Il divenire della critica
quanti, ad ogni modo, come prima di loro Fontana, hanno voluto e saputo mantenere la loro opera lontana da una pedissequa replica dell’oggetto
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Le bizzarrie ottiche, i trompe-l’œil, hanno sempre avuto presa sull’immaginazione umana sin dai tempi più remoti; ma per solito accompagnandosi (come
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Ebbene, anche in questo caso, reggono alla prova (e che prova!) solo quelle opere che hanno trovato una corrispondenza - stilistica, dimensionale
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gli oggetti utilitari creati industrialmente (jet, televisori, macchine da scrivere, ecc.). Tra i due prodotti forse hanno la meglio i secondi: la
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Tra le mostre che, negli ultimi mesi, hanno ospitato alcuni degli esempi più caratteristici di una tendenza oggettuale, vorrei ricordare quella di
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più singolare, e - pur nella sua tendenziosità - più conclusivo. Altre rassegne hanno presentato panorami più vasti e internazionali (come quella, ad
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quelle sfornate dal disegno industriale che indubbiamente hanno influenzato non poco le attuali espressioni delle strutture primarie. In un secondo tempo
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hanno adottato gli strumentari semiologici.
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comprende tutti quegli artisti che hanno - chi per un verso chi per un altro - avvertito l’influenza delle più recenti correnti letterarie, ed hanno
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aspetto iconologico della stessa (nel 1954), oppure a quelle correnti della «pittura-oggetto» (nel 1955) che hanno i loro migliori rappresentanti in
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Molti altri pittori italiani hanno svolto nella loro opera un analogo dialogo pittorico-letterario; potrei ricordare ad esempio alcuni dei
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Le recenti manifestazioni di disagio, di contestazione, di volontaria rinuncia e anche di ingenua protesta che hanno caratterizzato l’ultima stagione
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metodologica verificatasi tra pittura, scultura e oggetto industriale, hanno fatto sì che l’opera artistica divenisse preda degli stessi equivoci dei
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d’un romanzo di Burroughs, o delle scene del Living Theater, perché hanno tradotto in atto le situazioni cristallizzate già prima d’esser compiute, i
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di quelle che hanno attinto al panorama tecnologico e ai nuovi media meccanici buona parte della loro ispirazione; così dicasi per le costruzioni in
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sociologico dei movimenti contestari che hanno in parte collimato con quelli, ben più importanti, del mondo studentesco - è abbastanza lineare. Attualmente la
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della penisola dall’autunno (1968) ad ora e che hanno avuto come protagonisti, in parte almeno, gli artisti che appartengono a questo indirizzo dell
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cosiddette «strutture primarie» sono state esponenti e che con la loro invasione del mercato artistico hanno finito per risolversi in mera speculazione
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mostra, assieme ad un gruppo di artisti che hanno «cooptato» i rimanenti inviti). In seguito a codeste cooptazioni - occorre dirlo subito - sono stati
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, Pistoletto, Kounellis, Marotta, Manzoni, Pascali, Rotella, e alcuni dei «poveristi» torinesi, debbono essere considerati come coloro che hanno dato il via alle
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A cavallo tra concettualismo e scenografia teatrale, due artisti come Fabio Mauri e Agnetti hanno presentato degli ambienti assai suggestivi
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, e di cui forse non tutti hanno realizzato l’importanza e la singolarità.
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Vorrei, dunque, concludere affermando - contro i detrattori della mostra che hanno parlato spesso in nome di arcaici movimenti neorealisti, o di
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Gli undici artisti scelti per la mostra di Dortmund, invece, mi sembrano tutti esattamente delineati nei loro intenti e hanno tutti dietro di sé una
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, ha trovato in Italia numerosi seguaci, molti dei quali non hanno fatto altro che riecheggiare gli esempi americani o riallacciarsi alla «vecchia
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Queste e molte altre operazioni analoghe hanno costituito negli ultimissimi tempi il versante più nuovo nel panorama artistico italiano e sono state
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-semiotico. Per il momento entrambi hanno la loro importanza ed entrambi devono mirare ad un maggior equilibrio socio-estetico della nostra civiltà.
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, all’Asimmetrico, all’Indeterminato; e, sia pure a malincuore, i ricercatori hanno dovuto rassegnarsi a ammettere che l’arte spesso sfugge ad ogni
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Le recenti indagini semiotiche, tuttavia, ci hanno insegnato come molto spesso un signifiant (nel senso saussuriano del termine) possa mutare di
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diacronica, l’approfondimento, per contro, d’un’impostazione sincronica e strutturalistica riguardo alle diverse forme artistiche, ci hanno portato a
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tradizione - hanno cercato di realizzare delle opere (o delle «operazioni») che mettono in luce una peculiare ambiguità semantica (quella che Quine ebbe
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le trasmissioni televisive), altri lo hanno forzato a nuove qualità espressive, come Carmi, che nelle sue «metaimmagini televisive» ha ottenuto delle
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possibilità di trasgredire il «buon gusto corrente», hanno fatto si che l’artista si sia - coscientemente o meno - impadronito del feticcio-Kitsch
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Un recente fatto di cronaca accaduto in una galleria d’arte napoletana, e la pubblicazione recentissima d’un volume di Lea Vergine1 hanno riproposto
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motivazioni valgano a riscattarla. È vero: anche Sade, anche Bataille, hanno trattato materiale sadomasochistico quanto mai scottante, anche Beardsley
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riecheggiamenti morfologici, ecc. hanno luogo anche in seguito a contraccolpi e influenzamenti remoti nel tempo e nello spazio; il che ovviamente non
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a cause psicologiche, economiche, etiche, sociali, ecc. che ben poco hanno a che vedere con una universalità e immutabilità dell’arte. E per quanto
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) hanno, magari indirettamente, influenzato il modo di visualizzare il mondo esterno del nostro secolo e probabilmente influenzeranno ancora in futuro le
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non abbiamo partecipato (né ci hanno partecipato i nostri antenati) e che si sono svolte in maniera del tutto autonoma. Ecco perché l’inaspettatezza
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moduli artistici ereditati dall’Ottocento. La «nostra» avanguardia invece si è, in buona parte, svincolata totalmente dalle forme artistiche che l’hanno
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pittoriche che certo hanno la loro prima nascita in Estremo Oriente, ma di cui ormai la nostra arte occidentale non potrebbe più fare a meno. E che poi codesti
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dipinti)? I suoi rilievi geometrici tridimensionali, in materie plastiche, levigate e lucenti, che hanno la frigida pulizia dell’ambulatorio dentistico
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Per un motivo analogo esulano dal nostro esame alcune macchine mobili (e, oltretutto, non prive di interesse) che però hanno già in partenza una loro
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Gli ultimi due anni hanno visto divampare ovunque tale conflitto e seppur due anni non sono molti per sancire l’instaurarsi d’un «nuovo stile» (e
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notevoli - come un Schumacher, un Canogar, un Riopelle - (e cito alcuni dei nomi migliori) - sono del tutto o gravemente decaduti. Altri hanno dovuto
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Oggi invece questi due parametri hanno perduto buona parte del loro peso: il sincronico prevale sempre più sul diacronico, l’elemento storico ben
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I due eventi non hanno probabilmente nessun addentellato: non credo che Husserl (oltretutto abbastanza indifferente ai problemi artistici dell’epoca
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cosciente dell’uomo hanno alla loro base un elemento tecnico che ne costituisce il più recondito scheletro.
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bersaglio, a triangolo o a colonne verticali, quasi sempre dai colori elementarmente puri o solo vagamente tonali - hanno, in definitiva, fatto propria la
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in Rauschenberg che in Jasper Johns tale riferimento è costante ed essenziale. I due artisti hanno, sin dai loro primi dipinti, messo in evidenza
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