Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: epoca

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 41 occorrenze

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attribuita, e situarla invece nel contesto della più autentica produzione plastica della nostra epoca. Un’altra premessa inoltre mi sembra opportuna: molto

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originali e inventivi di questa epoca, e che, nella serie dei suoi dipinti bianchi, dove materiali insoliti erano impiegati, seppe realizzare a pieno un

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determinata «corrente» né di una particolare «moda»: unica maniera, questa, di poter mantenere intatta la sua personalità e la sua originalità in un’epoca come

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. Il discorso era molto diverso all’epoca del primo futurismo. Allora, quando Marinetti glorificava e invocava dannunzianamente la macchina, lo faceva

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suo vero telos. E avevo accennato, appunto a questo proposito, come uno dei pericoli cui va incontro la nostra epoca o meglio certa creazione umana dei

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dello «sculpere» (del «carving») e quello del «modellare», sono andati pressocché smarriti. E non poteva non essere così, in un’epoca in cui la

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stato nell’epoca della pop art. Anche qui: maggior gigantismo degli americani, più intensa durezza cromatica, maggior inflessibilità compositiva; e

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. Uno degli artisti che in Italia ebbe, per primo, l’intuizione delle possibilità spaziali offerte dai nuovi media artistici, già all’epoca delle prime

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sintagmi, e di cui alcune vengono a costituire dei repertori legati ad una data scuola, epoca, cultura.

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che in alcune strutture a carattere decorativo basate su precisi schemi grafici divenuti costanti entro una determinata epoca culturale (ad esempio «la

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un epoca in cui la scultura (e anche la pittura dato che ormai i confini tra le due arti sono il più delle volte scomparsi) doveva adeguarsi ai metodi

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epoca. Il programma si può in definitiva considerare assolto in buona parte: non c’è dubbio che artisti come Castellani, Bonalumi, Colombo

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desueti. Così dicasi di Schifano, che pur presentando alcune ottime tele della sua epoca più felice (1962), sembra già appartenere ad una preistoria

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dovuto prescindere all’epoca delle battaglie per l’arte astratta e concreta, dalla figurazione, dalla rappresentazione, dall’aspetto naturalistico.

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crediamo: è una particolarità dell’epoca in cui viviamo di veder coesistere, in tutti i settori artistici, forme diverse e persino antitetiche: così in

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un esempio: il fatto che le Piramidi fossero depositarie di straordinarie nozioni scientifiche e corrispondessero, per quell’epoca, ai nostri più

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Questo spiega forse anche perché proprio nella nostra epoca (l’epoca d’una «borghesia trionfante») si sia così potentemente affermato il fenomeno

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voler significare come, in realtà, nella nostra epoca l’arte possa assumere anche aspetti diversi da quelli di ieri e tali da offrire alla mente dello

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rispecchianti la nostra epoca (guerre, lotte di classe, prigionia, tortura...) ma l’utilizzazione di temi socio-politici (o anche scientifici

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Il che, poi, equivale ad affermare che - in un’epoca come l’attuale, quando più che mai le creazioni artistiche sono svincolate da regole e norme

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Sono pronto ad ammettere una proprietà «riduttiva» alla nostra epoca, o quanto meno agli ultimi decenni della stessa, e a riconoscere alcuni dei

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tendenzialmente figurativo rappresentato da Del Pezzo, Pozzati, Adami, Baj, ecc.). Inoltre, a quell’epoca sarebbe stato opportuno tener conto - oltre che dei

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epoca culturale; e può darsi che si tratti d’una crisi salutare se varrà a contrapporsi agli eccessi d’un conformismo borghese incalzante com’era

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Ben diversa è la situazione della filosofia che ci è nota solo per quanto ci risulta dai documenti scritti, o comunque tramandatici da un’epoca

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indietro) che non sono paralleli ai coevi eventi storici. Basti anche qui un esempio tra i mille: quello della riscoperta in epoca rinascimentale della

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una ragione: è stato constatato più d’una volta come - entro una stessa epoca storica - si dia la compresenza di opere d’arte appartenenti a aree

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Si consideri inoltre il tanto discusso problema dello stile. È noto che il cosiddetto «stile d’un’epoca» (e anche, sotto certi aspetti, lo «stile d

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«classici», che sarebbero presenti non solo nell’autentica età barocca (1600-700), ma in ogni epoca e civiltà artistica. (Tanto da far coniare all

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«storicamente» deve essere sottoposta al vaglio di precise e approfondite conoscenze tecniche, scientifiche, filologiche, riguardanti l’epoca in cui fu

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parametri che ci permettono di solito di assimilare l’opera del Cinquecento con l’epoca rinascimentale, l’opera barocca con la Controriforma, e via

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«codice»? (posto che non possediamo né quello appartenente alle popolazioni dell’epoca, né quello che libri e documenti delle stesse ci abbiano

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pensiero filosofico molto spesso coincide e collabora con la creazione artistica d’una data epoca, in assenza di dati (scritti) di detto pensiero i momenti

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dell’epoca.

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conosciamo) è anche vero che, per tornare ad un’epoca in cui scompaia quest’impostazione del valore riferito anche all’oggetto artistico, occorre che le

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«spaziali» e dei «nucleari») l’unico autentico fermento rinnovatore nell’arte italiana di quell’epoca. E - sia detto per inciso e anticipando gli eventi

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epoca, infatti, sorge a Padova il Gruppo N e a Milano il Gruppo T, entrambi interessati ai nuovi problemi della visione e del movimento. È del 1961 la

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: ormai anche nel settore della plastica l’epoca del parossismo informale parrebbe superato; il gratuito accostamento di brandelli corrosi, di detriti di

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fondamentale della nostra epoca culturale. È un fatto curioso che di Verdinglichung si cominciasse a discorrere in un periodo di tempo non lontano da

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I due eventi non hanno probabilmente nessun addentellato: non credo che Husserl (oltretutto abbastanza indifferente ai problemi artistici dell’epoca

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), molte di quelle sculture che sembravano non aver più niente da spartire con quelle d’un’epoca precedente (Oldenburg, Caro, Kienholz), ci fanno l

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chiudersi l’epoca in cui l’arte d’avanguardia costituiva un pasto privilegiato per pochissimi? o dobbiamo, ancora una volta, considerare queste forme d

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