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, Crippa, De Luigi) dovevano tosto seguire vie assai diverse che sfociarono vuoi verso un più generico informale (come nel caso di Bacci, di Morandis, di De
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Ma cerchiamo ora di analizzare un po’ più minutamente la serie dei «buchi» e dei «tagli».
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Sarebbe interessante analizzare partitamente le opere di quegli artisti italiani che sono stati più direttamente coinvolti nell’indirizzo artistico
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Allora, il rispetto e anche l’ammirato stupore per il Grande Vecchio faceva sembrare prodigiose le immagini ancora in embrione, e rendeva più acuto
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la necessarietà, di tali opere seriabili è più che comprensibile; anzi è assai probabile che in futuro analoghe strutture industrializzate («strutture
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ricordare ancora l’impegno di fornire allo spettatore qualcosa di più d’un elemento di passiva contemplazione (magari d’una contemplazione attivatrice
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più singolare, e - pur nella sua tendenziosità - più conclusivo. Altre rassegne hanno presentato panorami più vasti e internazionali (come quella, ad
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Tra quelle più indovinate vorrei citare subito quella di Gino Marotta: l’effetto di «foresta speculare incantata» raggiunto dalla sua costruzione era
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Forse, la buona riescita degli artisti cinetici era, tra tutte, quella più facilmente prevedibile, e difatti risultò anche quella che offriva meno
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Castellani, Alviani, Bonalumi e Scheggi. La sala del primo - certo la più pura, la più assoluta, nel suo candore, e la più controllata della mostra
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includere in gruppi costituiti) e che comprendono in parte alcuni artisti più anziani che già in passato avevano sentito il fascino dell’ambiguità
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Il caso di Tadini ci insegna oltretutto come ai nostri giorni sia più efficace un racconto figurato che un racconto scritto: il primo permette un
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Se nelle opere pittoriche che abbiamo sin qui esaminato il problema del «racconto» è reso più evidente e sviluppato con maggior efficacia anche in
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regola — (o anche un’opera molto più ordinata e strutturata come quelle di un Klee o di un Miró) - e ne isolo artificialmente un frammento, ingrandendo
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L’opera dunque è concepita, il più delle volte, soltanto come mezzo di raggiungimento di prestigio, di gloria e - perché no - di guadagno.
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soddisfare alle richieste del mercato mettendo a punto oggetti che abbiano alcuni requisiti tecnici ed estetici quanto più possibile inediti ma comunque
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Non è a caso che proprio in questo momento - anche se il più delle volte da parte di forze incoordinate e inconsapevoli delle stesse motivazioni cui
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Per giungere ad una precisazione più spicciola e contingente: l’arte in nome della quale molti degli artisti protestatari si agitano, e contro la
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Ho spesso affermato che tra gli impulsi più spontanei e connaturati alla costituzione somato-psichica umana è quello di proiettare attraverso il
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Un’altra soluzione, per contro, è quella d’una coraggiosa ripresa di tentativi individuali e «manuali», non più su scala di gigantismo museologico
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ovunque (e si vedano le, del resto ottime, opere dell’inglese King, il migliore forse degli artisti presenti a questa mostra, quelle più tenui e
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Invece, i mesi immediatamente successivi dovevano segnare uno dei periodi più torbidi e turbolenti nella storia delle manifestazioni artistiche di
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«minimal art», ossia di quelle opere, in gran parte costruite su progettazione dell’artista di vaste dimensioni e sfruttanti per lo più i nuovi materiali
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I nomi più prestigiosi di tale indirizzo riapparvero nelle diverse competizioni dell’annata (da Venezia a Kassel) provocando ogni volta una certa
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Dall’altro lato la tendenza a provvedere il pubblico più umile e che sempre più numeroso si accosta all’interesse per l’arte d’avanguardia, di opere
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Tra gli artisti più noti di questo schieramento, che si è poi venuto confondendo con un più generalizzato concettualismo, ricorderò soprattutto: il
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Queste e molte altre operazioni analoghe hanno costituito negli ultimissimi tempi il versante più nuovo nel panorama artistico italiano e sono state
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sistema e che, tuttavia, è destinato ad assumere un peso sempre più rilevante tanto nelle vere e proprie comunicazioni di massa, che nell’applicazione
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Cominciamo ad accennare brevissimamente al primo di questi equivoci perché è quello più facilmente sgominabile. S’è visto ormai più e più volte come
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Quando poi, alla resa dei conti, ci si sia addentrati nell’analisi più approfondita di questi accostamenti sarà facile constatare come il più delle
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Il che, poi, equivale ad affermare che - in un’epoca come l’attuale, quando più che mai le creazioni artistiche sono svincolate da regole e norme
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Diverso invece è il caso di Patella, - uno dei più spericolati sperimentatori di intermedia visivo-verbali, autore di testi letterari frammisti a
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A tutt’altro genere (un genere linguisticamente inedito perché mette in risalto la stessa «dimensione» umana, resa abnorme ma anche più leggibile
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Purtroppo, come è stato ripetuto fino alla sazietà, il frutto più succoso e più ambito dalla nostra società è proprio il Kitsch, e una volta
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Non è allora più possibile un giudizio dell’opera d’arte basata esclusivamente sul gusto? In parte almeno questo è un dato di fatto. Oggi troppe
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La storia dell’arte dovrebbe consentire una fruizione più completa di quella basata su puri dati istintuali, su più o meno «congenite» facoltà
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fatto che, per uno strano fenomeno di reviviscenza stilistico-semantica, siano oggi più «attuali» alcuni fenomeni artistici che pure appartennero a una
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Più viva e più convincente è la seconda corrente di cui abbiamo alcuni buoni esempi nelle opere di Canogar, Saura, Suarez, Vela, Tapies e in parte
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Il gruppo più interessante è peraltro quello della terza categoria di cui fanno parte, oltre a Tapies, il raffinatissimo Feito e Tharrats, Plansadurà
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», non sarà certo risolto nel giro di pochi anni; e, se vogliamo cercar di scrivere qualcosa di più d’una semplice cronaca basata solo su spiccioli
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D’un genere assai più aggraziato, più elegante, più simmetrico, ma altrettanto sconcertante per la loro animalità ferita, e al tempo stesso irridente
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Burri costituisce uno degli esempi più interessanti dell’arte alla metà del secolo, d’un’arte cioè che ha lasciato dietro di sé la «bella pittura
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Credo sia opportuno avere il coraggio di sfatare alcune convinzioni, il più delle volte arbitrarie, circa le prerogative del critico.
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Per contro Manlio Rho e Mario Radice — il primo prematuramente scomparso - furono molto più vicini al concretismo geometrico che restava alieno da
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Munari fu senza dubbio l’artista che con più continuità prosegui le ricerche cinetiche (associate a quelle sull’arte moltiplicata, e a quelle più
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Un altro ricercatore (sempre del Gruppo T) Giovanni Anceschi si è invece interessato più attivamente a oggetti ad animazione elettromeccanica, basati
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Negli ultimi anni la pittura e la scultura del mondo (ormai il discorso non può più riguardare una singola nazione) sono state soggette ad alcune
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Oggi invece questi due parametri hanno perduto buona parte del loro peso: il sincronico prevale sempre più sul diacronico, l’elemento storico ben
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parte di essi era andata smarrita o distrutta. Il rischio - l’ho già rammentato più sopra - è quello d’una possibile feticizzazione dell’oggetto stesso
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Era ovvio che vittime dei pericoli derivanti da codesta tecnica disintenzionata (e perciò alienante) rimanessero i più fragili, i più impreparati fra
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