Il divenire della critica
al fatto che è ormai necessario rinunciare alle «belle forme», al «buon impasto», si accontentano di creare degli oggetti che siano in sé compiuti, che
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Comunque, a prescindere dagli esempi paradossali di ipertelia, molto spesso - e questo mi sembra un fatto positivo di cui si deve tener conto - si
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e della pittura segnica e gestuale erano caratterizzate allora da un alienarsi del fatto pittorico da ogni intenzionamento programmatico. «Il pittore
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quarto di secolo avevano fatto versare fiumi d’inchiostro sulla «nuova dimensione temporale della scultura», sulla «confluenza spazio-temporale
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Vien fatto, ogni tanto, di passare davanti alla vetrina di qualche galleria d’arte che espone ancora «quadri dipinti a olio su tela» che ritraggono
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ampiamente da quella futurista, e questa da quella cubista, se i tentativi di rintracciare un’ipotetica quarta dimensione avevano già fatto presa nel periodo
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Questo stesso fatto, del resto, giustifica, sin dall’inizio, la scarsità delle applicazioni al linguaggio visivo di quel tipo di analisi semiologica
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di quello che avrebbe potuto essere fatto su scala assai più vasta e con mezzi diversi e più liberi.
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’articolazione verticale, aveva fatto sì che il gioco delle immagini riflesse nella parete in lamiera speculare e l’ondeggiare delle sagome traslucide
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la presenza d’un percorso obbligato strettamente dipendente dalla strutturazione dello spazio ha fatto sì che la sala di Ceroli costituisse una prova
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condizione di maggior libertà da esse, ma anche - proprio per questo fatto di maggior fragilità e instabilità.
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quello del comune design, con la differenza che l’oggetto d’uso industriale copre un’area meno frivola e edonistica di quello artistico «fatto in
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È facile obiettare che l’artista ebbe sempre bisogno d’un «committente» e che il fatto che fosse ieri il papa o il re, oggi il gallerista o il
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storia stessa ha fatto maturare.
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Ho spesso avuto occasione, in passato, di considerare come nettamente positivo il fatto che anche le arti «pure» (scultura, pittura) potessero
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stesso fatto di esserci limitati nella nostra scelta ad artisti in prevalenza giovani e giovanissimi, ce lo impediva; né pretendiamo di aver indicato
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fatto d’un’evidente ingerenza del mercato americano in quella che è la più colossale esposizione europea di arti visive.
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distanza di qualche anno i tre ambienti rimangono i migliori della mostra. E se questo, tutto sommato, è un fatto positivo, perché ci dice come anche
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dopoguerra, cui è seguita una successiva dicotomia delle correnti pittoriche e plastiche in due distinti filoni: quello che ha fatto capo al
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Il fatto dunque che la metodologia semiologica si sia cosi ampiamente diffusa, nell’esegesi dell’opera d’arte non solo letteraria ma visuale, mi
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tentate da molti artisti «concettuali» e poveri dovrebbero essere intese anche per questo loro apporto, per il fatto di aver riacceso nell’animo d’una sia
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Questo fatto non costituisce ancora la presenza d’un dialogo tra creatore e spettatore, tra emittente e ricevente, come sarebbe auspicabile per il
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Uno dei difetti più gravi del mezzo televisivo - è cosa nota - è senza dubbio la sua monopolarità: il fatto cioè che la trasmissione televisiva, così
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un esempio: il fatto che le Piramidi fossero depositarie di straordinarie nozioni scientifiche e corrispondessero, per quell’epoca, ai nostri più
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, talvolta con ingenuità talvolta con arroganza delle ricerche che mirano a ricondurre il fatto artistico all’esattezza e all’attendibilità di quello
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il fatto che in questo preciso periodo storico si possa assistere ad un vanificarsi dell’oggetto artistico a favore d’un’operazione gnoseologica, può
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a definire «vagueness», Kruševskij «complexity and indeterminacy», Bloomfield «border-line cases», Skalička «asymmetry», ecc.), dovuta al fatto di
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Non è allora più possibile un giudizio dell’opera d’arte basata esclusivamente sul gusto? In parte almeno questo è un dato di fatto. Oggi troppe
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L’arte dunque non può essere scienza (oggi, non ieri quando la «funzione» dell’arte era diversa), proprio per il fatto che nella scienza abbiamo una
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Sta di fatto che la crisi dell’oggettualità, e la parallela spinta verso l’anogettualità e la concettualizzazione dell’arte visiva, sono dei segni
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Un recente fatto di cronaca accaduto in una galleria d’arte napoletana, e la pubblicazione recentissima d’un volume di Lea Vergine1 hanno riproposto
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non si è dato abbastanza peso a un fatto: al divenir teatro di tutte le forme artistiche del periodo che stiamo attraversando. Divenir teatro, nel
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Se questo esempio e moltissimi altri parlano in favore d’una difficile sottomissione del fatto artistico a valutazioni esclusivamente storiche, anche
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artistiche; e indubbiamente la storia dell’arte spesso potrebbe fungere da guida e da battistrada per una storia della filosofia. Per il fatto che il
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fatto che, per uno strano fenomeno di reviviscenza stilistico-semantica, siano oggi più «attuali» alcuni fenomeni artistici che pure appartennero a una
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Infatti - per tornare all’incontro con l’arte e l’architettura maya e azteca - c’è un altro fatto che si verifica qui mentre non si verifica nell
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rientra in quello che sono venuto affermando fin qui. È un fatto indiscutibile, cioè, che le avanguardie storiche - con tutte le innovazioni che
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Ma il fatto più rilevante è l’esistenza stessa di questa mescolanza dei media, di questo voler liberarsi dalla soggezione a tecniche e poetiche
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condizioni e che possono contravvenire alle stesse, proprio per un fatto che di solito non viene preso in considerazione: cioè che l’arte migliore, più
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fatto di poter scorgere in molte tele e in molte sculture una precisa volontà di rendere alla figura umana il suo «diritto d’asilo» entro l’opera
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quello che ancora non accade alla musica, alla poesia e solo parzialmente al teatro e al romanzo. Sta di fatto che, nel marasma in cui ci troviamo, a
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transeunte. Non posso perciò che appellarmi ad una situazione di fatto quale si presenta oggi (nel 1960) e quale forse non sarà più valida già in un
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nell’affermare che questo fatto ha la sua importanza: il legno combusto, il cencio, il frammento di lamiera, questi relitti di una civiltà meccanizzata
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futuri — il fatto che alcuni degli artisti, in seguito considerati tra i migliori e i più significativi, come: Fontana, Dorazio, Baj, Capogrossi, ecc
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fatto di risalire per i rami genealogici della sua crescita arborea, era effettivamente una delle premesse essenziali d’ogni discorso critico e
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L’informale, dunque, ha già fatto il suo tempo, almeno come fenomeno di punta, pur conservando la sua importanza per quelle che sono state le sue
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fondamentale della nostra epoca culturale. È un fatto curioso che di Verdinglichung si cominciasse a discorrere in un periodo di tempo non lontano da
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Il fatto poi che Duchamp si sia risolto a curare egli stesso la replica esatta di alcuni suoi ready-made è un fatto significativo dato che buona
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Kooning. Anzi questo fatto, semmai, giustifica l’accusa di coloro che scorgono in questi due artisti due continuatori dell’astratto-espressionismo degli
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Ma un altro fatto merita d’essere meditato e soppesato: il rivolgimento avvenuto, in così pochi anni, nella sostanza stessa del «gergo» critico e
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