezza di certe osservazioni fatte da un critico intelligente come Catherine Millet1 quando afferma: «L
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quando ha di fronte delle manifestazioni artistiche che non rientrino nelle categorie tradizionali a cui era abituato.
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Quando, nel 1948, fu fondato a Milano - da un gruppo di quattro artisti: Soldati, Munari, Monnet, Dorfles - il Movimento per l’arte concreta (Mac
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partecipi. (Tali sono ad esempio le opere del Gruppo Mid di Milano, molte delle quali traggono la loro forma e la loro efficacia soltanto quando siano
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’elemento luminoso e colorato viene ad essere studiato per rendere più efficace il resultato visivo. Quando non sarà addirittura l’effetto
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delle ragioni indicate a suo tempo anche da Paci1 quando accennava al fatto che una «scomposizione irrelazionata che appare nel corrompersi delle
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possibilità metamorfotica insita anche nelle più elementari creazioni dell’uomo, quando, attorno al 1915, diede il via a quel settore dell’arte moderna
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vera caratteristica. Quando, ad esempio, interpretiamo il nome di Underwood (della coperta di macchina da scrivere di questo nome) come «under wood
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conto dell’elemento sincronico e diacronico d’una determinata struttura artistica quando la si debba analizzare e dello slittamento semantico che
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La grande cesura, estetica e critica - e poietica ovviamente - avvenne un po’ dopo, attorno agli anni sessanta, quando si assistette alla prima
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, quando l’elemento tecnico coincideva o quasi con quello artistico. (Non si creda che per «tecnica» intenda qui esclusivamente tecnica artigianale
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potevano non esserlo quando si consideri il potere, lo strapotere, delle misteriose forze che si celano nella direzionalità dell’inconscio, anche in
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, forbici, asce - come anche nel caso di Jim Dine, un epigono, in effetti, dei due maggiori artisti), quando questi oggetti sono così specificamente
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fenomenologici, semiologici, già attorno agli anni sessanta; come m’ero valso di alcuni schemi psicologici attorno agli anni cinquanta, quando ancora
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