Il divenire della critica
questa, infatti, la prima volta che mi accingo a raccogliere alcuni miei scritti di critica d’arte apparsi in tempi diversi e in diverse circostanze, e
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In «Aut-Aut», 1964, ri. 83.
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tra una vocazione naturale e una eccezionale capacità inventiva. Nato a Rosario (in Argentina) nel 1899 da famiglia italiana e stabilito sin dal 1905 a
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L’opposizione alla macchia, alle scorie del tachisme e dell’action painting è stata, in certo senso, una ripetizione dell’opposizione che il
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Per questa ragione il buco racchiude in sé il duplice aspetto d’un’attività disegnativa e di una volontà modulatrice della spazialità volumetrica
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Ancora una volta bisogna riconoscere che in queste opere Fontana seppe valersi di certi elementi resi familiari dall’ondata di pop art e trasformarli
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In Depuis 45, Connaissance, Bruxelles 1970.
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Oggi, invece, possiamo facilmente constatare come la Zufälligkeit, l’aleatorietà, sia in netto ribasso e come l’artista miri a un determinato telos
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L’importanza di questo fenomeno mi sembra considerevole: per la prima volta dopo molti anni di assenteismo ideologico e proprio in un momento in cui
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In «Aut-Aut», 1966, n. 95.
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maniera di come, in pittura, discorrere di «pennellata» di «chiaroscuro», di «impasto» non ha (di solito) alcun senso, così in scultura il processo
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E, forse, un analogo declino (e per ragioni abbastanza simili la loro immissione e assunzione in campo commerciale) attende alcune opere della
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In «Metro», 1967, n. 13.
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giustificazione nella facilità e rapidità delle comunicazioni tra i vari paesi. Oggi ci troviamo in un momento di ripensamento dopo le recenti avventure
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Gli artisti che abbiamo nominato (e potrei citare ancora Innocenti e Marotta, in una mostra tutta basata sul contrappunto di «naturale-artificiale
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In «L’Œil», XII (1968), n. 3.
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E, infatti, fu quanto si verificò in realtà: era prevedibile ad esempio, che degli artisti cinetici come Colombo, Boriani, De Vecchi, e i Gruppi N, T
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L’Intercamera plastica di Paolo Scheggi, invece, costruita in legno fustellato su struttura portante in legno interamente verniciato in bianco
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Altrettanto si può dire, in parte, della sala di Mattiacci che, mediante l’introduzione entro lo spazio d’un lungo budello in alluminio smaltato e
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In ogni lettura d’un’opera pittorica avremo sempre degli elementi discreti che si presentano come unità percettive, eventualmente raggruppate in
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includere in gruppi costituiti) e che comprendono in parte alcuni artisti più anziani che già in passato avevano sentito il fascino dell’ambiguità
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Anche Pistoletto, coi suoi specchi, tiene - in parte anche con l’aiuto del pubblico che in essi si riflette - un suo particolare racconto; giacché
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interdipendenza tra valori artistici e sociali e, d’altro canto, per la mancanza attuale d’una autentica coesione tra gli stessi. In altre parole
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In «L’Œil», 1967, n. 145.
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In «Metro», 1968, n. 15.
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Non è certo mia intenzione di affrontare qui un problema così complesso e oltretutto ancora in divenire come quello che si riferisce in generale ai
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In «Aut-Aut», 1968, n. 108.
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In «XX Siècle», 1973.
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in Gianni Colombo e Enzo Mari), dobbiamo ora prendere in considerazione altri due artisti che - pur appartenendo alla corrente non-figurativa - fanno
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possibile in condizioni abnormi allucinatorie, paranormali), non è escluso che lo possa divenire in un futuro in condizioni telepatiche o attraverso
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crediamo: è una particolarità dell’epoca in cui viviamo di veder coesistere, in tutti i settori artistici, forme diverse e persino antitetiche: così in
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In «Plural», 1973, n. 3.
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Nel caso del video-tape, invece - anche se in apparenza la sostanza è eguale a quella di molti film «underground» - ci troviamo di fronte ad un caso
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pericoli che da questa riduzione derivano alla cultura in genere e a quella artistica in specie. Ma tutto ciò, in definitiva ricalcherebbe la storia di
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In «op. cit.», 1974, n. 27.
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In «Opus», 1974, n. 6.
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cosiddette split representations: dello sdoppiamento e della scissione delle rappresentazioni figurali riscontrabile in alcune culture come, ad esempio
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A credere in una simile evoluzione della situazione artistica e in genere creativa ci porterebbero alcuni, per ora timidi tentativi già in atto e che
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In «Aut-Aut», 1958, n. 17.
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In effetti, chi scorra anche affrettatamente questa XXX Biennale non potrà non chiedersi se si possa ormai tirar le fila sulla situazione in cui ci
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Naturalmente bisognerà innanzitutto epochizzare - mettere tra parentesi - alcune questioni che spesso servono da appiglio, comodo ma anche in parte
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Uno dei primi aspetti che ci colpisce in questa Biennale è la presenza d’una interessante ripresa di «figuralità». Intendendo con questo termine il
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Ho voluto sbarazzare il terreno da questo settore per poter esaminare con maggior precisione le altre correnti che ci si presentano in questa
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Tanto in Hartung, come in Vedova e in Michaux (il poeta che attraverso la mescalina ha déclanché la produzione di sottili universi composti di segni
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portato a estendere le sue ricerche in quelle del vero e proprio cinetismo, ma in realtà i due aspetti sono molto diversi e dovrebbero rimanere
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Una ricerca che si differenzia assai dalle precedenti è quella di Davide Boriani che, con polvere di ferro disposta in scomparti irregolari sopra una
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Del pari ad uno studio di «immagini virtuali» derivate dall’incontro di strutture metalliche o in plexiglas e superfici illuminate che col movimento
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In «Aut-Aut», 1962, n. 71.
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sono quest’anno senz’altro quello americano e quello italiano, con alcune buone presenze in Germania [Kricke], in Francia [Ipoustéguy, e Gonzales], in
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, perciò, di poter affermare che l’annoso conflitto è, in questo caso, del tutto superato. Naturalmente la figurazione è sempre d’un genere non
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