Il divenire della critica
, un autentico artista «creatore», istintivo, e passionale, una personalità densa di umori e di chiaroscuri; non un erudito, né un meticoloso
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determinata «corrente» né di una particolare «moda»: unica maniera, questa, di poter mantenere intatta la sua personalità e la sua originalità in un’epoca come
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nota davvero una precisa volontà di ottenere un determinato effetto a prescindere dall’effettivo valore dell’opera che ne potrà resultare.
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loro i vocaboli ne permettono una fruizione che non sia esclusivamente fonetica o visiva, nel settore invece delle arti visuali, oggi, si tende
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, sfornano sculture costruite con simili detriti: il fascino del rugginoso e del meccanismo defunzionalizzato sta già per assopirsi. E ne sono una prova
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una scelta quanto mai accurata attraverso una informazione di primo piano, seppur spesso non priva di tendenziosità. Come ne esce la scultura d’oggi
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demistificatoria e la sua macchinosa (o macchinistica) scomposizione della figura umana, ne fanno una delle personalità certo più singolari dell’ultima
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stante, che non presenti riferimento alcuno con quelli già esistenti altrove, o che non ne sia né la replica, né l’imitazione, né la «presa in giro», mi
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nuovi segni articolati dalle pitture oggettuali o dalle strutture primarie, né d’un rimando ad altro all’infuori di ciò che tali strutture in sé
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Trattandosi di creare (entro la mirabile cornice d’un antico palazzo) una serie di ambienti che non avessero nessun riferimento né con le strutture
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Certo, quella di Foligno non è stata né l’unica né la prima esperienza dove le opere fossero intese non più come «quadri appesi alle pareti» o
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L’impiego di sottili lamine di metacrilato stampato, opalescente e ritagliato in forma vagamente arborea, munito di cerniere che ne permettessero l
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di liquidi variamente colorati, assumevano una consistenza liquida e al tempo stesso di cromaticità immobile. Ne resultava un ambiente tutto impostato
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composizione grafico-tipografica delle lettere e delle parole e all’articolazione dimensionale che ne deriva (Gomringer ecc.). Ebbene: tra coloro che
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costruttivi che ne consentivano la produzione di serie, abolendo, pertanto, «l’unicum» e evitando così il pericolo d’un’eccessiva feticizzazione dell
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Se, dunque, prendo un dipinto di Pollock (o d’un altro qualsiasi pittore informale) - matassa informe di colori che s’aggrovigliano senza ordine né
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, queste opere non possono esistere che in vista di una precisa commissione che ne giustifichi la notevole spesa di realizzazione materiale.
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lineare, macchie, ecc.), e prima di tutto lo stesso colore, «ne se laissent en aucun cas déclarer au titre de signe, ni même d’unité», potremo
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scientifica) ma che non deve necessariamente essere né ipercapitalistica, né artigianalmente sottosviluppata, l’arte dovrà rispecchiare ovviamente le strutture
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assume perciò la dimensione fantomatica della squallida esistentività raggelata, non più realistica né naturalistica e neppure surrealistica, ma ridotta a
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Ecco perché non si è voluto né ripetere una mostra di «ambienti» come quella - per molti versi così fortunata - di Foligno, né limitarsi ad un
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stesso fatto di esserci limitati nella nostra scelta ad artisti in prevalenza giovani e giovanissimi, ce lo impediva; né pretendiamo di aver indicato
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questo dopoguerra; e le ragioni ne erano, in fondo, già implicite nella mostra di New York. Quale era infatti l’aspetto più impressionante di questa
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’assoluta pregnanza concettuale d’un’arte dove, a contare, non è più né il materiale usato, né la gradevolezza formale, ma solo un’idea, un concetto
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Firenze, a Palermo ne sono state l’indice più sensibile; ma anche le diverse mostre personali dei maggiori centri possono costituire una riprova di
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raggiunto il suo scopo e ne va dato atto agli organizzatori: Graziella Lonardi e Achille Bonito Oliva (che è stato il «coordinatore culturale» della
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planimetrico e dove, talvolta, le singole forme acquistano una caratteristica metamorfotica che ne caratterizza il divenire.
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possiede né una doppia articolazione, né la possibilità d’essere suddiviso in particelle minori e discrete.
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porre alla base dei grandi capolavori artistici delle formule matematiche o algebriche che ne sancissero la validità. Ed è appunto questa ipotesi e
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Naturalmente a questi elementi positivi ne corrispondono altri negativi: tra questi soprattutto il fatto che - abituandosi a comporre attraverso il
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alcuni nostri artisti come Lecci, Nannucci, ecc., se ne sono serviti a varie riprese). Le modificazioni e gli sviluppi del disegno originale possono
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tra scienza e arte, come tra arte e religione, arte e iniziazione, aveva luogo e poteva averlo, mentre oggi questo non avviene né ha ragione d
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... présent dans l’objet [il corsivo è mio]. Le rapport du concept à l’objet pose donc un problème qui ne peut être éludé». E qualche riga più innanzi
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plastica erano per l’appunto ridotte al puro e semplice oggetto senza alcun riferimento non solo figurale, ma neppure astrattamente simbolico: ne sono
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circonscrivibile né definibile in base ai soli dati storici, proprio per il suo frequente emergere e riemergere in situazioni svincolate dalla
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«codice»? (posto che non possediamo né quello appartenente alle popolazioni dell’epoca, né quello che libri e documenti delle stesse ci abbiano
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espresso per bocca dei suoi maggiori pensatori costituisce il succo della civiltà di tale popolo e ne rappresenta la più intima «essenza», non bisogna
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non abbiamo partecipato (né ci hanno partecipato i nostri antenati) e che si sono svolte in maniera del tutto autonoma. Ecco perché l’inaspettatezza
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I «segni bianchi» di Tobey ne sono un esempio lampante. Questo grande pittore, oggi più che sessantenne, che ha esercitato un’influenza decisiva
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cultura; altrimenti non sapremmo come giustificare certi aspetti paradossali dell’arte d’oggi, né sapremmo come credere in una necessarietà degli stessi.
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», come se ne è allontanato - ancor maggiormente, scivolando addirittura verso un espressionismo astratto - Zigaina, l’altro «realista» qui presente.
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Un altro scultore - su cui spesso ebbi ad insistere per la sua mentalità non sorda né ai richiami degli antichi riti né a quelli dei moderni miti - è
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Qual è, allora, la funzione del critico; e, soprattutto, possiamo ammettere che ne abbia una?
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qualcosa che ne affermasse e confermasse il «valore», proprio attraverso speculazioni di carattere estetico e critico.
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poco ci può dire circa le opere che si vengono svolgendo sotto i nostri occhi e che non hanno più legami - né di metodo né di «contenuto» - con quelle di
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L’uso dei «giochi di parole», dei puns, delle paronomasie, della polisemia in genere, è frequentissimo in tutte queste opere e ne costituisce anzi la
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, né che miri a identificare «tecnica» e «tecnologia»: per tecnica intendo ogni accorgimento capace di potenziare ed estendere le capacità produttive e
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ne dà la piena conferma.
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li differenzia dagli oggetti fatti in serie, prodotti industrialmente, ma se ne vale ad uno scopo preciso: quello di denunciare una condizione
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(volutamente) imitazioni o gigantizzazioni, conferisce quel particolare aspetto, a un tempo denunciatario e succube, che ne costituisce il macabro fascino.
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