Il divenire della critica
figurazione stantia, anchilosata, accademica, celebrativa magari di episodi ed eventi socio-politici e bellici nobilissimi, ma del tutto avulsa da quelle
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Il vero influsso esercitato da Fontana sulla pittura italiana ed europea doveva consistere soprattutto nella maturazione delle correnti oggettuali
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in qualcosa di totalmente diverso ed autonomo. I segni che riesciamo a individuare in queste «cornici» e che sono indicabili come «nuvole», «piante
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trovava, oltretutto — ed è forse il fatto più significativo - una corrispondenza in luoghi e modi assai distanti tra di loro, germogliati in paesi
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, ancor più di ieri, a concepire l’opera come un analogon dell’oggetto d’uso corrente. Analogon che potrà vertere piuttosto sul versante iconologico (ed
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destinate piuttosto a suggerire degli spunti immaginifici che ad essere esse stesse eide in sé compiute; sono destinate a fissare la parvenza di momenti ed
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Ma un museo non è il gioco folle d’un signorotto barocco, e neppure un laboratorio di psicologia sperimentale, ed ecco che questo immenso e grandioso
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mano ed alla mente d’un’équipe architettonica che provvedesse a realizzare un seguito di vani, legati tra di loro, ma indipendenti e tali che gli artisti
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comprende tutti quegli artisti che hanno - chi per un verso chi per un altro - avvertito l’influenza delle più recenti correnti letterarie, ed hanno
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di essere apprezzate ed intese da strati sempre più vasti di pubblico.
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Ed è probabilmente la presa di coscienza d’una insufficiente finalità estetica e ideologica delle loro opere che ha affrettato il divampare di
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non è chiaro è che cosa si possa opporre (sempre nel campo dell’arte) a questo stesso sistema ed ai suoi prodotti.
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soddisfare alle richieste del mercato mettendo a punto oggetti che abbiano alcuni requisiti tecnici ed estetici quanto più possibile inediti ma comunque
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stessa - industriali o «artistici» che siano - potranno mutare ed evolvere.
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«artistica» è un’altra ed è probabilmente legata a motivazioni profonde che sfuggono a elementari indagini socioeconomiche e psicologiche o di mercato e che
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movimenti ed ai moventi della rivolta universitaria, possiamo ben dire, mondiale, ma vorrei cercare, invece, di cogliere l’aspetto che più direttamente
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or sono vide il trionfo dell’arte gestuale, segnica, informale, dell’action painting, di tutte quelle forme ancora legate all’azzardo ed alla
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Si tratta evidentemente di operazioni delicate, fragili, e irreversibili, soggette a un momento entropico quanto mai elevato. Ed è qui la loro
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polistirolo, che richiedeva la compartecipazione dello spettatore invitato a calpestare le minutissime sfere in un gioco allucinato ed ambiguo perché associava
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Non è mia intenzione di esporre, qui, una sconfinata lista di nomi americani ed europei e di istituire dei raffronti tra di essi: sarebbe una ben
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programmata (Nuove Tendenze), è rappresentata qui soprattutto dall’udinese Getulio Alviani che ha sviluppato con grande coerenza ed efficacia un suo preciso
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figurazione» di stampo neorealista; e di tali esempi ovviamente non intendiamo interessarci. Ma l’ondata di nuova figurazione ha anche suscitato - ed è
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metaforica ed emblematica. Le sue ricerche non sono rivolte tanto all’uso d’un determinato materiale quanto al «contenuto mentale» d’un evento e di un
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futuro artistico meno tormentato ed effimero.
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parentesi informale che, in Italia e in Europa, aveva segnato un momento reazionario ed ambiguo - l’Italia aveva assistito ad un’esplosione di forme
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conoscono soltanto i valori commerciali ed economici. Se questo è veramente l’indispensabile presupposto d’ogni operazione artistica rassegniamoci dunque a
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’apparecchiatura che rende possibile ad ognuno di allestire ed organizzare una sua privata trasmissione televisiva che potrà essere totalmente antitetica con
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’instaura tra l’immagine presente sul video e lo spettatore. Questo legame è impossibile nelle altre arti visuali, ed è molto ridotto persino nel cinema
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porre alla base dei grandi capolavori artistici delle formule matematiche o algebriche che ne sancissero la validità. Ed è appunto questa ipotesi e
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(e anche dagli specialisti) ed è questa continua invenzione di linguaggi non ancora istituzionalizzati a far si che sia più arduo oggi che ieri fare
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inteso come un fenomeno rivolto in due direzioni sincrone ed opposte: la riduzione ad oggetto, e la riduzione a progetto. Due tipi riduttivi che portano
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americano (ed europeo), l’arte visuale si è trovata ad affrontare improvvisamente una vera e propria crisi dell’oggetto; ed è qui che si situa il mio
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sembrare ermetiche, cerebrali, o gratuite ed epidermiche, e soprattutto lontane da quelle così comode partizioni in «arti dello spazio e del tempo», oppure
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una vitalità ed efficacia contemporanea alla sua ideazione e realizzazione, anche una efficacia «postuma», transepocale, che si riverbera in epoche
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pensiero filosofico spesso può svilupparsi ed evolvere anche in assenza d’ogni suo riferimento all’universo artistico: se esiste un versante estetico del
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Friedman, in un capitolo del suo libretto, ipotizza un futuro (anche alla luce delle recenti crisi economiche ed energetiche) mondo povero, dovuto a
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particolarissima (ma non perciò meno alienabile) merce che è l’arte. Ed ecco, allora, che la critica non può non appuntarsi, da un lato, sull’effetto
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) ed è quella del gruppo di pittori britannici - Paolozzi, McHale, Cordell (di cui solo il primo è presente nel padiglione inglese) — ed è quella dell
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Fu questo, del resto, l’abbaglio di molti surrealisti «accademici» (come Dalì) e di realisti altrettanto accademici; ed è sintomatico che persino
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Era necessario, evidentemente, distruggere quella falsa immagine fotografica ridotta a mera funzione illustrativa, ed era stato questo il compito dei
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, questi brandelli di materiali di per sé rozzi ed effimeri). Ma, in realtà, quello che significa la pittura di Burri è la possibilità di far
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contemporanea, quella delle «Affermazioni» a Ca’ Giustiniàn, offre alcune tele), ed è quella dello stesso Hartung (ospitato dal padiglione francese assieme a
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alcune opere, di puri elementi grafico-semantici (tolti persino al cifrario della logica simbolica) che, raggruppati ed elaborati attraverso successive
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per chi non possieda la chiave interpretativa metaforico-letteraria, apparirà solo l’aspetto oggettuale della stessa. Ed è questo in fondo che
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quelli del periodo impressionista o espressionista. Dall’altro lato, però, era anche vero che la grande censura non c’era ancora stata, ed era appena
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modi desueti del concretismo geometrico e dell’informale. Ed è questo che mi preme di precisare: anche artisti del tutto astratti come Stella
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in Rauschenberg che in Jasper Johns tale riferimento è costante ed essenziale. I due artisti hanno, sin dai loro primi dipinti, messo in evidenza
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Ed è qui, soprattutto, che occorre mettere le mani avanti e non incorrere nel facile abbaglio di coloro che potrebbero (o anzi vorrebbero) vedere in
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» tanto per la borghesia che per le «masse», e un rinsanguamento di nuova linfa vitale per l’arte sofisticata ed estenuata delle élites. Se i frutti di
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era considerato blasfemo mescolare la psicologia o la sociologia alle «pure» ed eccelse vicende dell’arte.
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