Il divenire della critica
«effetto ottico», o «trucco percettivo», ecco che questo viene utilizzato come tale, senza che l’inventore si ponga il quesito se, e fino a che punto, tale
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l’arte visuale contemporanea minacciava di mercificarsi pericolosamente in seguito al boom economico-mercantile di quegli anni, ecco che si veniva
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Ma un museo non è il gioco folle d’un signorotto barocco, e neppure un laboratorio di psicologia sperimentale, ed ecco che questo immenso e grandioso
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Ecco perché l’attenzione del visitatore viene ad essere subito polarizzata verso le esperienze più nuove, anche se tanti artisti qui presenti sono
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il processo è facilmente ipotizzabile. Ecco, si è già giunti - credo lo si possa affermare - ad una saturazione della scultura creata con residui
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Ecco perché gli «oggetti plastici» come quelli, ad esempio, di Kelly (tra i più rigorosi ed efficaci), di Pfahler, di Caro, di Luginbühl (ricordo la
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, tra i più giovani, Tovish, Trova, Segal, Ipoustéguy. Solo quest’ultimo mi sembra meritare un discorso a parte: ecco un artista che certamente non
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, di vernici acriliche, di plexiglas e perspex, e il prevalere di esperimenti monocromi tanto in pittura che in scultura. Ecco, anche, perché i
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meramente tecnica, ma ad una Weltanschauung - anzi in questo caso ad una Kunstanschauung - che ha fatto il suo tempo. Ecco perché anche elementari
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Ed ecco, così, quest’ultima «stazione» della mostra di Foligno, valere anche da ammonimento più generale circa la situazione attuale e circa il
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Ecco, dunque, nei maggiori centri culturali italiani farsi avanti alcuni nomi che citerò senza un ordine preciso (perché difficilmente si possono
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» costituiscono altrettanti racconti figurati dove l’atmosfera surreale si tinge d’una precisione cronachistica e assurda. Ecco, ad esempio, i dipinti della
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, dove il racconto è quasi sempre risolto attraverso quelle che potremmo definire «metafore visive». Ecco, ad esempio, un pallone di gomma inserito
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realizzazioni della prima metà del secolo: nelle opere di Klee, di Mondrian, di Duchamp. E allora ecco forse dove s’annida il germe pernicioso
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Ecco allora forse dove s’annida il germe pernicioso, quello contro cui (senza esserne coscienti) combattono alcuni degli oppositori della «società
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visuali»). Ecco perché un’opera d’arte che oltre ad aver adottato i sistemi esecutivi del disegno industriale ne adotti anche la scarsa fantasia o l
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Ecco perché non si è voluto né ripetere una mostra di «ambienti» come quella - per molti versi così fortunata - di Foligno, né limitarsi ad un
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Ecco, dunque, che solo dal continuo incontro, dal conflitto, ma anche dall’osmosi, tra «naturale» e «artificiale», tra «tecnologico» e «fantastico
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programmatori e «minimalisti» come Carrino. Ecco, invece, che con il movimento concettuale, nelle sue varie proliferazioni povere, comportamentali, ecc., l
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Ecco perché, se l’uso del computer potrà essere prezioso e persino indispensabile per moltissime realizzazioni, non solo scientifiche, ma
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pregnante ed esteticamente attivo tale oggetto o concetto, ecco che potremo facilmente comprendere come molte recenti operazioni dell’arte concettuale
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fotografica - ecco che possiamo facilmente scorgere l’identificazione di immagine e segno: la presenza d’un’iconicità ridotta ai minimi termini eppure
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studiati e descritti). Ebbene: non sarà difficile rintracciare nella mostra altri esempi di codeste ambiguità: ecco il caso di Gianni Colombo che nel suo
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presenza d’un vigile pensiero creativo e dunque - sia pure in embrione - d’un pensiero filosofico. Ecco perché ritengo che nel considerare i rapporti tra
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origini prime, delle cause remote, di taluni successivi sviluppi. Ecco perché ritengo che sia opportuna una distinzione netta tra il valore che un
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quando «rispecchia» la realtà (storica) degli eventi lo fa in modo del tutto libero, e può quindi esserne svincolata. Ecco dunque che, seppur non
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Ecco allora che la mia affermazione circa la non sovrapponibilità di dati storico-filosofici e storico-artistici, può assumere una maggior
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E allora ecco che il giudizio critico verrà ad essere dicotomizzato, anzi tricotomizzato: da un lato un giudizio ancora basato sul gusto, sull
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non abbiamo partecipato (né ci hanno partecipato i nostri antenati) e che si sono svolte in maniera del tutto autonoma. Ecco perché l’inaspettatezza
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particolarissima (ma non perciò meno alienabile) merce che è l’arte. Ed ecco, allora, che la critica non può non appuntarsi, da un lato, sull’effetto
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campestri, di certi selciati rustici. Ecco, allora, che dalla più assoluta astrattezza della tela vuota e monocroma (o acromatica) (e ne abbiamo un
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’anni di pittura quasi esclusivamente timbrica, di pittura basata quasi esclusivamente sul colore-materia, sul colore-pigmento, ecco risorgere in tutt
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cornice, la «fetta di realtà» che vien finta nel tradizionale sistema di rappresentazione «attraverso la finestra», ed ecco che il quadro astratto
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Rothko, entrambi ben lontani dall’aver voluto ricreare un’atmosfera paesaggistica, o quanto meno tonale nei loro dipinti. Ecco perché i due artisti
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Ecco, dunque, perché crediamo che proprio questo movimento, pur nella limitatezza dei suoi mezzi e dei suoi fini, dovesse costituire (assieme agli
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stesso; che - dunque - si trasformi - per solenne investitura dell’artista - in opera conclusa e pregnante. Ecco, perciò, come un nuovo ciclo si è
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con un intento che è ad un tempo plastico-pittorico e metaforico. Ecco, ad esempio, la Passeggiata notturna di Méret Oppenheim che non si può
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in movimento» da quelle dove il movimento è fittizio, simulato o esclusivamente dovuto all’elemento dell’ambiguità percettiva. (Ecco perché non mi
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motore a cui, in definitiva, è affidata la realizzazione della vera e propria costituzione dell’opera. Ecco, infatti, uno dei punti essenziali di
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d’una strutturazione del tutto inedita, basata sopra una costante iterazione, sopra una condizione di allucinato delirante manierismo. Ed ecco, allora
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Ecco, in definitiva, come potremo riassumere le nostre osservazioni riguardo alla XXXI Biennale notando la presenza d’una corrente neofigurativa, di
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fine estetico. Ecco, infatti, come, proprio a questa Biennale possiamo sincerarci del peso che la tecnica - in questo caso una tecnica artigianale
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alienante dell’uomo d’oggi dovuta alla prepotenza di tali elementi: ecco La chiave, L’occhio televisivo, La croce, sono nuove icone, sono feticci ormai, le
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Ecco, dunque, che questa Biennale ci pone - proprio per merito dei pop artisti americani e dei programmatori europei - di fronte ad un preciso
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Ecco, cosi, come, dal rifiuto d’ogni figurazione, dal predominio incontrastato dell’astratto (anzi del «concreto» nelle correnti postcostruttiviste
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