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costruttivismo degli anni venti oppose alle scorie espressioniste. Oltre a ciò l’adozione, in molti dipinti di questo periodo e in quasi tutti quelli con i
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quanta sapienza Fontana sapeva valersi degli aspetti astratti e di quelli figurativi della sua arte per raggiungere una sempre nuova qualità espressiva.
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Oggi posso confermare queste mie affermazioni, constatando tuttavia che, da parte degli artisti più seri e impegnati (come, tra quelli presenti a
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Mentre l’altro aspetto spiega - per citare ora soltanto alcuni scultori - le scarne strutture degli spagnoli Alfaro e Gabino, degli italiani Garelli
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destinate piuttosto a suggerire degli spunti immaginifici che ad essere esse stesse eide in sé compiute; sono destinate a fissare la parvenza di momenti ed
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Uno degli aspetti più tipici dei nostri giorni è la rapida diffusione delle correnti di pensiero nei diversi settori, da quelli scientifici a quelli
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persino opposti nel panorama artistico degli ultimi anni.
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Degli artisti invitati quasi tutti risposero in maniera ineccepibile all’assunto che gli era stato affidato; e soltanto pochi non ebbero la
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Come dissi sin dall’inizio, una delle principali preoccupazioni degli ordinatori era stata quella di dimostrare come artisti delle più diverse
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E, infatti, fu quanto si verificò in realtà: era prevedibile ad esempio, che degli artisti cinetici come Colombo, Boriani, De Vecchi, e i Gruppi N, T
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Forse, la buona riescita degli artisti cinetici era, tra tutte, quella più facilmente prevedibile, e difatti risultò anche quella che offriva meno
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In ogni lettura d’un’opera pittorica avremo sempre degli elementi discreti che si presentano come unità percettive, eventualmente raggruppate in
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marea degli imitatori, degli epigoni di ricerche già precedentemente compiute. Ma questo «qualcosa di nuovo» a cosa deve condurre se non ad una maggior
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Per giungere ad una precisazione più specifica e contingente: l’arte in nome della quale molti degli artisti protestatari si agitano e contro la
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Ecco allora forse dove s’annida il germe pernicioso, quello contro cui (senza esserne coscienti) combattono alcuni degli oppositori della «società
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Una delle maggiori preoccupazioni degli organizzatori, del resto, è stata quella di equilibrare l’apporto delle diverse tecniche e delle diverse
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L’annata artistica (1968) che si è appena conchiusa e che è stata certamente una delle più combattute e discusse degli ultimi tempi, si può
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Se nel caso della Biennale veneta le proteste degli artisti e degli studenti si levavano giustamente contro l’arretratezza dello statuto della mostra
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degli artisti invitati, o d’una loro partecipazione in forma blasfematoria e beffarda (come è accaduto nella rassegna fiorentina di «Situazione 68
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Questo breve preambolo m’è parso necessario prima di passare a considerare alcuni degli ultimi eventi che si sono succeduti nel panorama artistico
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A cavallo tra concettualismo e scenografia teatrale, due artisti come Fabio Mauri e Agnetti hanno presentato degli ambienti assai suggestivi
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), fosse invertita la direzionalità degli influssi artistici tra vecchio e nuovo mondo, è cosa sicura. Inutile voler citare, a difesa d’un prestigio o
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Paolini - ben più sottilmente della maggior parte degli altri artisti «concettuali» - ha saputo evidenziare, con un’eleganza estremamente sofisticata
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Occorreva, allora, escire dal chiuso degli studi e delle gallerie e aggredire direttamente la natura. E per far ciò erano necessari due fattori: 1
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, dunque, chi preferisce agire direttamente sul paesaggio modificandolo con degli interventi (Christo e i suoi impacchettamenti di rocce e di spiagge
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di flora equatoriale, e una natura già di per sé fantastica come quella del Brasile). Ma l’intervento degli architetti e degli urbanisti sul
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della creatività umana. Purtroppo, quasi sempre, le speranze (o le illusioni) degli artisti e degli studiosi si sono arenate di fronte all’irrazionale
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’analisi dei prodotti artistici ma addirittura nella creazione degli stessi, è quello dell’arte realizzata attraverso l’uso degli elaboratori elettronici
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sezione presenta una serie di tavole sulla maniera di «riappropriazione degli spazi urbani» da parte degli abitanti, sia disequilibrandoli sia
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degli errori interpretativi di uno solo degli aspetti offerti da alcuni maestri del Movimento Moderno malintesi dai loro seguaci.
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discorso odierno. All’inizio degli anni settanta, il nostro panorama visuale era folto di tentativi oggettuali (sia di quelli facenti capo al gruppo degli
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proliferazioni dei multipli, generati da queste diverse correnti artistiche nel periodo che, grosso modo, si può situare attorno alla metà degli anni
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accordo con quelle degli incauti «operatori artistici».
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Non solo, ma la sistemazione storica degli eventi e il loro articolarsi e concatenarsi muta ampiamente a seconda che si tratti di eventi artistici
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avviene nel caso degli eventi reali sui quali la storia vera e propria riposa.
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Perché potremo affermare invece che un approccio sincronico può risultare opportuno ed efficace nello studio degli eventi artistici? Soprattutto per
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agisce una componente etica (come nel caso delle operazioni sadomasochistiche dei Nitsch e dei Brus, degli Acconci e dei Schwarzkogler, deprecabili
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prodotti artistici degli ultimi anni), ma piuttosto nel senso adottato di recente da Yona Friedman1, per indicare un modello di monde pauvre.
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era solo il valore d’uso a dominare, non permettendo perciò quell’alienazione [degli oggetti, degli individui, del lavoro, e dell’arte] che ben
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cose dal punto di vista socio-politico. Ne abbiamo già oggi degli esempi anche se marginali e paradossali: la pittura-scultura infantile, quella dei
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cultura; altrimenti non sapremmo come giustificare certi aspetti paradossali dell’arte d’oggi, né sapremmo come credere in una necessarietà degli stessi.
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Un altro scultore - su cui spesso ebbi ad insistere per la sua mentalità non sorda né ai richiami degli antichi riti né a quelli dei moderni miti - è
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degli assurdi di molte etichette odierne ma anche uno dei fenomeni di più rapido contagio tra le fitte schiere dei pittori internazionali.
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teoria dell’informazione e alla cibernetica), hanno riproposto degli esperimenti che non si distaccano granché da quelli dei concretisti di una ventina d
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Burri costituisce uno degli esempi più interessanti dell’arte alla metà del secolo, d’un’arte cioè che ha lasciato dietro di sé la «bella pittura
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analoghi movimenti sorti, attorno allo stesso tempo, a Roma, a Firenze, e in un secondo tempo a Napoli e Torino, e a quelli del pari milanesi degli
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di buona parte della sua opera, credo di non andar errato dicendo che a lui e a Munari si devono molti degli accorgimenti stilistici divenuti ormai d
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vitale lezione di Rothko: hanno creato cioè degli immensi spazi dove il colore viene ad assumere una sua forza singolarissima: forza di colore inteso
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Tilson, dunque, costruisce degli oggetti nei quali l’elemento manuale conferisce quell’indefinibile connotazione di unicità e di irrepetibilità che
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Ma che la presenza degli oggetti non sia, d’altro canto, per nulla necessaria o indispensabile, lo dimostrano le molte opere prive d’ogni
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