Il divenire della critica
lineare che si accostano a quelle di un Sol Lewitt. Sono questi, in definitiva, gli artisti che possiamo considerare come più direttamente legati
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Oggi, invece, possiamo facilmente constatare come la Zufälligkeit, l’aleatorietà, sia in netto ribasso e come l’artista miri a un determinato telos
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, è un altro fenomeno che non possiamo ancora illustrare e di cui dobbiamo lasciare che sia la storia a decidere).
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Ma è soprattutto nelle opere del giovane artista di Bari, Pino Pascali, che possiamo scorgere con più evidenza come, anche la cultura, si presti ad
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movimenti ed ai moventi della rivolta universitaria, possiamo ben dire, mondiale, ma vorrei cercare, invece, di cogliere l’aspetto che più direttamente
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, cosa possiamo scorgere? Da un lato un allinearsi di molti artisti di nazioni diverse verso quelle strutture primarie sorte negli Usa e ormai dilaganti
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-americano del neoplasticismo di De Stijl); ma certo non possiamo più considerare «arte del nostro tempo» quella d’un Diebenkorn (per non citare che il
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quali possiamo anche non applicare più l’etichetta troppo pericolosa e usurata di «arte», ma alle quali dovremo certo applicare quelle di «fantasia» e
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Anche limitando il nostro discorso all’Italia possiamo ricordare quanto è accaduto a Milano contro la Triennale, a Venezia contro la Biennale, a
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Alfano, della Fioroni, per non citare che gli interventi migliori. Quale sviluppo possiamo prevedere allora per gli artisti appartenenti all’indirizzo d
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veneta, possiamo affermare che nel nostro paese si nota da un lato un moltiplicarsi, ma con scarsa efficacia, di tentativi ancora imparentati alle
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alla pittura locale). Gli artisti autoctoni - e possiamo fare i nomi di un Marin, di un Dove, di uno Stuart Davis, di una Georgia O’Keeffe - molto
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da questo stesso che possiamo far derivare o almeno riallacciare l’avvento, negli Usa, delle strutture primarie della pittura Hard Edge, e di molta
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guardare, se scorriamo i testi critici - anche tra i migliori - degli ultimi anni (e possiamo fare alcuni nomi: da quello di Honnef a quello di Catherine
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Possiamo allora considerare il video-tape come un mezzo comunicativo e artistico a sé stante, con sue precise caratteristiche formali e linguistiche
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Ma quello che mi sembra il dato più significativo è che nel video-tape possiamo facilmente evidenziare la presenza di tutte e sei le «funzioni
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d’un nuovo interesse socio-politico. Interesse che possiamo scorgere, ad esempio, nell’opera di un artista come il tedesco J. Beuys (nelle sue
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fotografica - ecco che possiamo facilmente scorgere l’identificazione di immagine e segno: la presenza d’un’iconicità ridotta ai minimi termini eppure
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Di fronte a questo indirizzo possiamo veder affermarsi l’indirizzo opposto, quello che ho definito «la riduzione al progetto» (e che si potrebbe anzi
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Oggi possiamo, bensì, applicare il nostro «gusto» di ieri - d’un ieri ancora prossimo e fresco -, a certe opere di quel tempo; ma non possiamo più
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accettando l’identificazione aristotelica di arte (poesia) e universale (kathólou), possiamo però ammettere che l’arte sia almeno in parte svincolata dalle
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condizionano. Il nostro atteggiamento estetico al cospetto delle piramidi maya di Chichen-Itzà del X secolo d. C. è lo stesso di quello che possiamo
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necessaria creatività, là noi possiamo e dobbiamo riconoscere l’esistenza d’un vigile pensiero; d’un pensiero che, se ha dato vita ai barlumi d’una operazione
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problematica - d’un giudizio di valore rivolto a epoche lontane dalla nostra e di cui, solo con faticosa ricostruzione filologica, possiamo avere una
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Per tutte queste ragioni possiamo facilmente ipotizzare come in un prossimo futuro si verrà a dare maggior peso all’aspetto dell’invenzione che a
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possiamo battezzare come «poveri». (Non nel senso individuato a suo tempo da G. Celant per quella particolare corrente artistica da lui definita come
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Oggi che abbiamo dinnanzi agli occhi l’ultima sua produzione e possiamo confrontarla con quella degli anni passati, ci sembra di poter concludere con
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ricorre a equilibri asimmetrici e a dimensionamenti che senz’altro possiamo definire «orientali», ci permette di considerare il troppo trascurato
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Couzijn, che possiamo soltanto rammentare)? Certo un importantissimo ammonimento: quello della ferma volontà antropomorfica dell’artista visuale che
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Qual è, allora, la funzione del critico; e, soprattutto, possiamo ammettere che ne abbia una?
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, possiamo tuttavia comprendere come sia più facile e immediata l’espressione attraverso di essi che attraverso le statiche figurazioni naturalistiche d’un
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primi per le sue costruzioni, come lettere d’un suo personale alfabeto che facilmente possiamo imparare a decifrare e a decodificare. Ed è con questi
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elementi eterocliti per suggerire all’uomo d’oggi e di domani alcune delle costanti esistenziali della nostra età; a un’analoga tendenza possiamo
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In una mostra (ordinata con appassionata e scrupolosa cura da Arturo Schwarz) possiamo ammirare oggi per la prima volta tutti i ready-made che
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Se questo aspetto dell’arte di Duchamp non cessa di affascinarci (e in esso possiamo trovare la prima origine non solo di molte attuali vicende
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effetto analogo occorrerebbe usare l’ultimo ferro da stiro Braun, o una ruota di Ferrari 3000). Per cui l’impressione di «artisticità» che oggi possiamo
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secolo. Anche se un abisso - di anni e di idee - separa il lontano periodo degli anni venti dai nostri giorni, non possiamo non avvederci come buona
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E, del pari, non possiamo certo avvicinare all’antico concretismo le gigantesche tele di Louis e di Noland che - nelle loro elementari forme a
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fine estetico. Ecco, infatti, come, proprio a questa Biennale possiamo sincerarci del peso che la tecnica - in questo caso una tecnica artigianale
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decisamente artistico. Se Tilson ha avuto questo merito, che potremmo anche considerare squisitamente «britannico», non possiamo soffermarci almeno di
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Duchamp o di Man Ray. L’abbaglio è evidente: senza voler togliere nessun merito alle geniali premonizioni di Duchamp, non possiamo paragonare il suo
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dilemma: possiamo intravvedere l’eventualità d’un’accettazione della moderna arte visuale anche da parte del «grosso pubblico», per il fatto che gli stessi
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