Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 50 occorrenze

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’opera stessa viene ad esserne coartata, in quanto perde ogni spontaneità e rimane vincolata dall’eccesso di programmazione. In molte opere (specie in

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Molte delle opere visuali create negli ultimi tempi sembrano appunto suffragare queste mie osservazioni: così dicasi per l’esperienza di Soto dove il

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Ho preferito dare questo lungo e tedioso elenco di nomi, proprio per permettere al lettore di sincerarsi delle presenze (e anche delle molte e non

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Tra le molte manifestazioni artistiche avvicendatesi durante la stagione estivo-autunnale in Italia, quella di Foligno costituisce, credo, l’esempio

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marmo e del bronzo. Molte delle opere che Fontana creò negli anni successivi - i suoi quadri con tagli e buchi - costituivano praticamente un’indicazione

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illustrare; una cosa tuttavia mi sembra già sicura: la necessità provata in questi ultimi tempi da molte forme artistiche in molti paesi del mondo di giungere

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volumetrici («strutture primarie») il più delle volte costruiti su progetto dell’artista ma di fattura non manuale. In altre parole molte di queste

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Proprio per il loro essere, così spesso, affette da gigantismo (si vedano molte delle strutture primarie), create e ideate per il museo, per il

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anodizzate, materie plastiche di inusitati spessori, ecc.). Molte di queste opere, dunque (e mi riferisco alle ormai diffusissime strutture primarie, alla

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Biennale, avevo anche osservato che in molte recenti opere cinetiche e ottiche si poteva constatare una particolare attenzione rivolta ai valori

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dipendere di queste forme artistiche (come di molte altre - non più gigantesche, e magari di modeste dimensioni, ma pur sempre eseguite sulla base di

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facilmente obiettare che, se questo è vero per molte pitture informali, espressioniste-astratte, ecc., non lo è invece per altre: concrete, astratto

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Arman per la Francia, di Canogar per la Spagna). Del resto molte altre espressioni - seppur più complesse delle strutture primarie - rientrano nel novero

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tangibili e agibili e non di mere «idee» inespresse o espresse solo allusivamente come fu il caso per molte recenti opere d’arte concettuale e antiformale.

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, altrettanto non si può dire per molte altre. Soprattutto non si può dire per il loro ripetersi. Ossia queste operazioni, il più delle volte

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occasione delle mostre già rammentate di Foligno, di San Benedetto, ecc. e in molte altre occasioni. Mi preme però di affermare come ancora oggi a

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. Intendo riferirmi alla «op», e al cinetismo. Molte esperienze in questo campo - da Vasarely al Gruppo milanese T -, sono indubbiamente europee, ma

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ribadendo i seguenti punti: 1) con la fine della seconda guerra mondiale e il passaggio negli Usa di molte personalità artistiche europee, ebbe inizio un

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da Germano Celant) che, in un certo senso si possono riallacciare a certe operazioni portate alla loro massima purezza dal buddismo Zen e di cui molte

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Queste e molte altre operazioni analoghe hanno costituito negli ultimissimi tempi il versante più nuovo nel panorama artistico italiano e sono state

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di molte operazioni dell’uomo moderno.

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A questo punto, peraltro, qualcuno non potrà far a meno di obiettare che le molte copie tirate dagli scultori dalle loro statue, o le moltissime

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A questo punto due sono le maggiori fallacies - i maggiori equivoci - cui si va incontro al giorno d’oggi in molte valutazioni critico-estetiche, e

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Lo svincolamento di molte di queste opere (come di quelle di parecchi dei più noti artisti concettuali statunitensi) da ogni incarnazione entro

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signifié sociale, psicologico, politico, e non più estetico. E questo vale a suffragare la mia convinzione di come molte opere - oggi apparentemente

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pregnante ed esteticamente attivo tale oggetto o concetto, ecco che potremo facilmente comprendere come molte recenti operazioni dell’arte concettuale

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Il passaggio dall’idea al segno, e dal segno all’idea, è una delle peculiarità di molte di queste opere.

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Ho detto dianzi che l’ambiguità semantica - assieme all’ambiguità percettiva e gestaltica - costituisce quasi una costante di molte delle opere che

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Anche Ugo La Pietra - che già in molte sue operazioni aveva realizzato delle strutture disequilibranti dello spazio urbano ed ambientale - nella sua

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Anche di questo caso gli esempi sono molti ed evidenti. Innanzitutto nel settore dell’arte visiva più recente: in molte opere (o ipotesi di opere) di

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In questo dialogo - spesso discontinuo, esile, appena abbozzato -, sta forse il futuro riscatto di molte forme d’arte contemporanea che possono

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tonalismo e atonalismo, tra puntillismo e dodecafonia - alleandosi appunto a quella dimensione teatrale che, mi sembra, possa suscitare ancora molte future

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spesso questa preferenza data all’approccio sincronico ha finito col costituire una remora a molte serie indagini che muovevano alla ricerca delle

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la mia convinzione di come molte opere, prive di un valore estetico, siano definite, catalogate e smerciate come «opere d’arte» soltanto perché

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, dunque, l’aver restituito all’arte visuale una componente conoscitiva e razionale non deve essere deprecato, e può anzi giustificare molte delle

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pittore austriaco come uno dei veri precursori di molte personalità artistiche recenti. Si considerino ad esempio dipinti quali il Ritratto di Margaret

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fatto di poter scorgere in molte tele e in molte sculture una precisa volontà di rendere alla figura umana il suo «diritto d’asilo» entro l’opera

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degli assurdi di molte etichette odierne ma anche uno dei fenomeni di più rapido contagio tra le fitte schiere dei pittori internazionali.

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consapevolezza circa la caducità e l’arretratezza di molte esperienze artistiche che in quegli anni ancora dominavano incontrastate il panorama dell’arte

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È infatti sempre più facile constatare, negli ultimi tempi, un netto assenteismo critico in molte circostanze creative che si riferiscono agli

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sono in parte crollati a contatto con molte nuove forme artistiche degli ultimi anni: la Storia e la Tecnica. Fino a qualche tempo fa, queste due

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partecipi. (Tali sono ad esempio le opere del Gruppo Mid di Milano, molte delle quali traggono la loro forma e la loro efficacia soltanto quando siano

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cercare di essere lontane da quella «feticizzazione» cui di solito sono sottoposte molte delle opere di pittura e di scultura dei nostri giorni. Solo a

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persuadere), tutta una folta schiera di studiosi, di «intenditori», di esperti delle arti visuali, che molte delle sacrosante nozioni che avevano sorbito con

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oggetti una qualità di «gusto», di piacevolezza, quale di solito attribuiamo a molte opere d’arte, anche dei nostri giorni. È questo uno dei punti chiave

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Se questo aspetto dell’arte di Duchamp non cessa di affascinarci (e in esso possiamo trovare la prima origine non solo di molte attuali vicende

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), molte di quelle sculture che sembravano non aver più niente da spartire con quelle d’un’epoca precedente (Oldenburg, Caro, Kienholz), ci fanno l

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via a molte delle manifestazioni dell’odierna pop art americana e anche europea. Ma quello che differenzia Tilson dai pop americani, da quelli

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Ma che la presenza degli oggetti non sia, d’altro canto, per nulla necessaria o indispensabile, lo dimostrano le molte opere prive d’ogni

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Il tendere di molte operazioni artistiche degli ultimi anni (1970-75) verso l’aspetto teoretico e addirittura critico, è già l’indizio d’una

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