Il divenire della critica
Pur riconoscendo l’acutezza di talune sue intuizioni, la precocità di alcuni giudizi e di alcune invenzioni, non ho mai ritenuto che Fontana si debba
Pagina 102
Il divenire della critica
L’opera di Fontana era destinata a trovare una vasta risonanza nell’ambito della pittura europea e soprattutto di quella italiana; risonanza
Pagina 109
Il divenire della critica
(E a queste avrebbero facilmente potuto essere aggiunte altrettante e altrettali di italiani, tedeschi, inglesi qui non presenti). La liceità, anzi
Pagina 126
Il divenire della critica
maniera di come, in pittura, discorrere di «pennellata» di «chiaroscuro», di «impasto» non ha (di solito) alcun senso, così in scultura il processo
Pagina 126
Il divenire della critica
Ecco perché gli «oggetti plastici» come quelli, ad esempio, di Kelly (tra i più rigorosi ed efficaci), di Pfahler, di Caro, di Luginbühl (ricordo la
Pagina 128
Il divenire della critica
esempio nel caso della Nevelson o di Armitage...) dei colori «industriali», della componente meccanica o cinetica. Tra questi diversi parametri vorrei
Pagina 130
Il divenire della critica
La pittura come «oggetto in sé» (an sich), e non come riferimento ad alcunché magari di astratto, di traslato, di surreale, sta oggi dominando la
Pagina 134
Il divenire della critica
Anche Cordioli e Emma hanno decisamente affrontato il quesito della creazione di «oggetti» più che di «quadri» o «statue»; il primo attraverso un
Pagina 136
Il divenire della critica
Un successivo tentativo di Fontana di creare un vero e proprio ambiente spaziale fu compiuto nel 1951 con il suo Ambiente nero presso la Galleria del
Pagina 140
Il divenire della critica
Ed ecco, così, quest’ultima «stazione» della mostra di Foligno, valere anche da ammonimento più generale circa la situazione attuale e circa il
Pagina 147
Il divenire della critica
È ancora troppo presto per giudicare quanto valore e quale durata possano avere gli esperimenti plastici e pittorici che abbiamo cercato di
Pagina 156
Il divenire della critica
L’opera dunque è concepita, il più delle volte, soltanto come mezzo di raggiungimento di prestigio, di gloria e - perché no - di guadagno.
Pagina 160
Il divenire della critica
Di cosa corre alla ricerca l’artista (o l’operatore estetico che dir si voglia)? di esprimere «qualcosa di nuovo» che lo possa distinguere dalla
Pagina 160
Il divenire della critica
Il che naturalmente non significa che alcune di queste opere (quelle di King, di Morris, di Smith, di Caro, per non citare che alcuni degli artisti
Pagina 167
Il divenire della critica
Basterebbe la sensazione di estrema desuetezza che ormai comunicano le «tele» dipinte, e le «statue» scolpite, a dirci come la fase artigianale della
Pagina 172
Il divenire della critica
Ecco perché non si è voluto né ripetere una mostra di «ambienti» come quella - per molti versi così fortunata - di Foligno, né limitarsi ad un
Pagina 174
Il divenire della critica
Del resto la proiezione di opere di alcuni dei migliori nostri «sperimentalisti filmici» (così diversi tra di loro come Baruchello, Leonardi, Patella
Pagina 175
Il divenire della critica
Forse gli interventi di Kounellis, di Calzolari, di Mattiacci, di Merz, di Mondino, di Nespolo sono quelli che possono inserirsi più facilmente entro
Pagina 176
Il divenire della critica
Perché, in fondo, la mostra di scultura del Guggenheim aveva già in sé i germi di quelle rivolte che in seguito dovevano esplodere, rendendo così
Pagina 180
Il divenire della critica
A Venezia, per contro, la presenza d’un padiglione americano del tutto anodino e privo di mordente e l’assenza di artisti di punta presso i
Pagina 181
Il divenire della critica
Vogliamo allora parlare come alcuni propongono di «arte microemotiva»? Ma, quanto a emotività, quasi tutta l’arte oggettuale e strutturale si trova
Pagina 186
Il divenire della critica
Un primo esempio di questa ricerca di «situazioni» più che di opere statiche si ebbe già nel cosiddetto «Teatro delle Mostre» organizzato da Plinio
Pagina 188
Il divenire della critica
Di che si trattava in definitiva? D’un duplice tentativo in parte rivolto contro l’eccesso di utilizzazione di materiali tecnologici, di cui le
Pagina 188
Il divenire della critica
Di questo fatto si accorsero del resto parecchi artisti che, invitati alla rassegna fiorentina «Situazione 68», in parte preferirono non partecipare
Pagina 190
Il divenire della critica
Altri ambienti non privi di efficacia - sempre dopo quelli già noti e decisamente prestigiosi di Castellani, Bonalumi, Marotta - quello tenebroso
Pagina 195
Il divenire della critica
La mostra romana, in definitiva, ha avuto l’indiscutibile merito di mettere in luce una situazione assai complessa dell’arte nostrana: situazione che
Pagina 196
Il divenire della critica
Non è mia intenzione di esporre, qui, una sconfinata lista di nomi americani ed europei e di istituire dei raffronti tra di essi: sarebbe una ben
Pagina 197
Il divenire della critica
tentativi di dripping italiani o tedeschi erano giochi da bambini se paragonati all’irruenza, alla foga, all’arroganza di quelli americani. Si pensi ai
Pagina 199
Il divenire della critica
Dopo il trionfo e il rapido declino della pop art, l’America ebbe ancora il merito (o la colpa) di dar vita ad un’altra ondata di operazioni
Pagina 201
Il divenire della critica
Gli undici artisti scelti per la mostra di Dortmund, invece, mi sembrano tutti esattamente delineati nei loro intenti e hanno tutti dietro di sé una
Pagina 204
Il divenire della critica
Il critico si è sbizzarrito nel tentativo di sottoporre l’opera ad un’analisi semiotica che sia in grado di mettere in evidenza alcuni aspetti
Pagina 22
Il divenire della critica
Lo svincolamento di molte di queste opere (come di quelle di parecchi dei più noti artisti concettuali statunitensi) da ogni incarnazione entro
Pagina 233
Il divenire della critica
Quanto alla scientificità di alcune opere moderne, come quella spesso tirata in ballo dai seguaci del Numero d’Oro e delle proporzionalità armoniche
Pagina 24
Il divenire della critica
È, dunque, anche per saggiare questa possibilità che è stato nostro impegno quello di riunire in questa esposizione un gruppo di artisti molto
Pagina 240
Il divenire della critica
Diverso invece è il caso di Patella, - uno dei più spericolati sperimentatori di intermedia visivo-verbali, autore di testi letterari frammisti a
Pagina 243
Il divenire della critica
sezione presenta una serie di tavole sulla maniera di «riappropriazione degli spazi urbani» da parte degli abitanti, sia disequilibrandoli sia
Pagina 244
Il divenire della critica
In altre parole: certe valutazioni di gusto che s’attagliavano perfettamente ad opere quali le pitture impressioniste, espressioniste, ivi compresi
Pagina 26
Il divenire della critica
Ma le cose sono in parte cambiate con l’avvento e l’infittirsi di mescolanze tra i diversi linguaggi artistici. Il che non significa che siano
Pagina 35
Il divenire della critica
In Germania del pari abbiamo l’esempio d’un predominio dell’astrattismo drammatico nei dipinti di Thieler, di Cavael, di Wessel, e potremo
Pagina 47
Il divenire della critica
La pittura di Rothko costituisce un limite (come a suo tempo quella di Mondrian) ma anche un inizio: l’inizio d’un nuovo tonalismo. Dopo cinquant
Pagina 48
Il divenire della critica
e minacciosa, sono le figure bronzee di Agenore Fabbri. Anche qui il sistema della cera persa, trasportato al cartone, alla carta e a qualsivoglia
Pagina 55
Il divenire della critica
Non che io voglia con ciò condannare - poniamo - i dipinti di Fautrier (che spesso è un raffinatissimo colorista, un prezioso distillatore di
Pagina 57
Il divenire della critica
Non dirò certo che il valore dei lavori di Burri sia dovuto all’uso dei legni combusti, degli stracci, dei rattoppi (anche se c’è qualcosa di vero
Pagina 59
Il divenire della critica
Si osservino, ad esempio, il collage «damdom» di Farfa, i «cristalli» di Fontana, la Cosmogonia polimaterica di Prampolini, la Composizione con vetro
Pagina 69
Il divenire della critica
Se vogliamo tentare di riandare alle radici storiche del cinetismo in Italia, sarà giocoforza, naturalmente, rifarsi a quel «dinamismo plastico» di
Pagina 70
Il divenire della critica
Del pari ad uno studio di «immagini virtuali» derivate dall’incontro di strutture metalliche o in plexiglas e superfici illuminate che col movimento
Pagina 74
Il divenire della critica
sempre accompagnato dalle illustrazioni e dalle descrizioni tecniche. Quello che mi preme ancora di precisare è come tutte queste opere si valgano di
Pagina 75
Il divenire della critica
oggetti una qualità di «gusto», di piacevolezza, quale di solito attribuiamo a molte opere d’arte, anche dei nostri giorni. È questo uno dei punti chiave
Pagina 88
Il divenire della critica
oggettualità naturalistica. La presenza invece di cifre, lettere, sigle, molto spesso sostituisce pienamente quella di oggetti, come li sostituisce, nelle ultime
Pagina 98
Il divenire della critica
È comunque un passo avanti rispetto al provincialismo di tanta critica figurativa d’anteguerra ancora intrisa di storicismo, di accenti
Pagina XV