Il divenire della critica
questa, infatti, la prima volta che mi accingo a raccogliere alcuni miei scritti di critica d’arte apparsi in tempi diversi e in diverse circostanze, e
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Sembrò allora sin troppo evidente - mentre s’affermava e dilagava l’astrattismo (prima geometrico poi informale, poi oggettuale), e in un secondo
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quanti, ad ogni modo, come prima di loro Fontana, hanno voluto e saputo mantenere la loro opera lontana da una pedissequa replica dell’oggetto
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L’importanza di questo fenomeno mi sembra considerevole: per la prima volta dopo molti anni di assenteismo ideologico e proprio in un momento in cui
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1958) potei vedere per la prima volta il museo compiuto: l’ampio invaso trascinante dall’alto in basso, lungo i gironi d’un moderno inferno museologico
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risposta è data dalla presenza di più di cento opere e di quasi altrettanti artisti di una ventina di nazioni. La prima impressione provocata dalla
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Per la prima volta il critico s’imbatte in una dimensione diversa, nel senso che non può più limitarsi a giudicare se la pennellata sia lieve, se il
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Non è certo la prima volta che si parla di «spazio» a proposito di arti plastiche e visive, e non merita conto qui di riprendere il discorso attorno
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; infattigli organizzatori della mostra (Marchiori, Apollonio, Calvesi, De Marchis, Dorfles) per prima cosa pensarono di invitare Fontana a ricostruire
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Certo, quella di Foligno non è stata né l’unica né la prima esperienza dove le opere fossero intese non più come «quadri appesi alle pareti» o
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, dopo una prima ancora incerta fase pop, ha, da alcuni anni, abbracciato una sua forma di linguaggio criptico e altamente metaforico basato soprattutto
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realizzazioni della prima metà del secolo: nelle opere di Klee, di Mondrian, di Duchamp. E allora ecco forse dove s’annida il germe pernicioso
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nelle grandi realizzazioni della prima metà del secolo: nelle opere d’un Klee, d’un Mondrian, d’un Duchamp.
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d’un romanzo di Burroughs, o delle scene del Living Theater, perché hanno tradotto in atto le situazioni cristallizzate già prima d’esser compiute, i
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’opera di Warhol sia già presente e compiuta prima ancora d’esser stata immaginata: spenta la libera autonomia dell’immagine in seguito all’intervento
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atrofizzano prima ancora d’essersi realizzati - ci è sembrato opportuno «fissare» alcuni momenti che potessero costituire un primo traguardo nella situazione
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consumata prima ancora della sua messa in opera. Lo stesso si può affermare dell’ambiente di Panseca dove l’elemento fluido, luminoso e sonoro
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Questo breve preambolo m’è parso necessario prima di passare a considerare alcuni degli ultimi eventi che si sono succeduti nel panorama artistico
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Certo una mostra come quella, ad esempio, di Uncini (all’Annunciata) o come quella di Marotta (alla Nieburgh) sembrano indicare, la prima, un
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Ricordo le annotazioni che ebbi a tracciare dopo un primo soggiorno a New York negli anni cinquanta. Era la prima volta che mi trovavo a confronto
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Ma, a questo punto, e prima di chiudere queste rapide annotazioni, occorre fare un passo indietro e ricordare che almeno una corrente dell’arte
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tra di loro sfumati, che si possono, grosso modo, ricondurre ad una prima affermazione dell’astrattismo e ad un rifiuto della figuralità, nell’immediato
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La prima corrente, che in Italia ebbe una rapida e precoce fortuna con il formarsi dei gruppi d’arte cinetica (Gruppo N, e Gruppo T) e di arte
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scopi decorativi come ho precisato più sopra). Ed è tale - cioè olistica - anche l’immagine che di solito si forma nella nostra mente alla prima vista
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«valori», ma quasi sempre di «significato», di «sintassi», di «funzione metaforica o metonimica», di «sintagmi» di prima o seconda articolazione e via
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Ma ora - a partire circa dal 1968, con la prima esplosione dell’arte povera a Torino (Merz, Zorio, Boetti, Anselmo) e in altre città: Prini a Genova
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questo per due ragioni essenziali: 1) perché mai prima d’ora l’uomo si era trovato a fronteggiare una «ecocatastrofe» come ai nostri giorni e quindi a
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futuro, ma significa comunque la possibilità d’un confronto diretto e d’un diretto rifiuto. Il che prima d’ora non era possibile.
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Farò subito un esempio di quanto intendevo affermare: quando, attorno agli anni cinquanta, apparvero le prime opere di pop art nessuno, prima d
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iniziale forma-madre si veniva a creare così un’infinita varietà di nuove figurazioni di cui la prima era la matrice. Ma sempre - ed è qui che s’affaccia il
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dell’establishment, soprattutto per una ragione: perché, per la prima volta dopo un lungo periodo dominato dall’arte astratta (e dal rifiuto
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Molto spesso, nel momento attuale, l’arte si costruisce i suoi «codici» molto prima che questi siano o possano essere decriptati dal grosso pubblico
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agli intervalli musicali). Che il corpo sia il primo strumento per agire esteticamente, per comunicare col prossimo, ancora prima che attraverso la
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che, per varie ragioni che in seguito vedremo, spesso è più che altro d’impaccio. In effetti: dire «storia», significa mettere come condizione prima d
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Ancora prima dell’avvento degli studi strutturalistici era stato notato già da parte di ben noti studiosi come Wölfflin, Schmarsow, Dvořák, e in
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graveranno i giudizi, le valutazioni, le stime, prima dei critici e degli storici coevi, poi di tutti quelli che si sono succeduti attraverso i tempi. L
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distingue gli indirizzi artistici passati e attuali in tre grandi categorie: polisemici, pansemici, monosemici1, riservando la prima categoria alle
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’incontro con le altre civiltà occidentali che abbiamo ricordate prima; e cioè la presenza d’una componente che non saprei come definire se non
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nuova fase della pittura moderna; una fase che già s’è aperta con esperienze ed esigenze ben diverse da quelle che dominarono la prima metà del secolo
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pittoriche che certo hanno la loro prima nascita in Estremo Oriente, ma di cui ormai la nostra arte occidentale non potrebbe più fare a meno. E che poi codesti
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Ma, prima di passare a considerare le altre tendenze e le altre personalità di rilievo, vorrei soffermarmi su quello tra i nostri pittori che ha
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’astrazione drammatica. La prima, che, come dice il nome, si vale d’una ripartizione spaziale basata su più o meno esatte scansioni geometriche, è seguita
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’anni prima o d’un certo Monet dell’ultima stagione delle ninfee.
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È abbastanza sintomatico che la figura del critico d’arte si sia affermata in età postbarocca, mentre prima d’allora s’identificava il più delle
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prima del suo ingresso nel dipinto).
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Prima di dedicare qualche cenno più particolareggiato ai singoli artisti e alle loro invenzioni penso sia opportuno riassumere, sia pur per grandi
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prima mostra importante del Gruppo T che segna l’inizio d’una stagione d’intensa attività in questo settore da parte dei giovani ricercatori italiani.
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In una mostra (ordinata con appassionata e scrupolosa cura da Arturo Schwarz) possiamo ammirare oggi per la prima volta tutti i ready-made che
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Se questo aspetto dell’arte di Duchamp non cessa di affascinarci (e in esso possiamo trovare la prima origine non solo di molte attuali vicende
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La grande cesura, estetica e critica - e poietica ovviamente - avvenne un po’ dopo, attorno agli anni sessanta, quando si assistette alla prima
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