Il divenire della critica
Ritengo che - rispetto all’immediato passato (il passato della pittura informale, postcubista, surrealista) - l’attuale periodo artistico costituisca
Pagina 100
Il divenire della critica
L’opposizione alla macchia, alle scorie del tachisme e dell’action painting è stata, in certo senso, una ripetizione dell’opposizione che il
Pagina 106
Il divenire della critica
Oggi, invece, possiamo facilmente constatare come la Zufälligkeit, l’aleatorietà, sia in netto ribasso e come l’artista miri a un determinato telos
Pagina 116
Il divenire della critica
Le bizzarrie ottiche, i trompe-l’œil, hanno sempre avuto presa sull’immaginazione umana sin dai tempi più remoti; ma per solito accompagnandosi (come
Pagina 117
Il divenire della critica
Molte delle opere visuali create negli ultimi tempi sembrano appunto suffragare queste mie osservazioni: così dicasi per l’esperienza di Soto dove il
Pagina 118
Il divenire della critica
del rilievo superficiale») consente allo spettatore di intervenire direttamente causando la protrusione o l’intrusione dei blocchetti metallici di cui l
Pagina 130
Il divenire della critica
In «L’Œil», XII (1968), n. 3.
Pagina 138
Il divenire della critica
Naviglio di Milano; in questo ambiente Fontana aveva creato un’atmosfera omogenea mediante l’oscuramento del locale e l’impiego di pareti nere
Pagina 140
Il divenire della critica
L’impiego di sottili lamine di metacrilato stampato, opalescente e ritagliato in forma vagamente arborea, munito di cerniere che ne permettessero l
Pagina 143
Il divenire della critica
rotazione sul suo asse d’un unico modulo compositivo basato sopra l’estroflessione centrale della tela, e realizzava un ambiente dove l’indeterminatezza
Pagina 145
Il divenire della critica
attraverso l’intervento d’una efficace e delicata operazione di impaginazione architettonica; in secondo luogo, l’importanza decisiva per pittura
Pagina 147
Il divenire della critica
comprende tutti quegli artisti che hanno - chi per un verso chi per un altro - avvertito l’influenza delle più recenti correnti letterarie, ed hanno
Pagina 151
Il divenire della critica
Altri scultori in cui l’elemento narrativo-letterario è assai vivo sono, ad esempio, il napoletano Perez, il romano Marotta con le sue figure tra l
Pagina 156
Il divenire della critica
In «L’Œil», 1967, n. 145.
Pagina 157
Il divenire della critica
Oggi che siamo ben coscienti di ciò (ossia sappiamo come l’arte non si possa fare sulla base di ricette politiche o ideologiche) dobbiamo peraltro
Pagina 158
Il divenire della critica
Dunque: nessun artista, o quasi, aveva creato l’opera solo per un «intima esigenza». Sicché il lavoro artistico appariva sempre di più uniformarsi a
Pagina 159
Il divenire della critica
Di cosa corre alla ricerca l’artista (o l’operatore estetico che dir si voglia)? di esprimere «qualcosa di nuovo» che lo possa distinguere dalla
Pagina 160
Il divenire della critica
Non è, dunque, sopprimendo volontariamente o tentando di sopprimere l’oggetto artistico o sostituendo all’artista l’«operatore formale» che si giunge
Pagina 162
Il divenire della critica
Ma è troppo facile, del resto, e troppo ingenuo scagliarsi contro l’oggetto artistico e la sua «mercificazione», e dunque il suo asservimento al
Pagina 162
Il divenire della critica
movimenti ed ai moventi della rivolta universitaria, possiamo ben dire, mondiale, ma vorrei cercare, invece, di cogliere l’aspetto che più direttamente
Pagina 164
Il divenire della critica
Ho avuto occasione (nelle cronache delle passate Biennali) di sottolineare l’importanza che ebbe alcuni anni or sono l’aspetto di Zufälligkeit, di
Pagina 166
Il divenire della critica
Potremo perciò avanzare l’ipotesi che esista nell’opera pittorica la possibilità quasi d’una «gemmazione», simile a quella che si ha nella
Pagina 17
Il divenire della critica
Sembrava allora - percorrendo a ritroso l’ampia scalea degradante del celebre museo disegnato da Lloyd Wright - che il prossimo futuro dell’arte
Pagina 179
Il divenire della critica
Vogliamo allora parlare come alcuni propongono di «arte microemotiva»? Ma, quanto a emotività, quasi tutta l’arte oggettuale e strutturale si trova
Pagina 186
Il divenire della critica
Credo, tuttavia, che l’avvento dell’arte concettuale (che, in altri paesi, come ad esempio in Argentina, con l’Arte de sistemas, ha trovato
Pagina 215
Il divenire della critica
In «L’uomo e l’arte», 1971, n. 4.
Pagina 220
Il divenire della critica
Tutto ciò per ribadire l’impossibilità d’uno «scarto qualitativo» da parte della macchina e la necessità da parte dell’artista di programmare sempre
Pagina 227
Il divenire della critica
Là dove l’uomo è portato a creare unicamente in base ad un impulso che tende a modificare i dati della natura, e a imporre quelli della sua fantasia
Pagina 230
Il divenire della critica
la tendenza anoggettualizzante: ossia la tendenza ad aggrapparsi al concetto (all’idea, all’immagine), prescindendo, o escludendo l’oggetto; mettendo
Pagina 231
Il divenire della critica
dedicare la nostra attenzione nelle pagine che seguono. L’arte concettuale, dunque, non deve essere considerata come identificantesi con l’oggetto, ma come
Pagina 232
Il divenire della critica
, derivante ancora dalle teorie dell’«art pour l’art», sotto l’influsso di estetiche idealiste; 2) un genere d’arte intesa come «rispecchiamento» d’una realtà
Pagina 232
Il divenire della critica
suggestive Secundum Johannem, che aggredisce addirittura ab ovo l’argomento principe di questa mostra con la frase neotestamentaria En Archè en o Logos
Pagina 241
Il divenire della critica
Tra coloro che fanno ancora spesso ricorso a immagini sussunte dall’universo pittorico (anche se spesso solo per negarle o per deviarne l
Pagina 244
Il divenire della critica
accennavo: l’analisi semiotica applicata al fare architettonico e artistico altro non è che il bisogno di chiarire a se stessi l’oscurità semantica del
Pagina 248
Il divenire della critica
Il che tuttavia non significa certo un ricadere negli agguati di impostazioni idealistiche, o addirittura neoplatoniche circa l’assolutezza e l
Pagina 263
Il divenire della critica
Infatti, se è vero che la storia - priva come è duna creatività autonoma - deve restar legata agli eventi che riferisce e controlla, l’arte, anche
Pagina 264
Il divenire della critica
È invalso l’uso di considerare la critica d’arte come decisamente rivolta, o limitata, al solo aspetto sincronico dell’opera d’arte (o di non-arte
Pagina 27
Il divenire della critica
aggiustamenti. Per cui non è neppure possibile valutare in maniera identica il rapporto tra l’oggi e l’ieri senza tener conto della diversa guisa in cui
Pagina 30
Il divenire della critica
L’errore dei non-marxisti è spesso quello di non accorgersi di quanto detto ora, e dei rimbalzi e contraccolpi che si determinano in tutta quanta la
Pagina 37
Il divenire della critica
In Germania del pari abbiamo l’esempio d’un predominio dell’astrattismo drammatico nei dipinti di Thieler, di Cavael, di Wessel, e potremo
Pagina 47
Il divenire della critica
Rothko è dunque agli antipodi di Tobey (e l’affiancarli nel padiglione americano è stata un’ottima idea del commissario Porter McCray), è agli
Pagina 49
Il divenire della critica
Fu questo, del resto, l’abbaglio di molti surrealisti «accademici» (come Dalì) e di realisti altrettanto accademici; ed è sintomatico che persino
Pagina 54
Il divenire della critica
pigmenti e di materie, il primo ad aver saputo rivalutare il colore «tonale» dopo l’eccesso di timbrismo della prima metà del cinquantennio). Ma, intendo
Pagina 57
Il divenire della critica
Sarebbe troppo complesso approfondire quest’indagine in questa sede; ma è verosimile pensare che l’affermarsi dell’estetica come quello della critica
Pagina 6
Il divenire della critica
Ho lasciato per ultima l’opera di Gianni Monnet, che fu il vero animatore del movimento e che - prematuramente scomparso - non ha potuto lasciare una
Pagina 65
Il divenire della critica
e scultura: da un lato l’intenzionalità verso un resultato, teleologicamente inteso, d’un embrione amorfo che miri a strutturarsi, dall’altro l
Pagina 76
Il divenire della critica
Gli ultimi due anni hanno visto divampare ovunque tale conflitto e seppur due anni non sono molti per sancire l’instaurarsi d’un «nuovo stile» (e
Pagina 77
Il divenire della critica
La conoscenza dei diversi accorgimenti tecnici di cui pittura e scultura antiche e recenti s’erano valse e si valevano: l’imprimitura, l’arriccio, l
Pagina 8
Il divenire della critica
È stato troppo spesso ripetuto che l’odierno neodada, l’odierna pop art è vecchia di quarantanni, che già tutto era stato detto coi ready-made di
Pagina 97
Il divenire della critica
Il tendere di molte operazioni artistiche degli ultimi anni (1970-75) verso l’aspetto teoretico e addirittura critico, è già l’indizio d’una
Pagina XV