Il divenire della critica
questa, infatti, la prima volta che mi accingo a raccogliere alcuni miei scritti di critica d’arte apparsi in tempi diversi e in diverse circostanze, e
Il divenire della critica
attribuita, e situarla invece nel contesto della più autentica produzione plastica della nostra epoca. Un’altra premessa inoltre mi sembra opportuna: molto
Pagina 102
Il divenire della critica
la sua area d’influenza, ed è per questo che mi limito, qui, a farne i nomi riservando invece qualche maggior precisazione per il gruppo degli
Pagina 104
Il divenire della critica
Sulla scarsa «eternità» delle attuali opere visuali, del resto, mi sono spesso soffermato: è una delle prerogative e delle caratteristiche dei nostri
Pagina 114
Il divenire della critica
Anche senza diffondermi ad analizzare le singole opere e i singoli artisti mi preme di constatare la presenza d’un fenomeno analogo, ricorrente, come
Pagina 115
Il divenire della critica
Comunque, a prescindere dagli esempi paradossali di ipertelia, molto spesso - e questo mi sembra un fatto positivo di cui si deve tener conto - si
Pagina 116
Il divenire della critica
mi si consenta, a questo proposito, una citazione da Husserl1, che, riproposta oggi, a distanza di tanti anni, appare ancora premonitrice. «Ora, i
Pagina 117
Il divenire della critica
processi che vengono spesso utilizzati dai nostri «operatori» visuali. Il fatto, del resto, che tali operazioni vengano intraprese mi sembra già di
Pagina 118
Il divenire della critica
L’importanza di questo fenomeno mi sembra considerevole: per la prima volta dopo molti anni di assenteismo ideologico e proprio in un momento in cui
Pagina 12
Il divenire della critica
Questi esempi, molto affrettati e discontinui, sono però sufficienti a dirci quello che mi sembra il nocciolo del problema attuale nel campo della
Pagina 120
Il divenire della critica
non-objective art») e il vecchio Maestro (giacca di velluto, cravatta a fiocco, bastoncino...) mi mostrava con compiaciuta degnazione alcuni dei
Pagina 121
Il divenire della critica
quasi liberty) mi porterà ai maestri dell’ultima generazione, non posso far a meno di avvertire l’insufficienza di questa distribuzione spaziale: la
Pagina 123
Il divenire della critica
sempre giustificate assenze!) e inoltre perché non mi sarà ovviamente possibile di considerare ognuno di questi artisti partitamente.
Pagina 124
Il divenire della critica
, tra i più giovani, Tovish, Trova, Segal, Ipoustéguy. Solo quest’ultimo mi sembra meritare un discorso a parte: ecco un artista che certamente non
Pagina 131
Il divenire della critica
Negli ultimi anni, mi sono soffermato a considerare alcuni aspetti dell’arte italiana contemporanea; e ho dato, ad esempio, un certo rilievo al nuovo
Pagina 151
Il divenire della critica
illustrare; una cosa tuttavia mi sembra già sicura: la necessità provata in questi ultimi tempi da molte forme artistiche in molti paesi del mondo di giungere
Pagina 156
Il divenire della critica
sistematica). Vorrei, a questo proposito, fare soltanto un esempio quanto mai elementare ma che non mi sembra sia mai stato posto dai diversi ricercatori e che
Pagina 16
Il divenire della critica
anodizzate, materie plastiche di inusitati spessori, ecc.). Molte di queste opere, dunque (e mi riferisco alle ormai diffusissime strutture primarie, alla
Pagina 166
Il divenire della critica
Un esempio che mi sembra sintomatico di questo interferire tra arte e attuale condizione della nostra civiltà si ha in un recente volume dedicato all
Pagina 170
Il divenire della critica
in queste condizioni sia che si tratti di macro o di microstrutture. Mi limiterò allora ad adottare provvisoriamente il termine di «arte situazionale
Pagina 186
Il divenire della critica
occasione delle mostre già rammentate di Foligno, di San Benedetto, ecc. e in molte altre occasioni. Mi preme però di affermare come ancora oggi a
Pagina 196
Il divenire della critica
Ricordo le annotazioni che ebbi a tracciare dopo un primo soggiorno a New York negli anni cinquanta. Era la prima volta che mi trovavo a confronto
Pagina 199
Il divenire della critica
Gli undici artisti scelti per la mostra di Dortmund, invece, mi sembrano tutti esattamente delineati nei loro intenti e hanno tutti dietro di sé una
Pagina 204
Il divenire della critica
Il fatto dunque che la metodologia semiologica si sia cosi ampiamente diffusa, nell’esegesi dell’opera d’arte non solo letteraria ma visuale, mi
Pagina 21
Il divenire della critica
, mi sembra, sufficientemente aperto e in divenire e credo rifletta abbastanza fedelmente l’impostazione generale dell’arte italiana odierna. Forse
Pagina 210
Il divenire della critica
Ma quello che mi sembra il dato più significativo è che nel video-tape possiamo facilmente evidenziare la presenza di tutte e sei le «funzioni
Pagina 223
Il divenire della critica
Queste osservazioni mi sembra siano sufficienti a giustificare in buona parte tutto il percorso delle particolari tendenze cui ci accingiamo a
Pagina 232
Il divenire della critica
sempre. Quello, per contro, che mi sembra del tutto peculiare del nostro tempo (o forse proprio del periodo che va dagli anni sessanta in poi) è un
Pagina 246
Il divenire della critica
tonalismo e atonalismo, tra puntillismo e dodecafonia - alleandosi appunto a quella dimensione teatrale che, mi sembra, possa suscitare ancora molte future
Pagina 256
Il divenire della critica
approccio sincronico presenta per lo studio dell’arte (e del linguaggio verbale) e per lo studio della filosofia. Mi sembra ovvio, infatti, che per la
Pagina 261
Il divenire della critica
Questo mi sembra uno dei punti più cruciali di tutto il discorso attorno all’«universalità» del linguaggio artistico (o almeno d’una relativa
Pagina 266
Il divenire della critica
Per questa ragione non mi sembra opportuno far coincidere storia dell’arte e storia della filosofia; ma piuttosto riaffermerei quanto ebbi a dire più
Pagina 268
Il divenire della critica
Mi spiego: di fronte ai sublimi resti della cultura greca, l’atmosfera nella quale ci troviamo immersi è nonostante tutto ancora greca; la continuità
Pagina 29
Il divenire della critica
conclamate. E la cosa non deve essere presa alla leggera perché mi sembra possa preludere a un rinnovamento di molti linguaggi artistici dei nostri giorni
Pagina 35
Il divenire della critica
Della semanticità della pittura moderna si è, credo, discusso e ragionato abbastanza; mi pare invece che sia importante discorrere d’una sempre più
Pagina 43
Il divenire della critica
Eppure non mi sembra possibile ignorare la giustezza di certe osservazioni fatte da un critico intelligente come Catherine Millet1 quando afferma: «L
Pagina 5
Il divenire della critica
Ma la «figuralità» su cui mi preme oggi d’indagare è di tutt’altro genere: è quella - come dissi - d’un Dubuffet (che a Venezia purtroppo non compare
Pagina 54
Il divenire della critica
I plastici di Pasmore mi sembrano i più prossimi all’architettura, a un’architettura «inutile», di cui non sia possibile ancora scoprire le vere
Pagina 58
Il divenire della critica
Ma mi preme a questo punto di affrontare una terza importante questione, quella che si riferisce ad alcune opere tra le più significative di questa
Pagina 59
Il divenire della critica
documentazione dell’attività del gruppo, insieme a poesie e a scritti critici. E mi piace, oggi, ricordare come tra i poeti invitati a partecipare a questi
Pagina 66
Il divenire della critica
Non mi è concesso soffermarmi più a lungo su altri artisti che ebbero in quegli anni un’intensa attività in seno al gruppo come, ad esempio, Galliano
Pagina 66
Il divenire della critica
in movimento» da quelle dove il movimento è fittizio, simulato o esclusivamente dovuto all’elemento dell’ambiguità percettiva. (Ecco perché non mi
Pagina 71
Il divenire della critica
Non mi è comunque possibile diffondermi più particolareggiatamente sui singoli esperimenti, il che richiederebbe moltissimo spazio e dovrebbe essere
Pagina 75
Il divenire della critica
’opera di Duchamp ma per tutto il successivo sviluppo del collage e delle notazioni musicali contemporanee. Mi limiterò, invece, a riferire come in
Pagina 87
Il divenire della critica
sembrarono rivoluzionari e blasfemi (soprattutto rispetto ai materiali e alle tecniche usate: e mi riferisco ai Rauschenberg, ai Johns, ai Lichtenstein
Pagina 9
Il divenire della critica
Negli ultimi anni abbiamo assistito nel campo dell’arte (e qui mi riferisco soprattutto all’arte figurativa) a notevoli e curiosi sovvertimenti: sono
Pagina 91
Il divenire della critica
telos della sua creazione, cui viene indirizzato ogni sforzo tanto da parte degli artisti «programmatori» che da parte dei neofigurativi, mi sembra
Pagina 94
Il divenire della critica
operativo matematicamente prevedibile, ma non precedentemente visualizzabile, mi sembra soltanto un mediocre «trucco», con cui l’artista tende a dimostrare
Pagina 94
Il divenire della critica
Italia e all’estero). Se mi sono deciso a pubblicare questi miei vecchi e recenti saggi critici è stato per tre ragioni essenziali: 1) perché molti
Pagina XIII
Il divenire della critica
Nei capitoli di questa raccolta ho cercato di non lasciarmi prendere la mano da mode critiche e tecniche, anche se mi sono valso di alcuni accenni
Pagina XV