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Luigi), vuoi verso una sorta di surrealismo ritardatario (Dova), vuoi verso una pittura materica (Crippa). Anche se molti di questi artisti si
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costruttivismo degli anni venti oppose alle scorie espressioniste. Oltre a ciò l’adozione, in molti dipinti di questo periodo e in quasi tutti quelli con i
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Questo passo di Husserl è precorritore di molti più recenti studi sullo schema corporeo umano, e riassume puntualmente alcune delle operazioni e dei
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L’importanza di questo fenomeno mi sembra considerevole: per la prima volta dopo molti anni di assenteismo ideologico e proprio in un momento in cui
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. Abbiamo avuto in Italia esperienze del genere già molti anni addietro, già al tempo del Mac lombardo, con i suoi addentellati in altre regioni. E
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, poi, credo che la saturazione di queste costruzioni alquanto frigide e troppo spesso monumentali, finirà per creare in molti artisti la nostalgia di
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Molti altri pittori italiani hanno svolto nella loro opera un analogo dialogo pittorico-letterario; potrei ricordare ad esempio alcuni dei
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illustrare; una cosa tuttavia mi sembra già sicura: la necessità provata in questi ultimi tempi da molte forme artistiche in molti paesi del mondo di giungere
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artistica, a che cosa si devono imputare se non alla graduale presa di coscienza da parte di molti artisti d’uno stato di soggezione ai voleri
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strettamente iconico — è del tutto arbitrario e controproducente; come del resto è stato osservato da molti altri studiosi.
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Per giungere ad una precisazione più specifica e contingente: l’arte in nome della quale molti degli artisti protestatari si agitano e contro la
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Per giungere ad una precisazione più spicciola e contingente: l’arte in nome della quale molti degli artisti protestatari si agitano, e contro la
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sistemi produttivi industrializzati come nel caso di molti recenti «multipli» -) da un tipo di esecuzione industrializzata.
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, cosa possiamo scorgere? Da un lato un allinearsi di molti artisti di nazioni diverse verso quelle strutture primarie sorte negli Usa e ormai dilaganti
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Ecco perché non si è voluto né ripetere una mostra di «ambienti» come quella - per molti versi così fortunata - di Foligno, né limitarsi ad un
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adeguandosi molti degli artisti oggi più affermati e di cui in parte ho già fatto i nomi (come Morris, Smith, Stella, Judd, Caro, Turnbull, King, Lenk).
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parte di molti autori, risulta evidente l’impegno a considerare la rappresentazione visiva come poggiante su una previa concettualizzazione verbale
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quella dei molti artisti sui quali ci siamo soffermati (Zorio, Anselmo, Merz, Paolini, Boetti, Prini, ecc.), mentre riaffiorano qua e là gli spunti
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’allestimento (dovuto all’architetto Sartogo) che per la presenza di molti ambienti unitari e ben calibrati. Bisogna pertanto riconoscere che questa rassegna ha
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per molti versi di alto livello artistico; ma come, per contro, sia proprio il momento attuale - in Italia e all’estero - ad essere e ad apparire
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, avevano già anticipato questo genere di pensiero artistico che del resto aveva dei precursori in molti poeti concreti e visivi come Gomringer, Kriwet
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grattacieli (penso alla mostra di scultura nella città a New York, 1969, con opere di Barnett Newmann, di Tony Smith, e di molti artisti del genere
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, ha trovato in Italia numerosi seguaci, molti dei quali non hanno fatto altro che riecheggiare gli esempi americani o riallacciarsi alla «vecchia
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Non ho creduto opportuno presentare qui molti di questi artisti (che costituiscono ormai un folto drappello raggruppato soprattutto a Torino [Merz
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Quando nell’autunno 1968 fecero la loro apparizione queste forme espressive, alla III Rassegna artistica di Amalfi, molti, ancora una volta
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, con la pop art era sembrato che la figurazione ritornasse ad assumere la sua importanza, smarrita durante la parentesi astratta. Non solo, ma molti
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(dell’autopresentazione, quale viene utilizzata da molti artisti della cosiddetta «body art»). Si presta quindi a sostituire l’immagine statica e
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Nel caso del video-tape, invece - anche se in apparenza la sostanza è eguale a quella di molti film «underground» - ci troviamo di fronte ad un caso
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Molti artisti d’avanguardia, del resto, avevano già avvertito il bisogno d’adottare, almeno in parte, questo mezzo espressivo per il loro privato
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, per quella di molti oggetti del disegno industriale. Tutte queste operazioni sono facilmente assunte e sviluppate dal computer, non solo, ma possono
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inclusa in esso: «l’a priori objectif habite l’objet...», afferma ancora Dufrenne. Se però l’oggetto viene a mancare (come in molti recenti esempi di
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grafico, si accavallano in maniera del tutto diversa da quella utilizzata in molti altri esperimenti di notazione musicale che si compiacciono di fioriture
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Anche di questo caso gli esempi sono molti ed evidenti. Innanzitutto nel settore dell’arte visiva più recente: in molte opere (o ipotesi di opere) di
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. Sostituire all’oggetto un’azione, un comportamento, una situazione è stata un po’ la grande aspirazione di molti artisti concettuali in questi ultimi due o
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che destavano l’interesse di molti paesi e si parlava dell’«estetica industriale» italiana come della più geniale ed aggressiva d’Europa.
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Proprio oggi che il balletto è in declino (l’ormai stucchevole balletto sulle punte, ma anche molti dei più moderni balletti espressionisti e
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conclamate. E la cosa non deve essere presa alla leggera perché mi sembra possa preludere a un rinnovamento di molti linguaggi artistici dei nostri giorni
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gonfia di quella forza inventiva che in lui fu necessaria liberazione dall’incendio d’una vita bruciata, mentre per i suoi molti imitatori non è che
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ritorno al naturalismo d’un tempo. È un’osservazione che abbiamo sentito muovere da molti di fronte a queste ampie e sensibilissime tele, a questi veri
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La tripartizione tentata nel padiglione spagnolo può essere estesa anche a molti altri padiglioni; sarà facile infatti constatare come anche in
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veritiero - a molti detrattori dell’arte attuale: che cioè quest’ultima sia solo un gioco di mercanti, un’abile montatura organizzata da critici
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Fu questo, del resto, l’abbaglio di molti surrealisti «accademici» (come Dalì) e di realisti altrettanto accademici; ed è sintomatico che persino
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La XXX Biennale avrebbe dovuto forse essere, nell’idea di molti, specie di coloro che avevano da lungo tempo preparato la campagna pubblicitaria
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L’errore, lo ripeto, di molti seguaci di quello che potremmo definire «informalismo atmosferico» consiste nel fatto di dipingere e di osservare (come
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evoluzione. Ma, se l’informalismo è dilagato ormai in Europa ed altrove (e a questa Biennale ne abbiamo molti esempi deteriori, come - per l’Italia
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di buona parte della sua opera, credo di non andar errato dicendo che a lui e a Munari si devono molti degli accorgimenti stilistici divenuti ormai d
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sembra opportuno di includere tra gli artisti «cinetici» alcuni artisti come Morandini, Grignani, Nanda Vigo, Getulio Alviani, Toni Costa, e molti altri
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Gli ultimi due anni hanno visto divampare ovunque tale conflitto e seppur due anni non sono molti per sancire l’instaurarsi d’un «nuovo stile» (e
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non parlare poi di molti giovani che ancora si attardano in cosiffatti esperimenti, senza offrire, almeno in questa versione, alcun interesse
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Rivisti sulle auliche pareti dei musei, nella penombra di ricchi salotti di collezionisti newyorkesi o milanesi, molti di quei dipinti che allora
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