Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: dello

Numero di risultati: 54 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Il divenire della critica

251641
Dorfles, Gillo 50 occorrenze

Il divenire della critica

. Altri esempi di questa applicazione pratica dello spazialismo furono certi soffitti traforati e luminosi e alcune lampade in tubo fluorescente.

Pagina 104

Il divenire della critica

gruppo di «artisti spaziali» raggruppati attorno alla Galleria del Naviglio e venne stilato un Manifesto dello spazialismo italiano1.

Pagina 104

Il divenire della critica

attorno e dopo gli anni sessanta. E per far solo qualche nome: gli OHO di Lubiana, il Grupo de los trece1 di Buenos Aires (facente parte dello

Pagina 11

Il divenire della critica

realistico o dall’inclusione dello stesso nelle loro tele, differenziandosi quindi nettamente dalla poetica della pop art; hanno invece sviluppato a fondo

Pagina 111

Il divenire della critica

rapporto tra la soggettività dello spettatore e l’oggettività dell’opera sono particolarmente pregnanti, e dove tutta l’efficacia della stessa è

Pagina 118

Il divenire della critica

, Manuelli, dello svizzero Linck, del giapponese Shinoda, dell’inglese Caro. Sculture, ma non più gettate in bronzo, curate nella preziosità delle

Pagina 120

Il divenire della critica

composite fissate a una rete di chiodi sulle pareti del suo studio - dove l’impegno di trovare una modulazione immaginaria dello spazio occulto che ci

Pagina 125

Il divenire della critica

dello «sculpere» (del «carving») e quello del «modellare», sono andati pressocché smarriti. E non poteva non essere così, in un’epoca in cui la

Pagina 126

Il divenire della critica

più di riposo ma di intima dinamicità) e precisamente un fattore di compartecipazione, di diretto intervento da parte dello spettatore. È il caso di

Pagina 130

Il divenire della critica

raggiungere una condizione di «a tu per tu» con una delle consuete sagome lignee dello scultore. L’aver saputo integrare il gioco della figura centrale con

Pagina 144

Il divenire della critica

maggiore e forse assoluta liberazione dalle componenti dimensionali dello spazio rettilineo e stereometrico.

Pagina 144

Il divenire della critica

possibilità di vendita, ad un aumento dello stipendio da parte del mercante...?

Pagina 160

Il divenire della critica

dimostrato chiaramente di dipendere in maniera precipua dallo sviluppo tecnologico e dal rapido entropizzarsi dello stesso. L’oggettualizzazione, la

Pagina 161

Il divenire della critica

entropizzarsi dello stesso.

Pagina 165

Il divenire della critica

proiettate si accompagna a suoni elettronicamente generati in seguito agli impulsi aleatori di cellule fotoelettriche, e la percorribilità da parte dello

Pagina 175

Il divenire della critica

Se nel caso della Biennale veneta le proteste degli artisti e degli studenti si levavano giustamente contro l’arretratezza dello statuto della mostra

Pagina 181

Il divenire della critica

consumistica; e inoltre della ricerca di nuove sollecitazioni, questa volta basate non sull’industrializzazione del medium ma sulla «povertà» dello

Pagina 188

Il divenire della critica

polistirolo, che richiedeva la compartecipazione dello spettatore invitato a calpestare le minutissime sfere in un gioco allucinato ed ambiguo perché associava

Pagina 195

Il divenire della critica

’ogni verbalizzazione dello stesso e solo sulla base d’una serie di «immagini»: dunque d’un eidetismo del tutto lungi dall’essere «inconscio». Diremo

Pagina 20

Il divenire della critica

svizzero e in seguito italiano. Le opere dei concretisti svizzeri (Bill, Lohse, Graeser, e dello stesso Glarner, che in un secondo tempo ebbe a

Pagina 202

Il divenire della critica

tener conto era quello dello schieramento dominante l’arte visiva in questo preciso momento. Tanto più che la nostra intenzione non era quella di offrire

Pagina 205

Il divenire della critica

audiovisivi», infatti, le sollecitazioni percettive (auditive e visive) e il necessario intervento dello spettatore, fanno sì che queste opere permettano

Pagina 205

Il divenire della critica

Spieltrieb dello spettatore. Le sue opere, così, si riallacciano a quel filone di invenzione magica e di oggettivazione dell’assurdo che ebbe già nel romano

Pagina 207

Il divenire della critica

immagine fittizia dello spettatore, è stata il primo embrione d’una nuova impostazione altamente «critica» della pittura moderna, e lo ha portato in

Pagina 208

Il divenire della critica

«trasmissibilità» dello stesso se è impossibile o improbabile allo stato attuale e normale della nostra coscienza (mentre sarebbe sia pur raramente

Pagina 21

Il divenire della critica

sperimentato l’effetto della gravità, dello squilibrio, attraverso costruzioni metalliche e di cemento, per poi passare ad opere più vicine al

Pagina 213

Il divenire della critica

offre quindi nessuna possibilità d’una reciprocità d’intervento da parte dello spettatore e resulta immancabilmente e inderogabilmente «imposta dall

Pagina 221

Il divenire della critica

voler significare come, in realtà, nella nostra epoca l’arte possa assumere anche aspetti diversi da quelli di ieri e tali da offrire alla mente dello

Pagina 237

Il divenire della critica

celebre dipinto. Anche in questo caso - tra il teatrale e l’esistenziale - può soccorrere una frase illuminante dello stesso autore: «Finora era il

Pagina 244

Il divenire della critica

Anche Ugo La Pietra - che già in molte sue operazioni aveva realizzato delle strutture disequilibranti dello spazio urbano ed ambientale - nella sua

Pagina 244

Il divenire della critica

al Museum of Modern Art di New York dello scorso anno ha segnato non la sua fine, ma la sua glorificazione e insieme la sua imbalsamazione. Un

Pagina 249

Il divenire della critica

sembrare ermetiche, cerebrali, o gratuite ed epidermiche, e soprattutto lontane da quelle così comode partizioni in «arti dello spazio e del tempo», oppure

Pagina 255

Il divenire della critica

Altre «attrici» dello stesso stampo (come Trisha Brown, Joan Jonas) sono piuttosto incasellabili nel genere «danza». La Monk invece è una delle poche

Pagina 256

Il divenire della critica

prestorico è già in parte partecipe dello scorrere d’una temporalità «storica», ed è quindi lontano dalle saghe e dai miti. Mentre il tempo preistorico, il

Pagina 257

Il divenire della critica

cosiddette split representations: dello sdoppiamento e della scissione delle rappresentazioni figurali riscontrabile in alcune culture come, ad esempio

Pagina 259

Il divenire della critica

Si consideri inoltre il tanto discusso problema dello stile. È noto che il cosiddetto «stile d’un’epoca» (e anche, sotto certi aspetti, lo «stile d

Pagina 262

Il divenire della critica

pensiero filosofico, esiste anche un versante scientifico, etico, religioso, ecc. dello stesso. Spesso la storia delle operazioni artistiche d’un popolo

Pagina 267

Il divenire della critica

- che tenta di giustificare opere come quelle di Venet (anzi opere che non sono dello stesso Venet perché sono stralci di pagine tolte a manuali

Pagina 4

Il divenire della critica

scarni alfabeti con quella consustanzialità che è propria d’ogni opera necessaria; e non della ricetta, dello spurio geroglifico inventato o scoperto

Pagina 44

Il divenire della critica

«orizzonti ritrovati» dello spagnolo. Il compiacimento, così evidente e scoperto, in un medium insolito, che, valendosi di stratificazioni

Pagina 46

Il divenire della critica

«grazia», quasi fossero l’immagine d’un futuro uomo-scafandro, robot-cuoco, robot-minatore. L’utilizzazione del noto sistema dello stampo in cera

Pagina 54

Il divenire della critica

- quello di un Chighine, di un Sadun, dello stesso Moreni, e di tutta una schiera di spagnoli, tra cui posso nominare almeno Juana Frances, Lucio Muñoz

Pagina 57

Il divenire della critica

Biennale. E intendo riferirmi all’opera d’un pittore come Burri (e in parte come lo spagnolo Muñoz, e come quelle dello scultore jugoslavo Džámonja, o

Pagina 59

Il divenire della critica

volte con quella dello stesso artista o dello storico-filosofo. È una condizione analoga a quella che vide l’instaurarsi d’una disciplina a sé stante, cui

Pagina 6

Il divenire della critica

contemporanea, quella delle «Affermazioni» a Ca’ Giustiniàn, offre alcune tele), ed è quella dello stesso Hartung (ospitato dal padiglione francese assieme a

Pagina 60

Il divenire della critica

e da un suo contatto con la straordinaria scrittura-pittura o pittura segnica dell’Oriente. Sappiamo bene quanti influssi le correnti dello zenismo

Pagina 60

Il divenire della critica

., abbiano partecipato, sia pur saltuariamente, alle iniziative del movimento milanese, è la miglior prova della vitalità e dell’efficacia dello stesso.

Pagina 63

Il divenire della critica

si vogliano ricordare - come nuove figurazioni - quelle dello jugoslavo Srbinović (piuttosto legato alla vena folkloristica e certo meno significativo

Pagina 81

Il divenire della critica

opere assai nobili degli inglesi Adams e Dalwood, in quelle dello svizzero Schilling, nelle interessanti superfici lignee del finlandese Kain Tapper

Pagina 84

Il divenire della critica

conto dell’elemento sincronico e diacronico d’una determinata struttura artistica quando la si debba analizzare e dello slittamento semantico che

Pagina 89

Cerca

Modifica ricerca