Il divenire della critica
Naviglio e quello della spirale luminosa alla Triennale del 1948 alcuni artisti, prevalentemente nell’area lombarda, cominciarono ad essere attratti dalla
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Questo Movimento spaziale italiano doveva avere una scarsa vitalità e anche gli artisti migliori che inizialmente vi avevano aderito (come Dova
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Opere di altri artisti, ben più giovani di Fontana, come in Italia Manzoni, Castellani, Scheggi, Mari, in Francia Yves Klein, si possono certamente
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, tuttavia, che si deve considerare anche legata ad una comune atmosfera in cui si svolgevano le ricerche di alcuni artisti piuttosto che ad una vera e propria
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schieramento dell’Arte de sistemas), altri gruppi di artisti ungheresi, serbi, polacchi2, e, naturalmente, numerosi artisti europei (italiani, francesi, spagnoli
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Oggi posso confermare queste mie affermazioni, constatando tuttavia che, da parte degli artisti più seri e impegnati (come, tra quelli presenti a
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Questi artisti, dunque, adottando - vuoi consapevolmente che non - alcuni moduli dapprima introdotti dall’arte concettuale (e dalla land art, e art
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sempre giustificate assenze!) e inoltre perché non mi sarà ovviamente possibile di considerare ognuno di questi artisti partitamente.
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risposta è data dalla presenza di più di cento opere e di quasi altrettanti artisti di una ventina di nazioni. La prima impressione provocata dalla
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Ecco perché l’attenzione del visitatore viene ad essere subito polarizzata verso le esperienze più nuove, anche se tanti artisti qui presenti sono
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Ma esistono altri «parametri» nella scultura d’oggi oltre a quelli dei materiali nuovi (che, oltretutto, non sempre giovano agli artisti, come ad
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Gli artisti che abbiamo nominato (e potrei citare ancora Innocenti e Marotta, in una mostra tutta basata sul contrappunto di «naturale-artificiale
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Degli artisti invitati quasi tutti risposero in maniera ineccepibile all’assunto che gli era stato affidato; e soltanto pochi non ebbero la
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Questa volta invece, tutti i venti artisti invitati erano stati scelti proprio con l’intento preciso e la precisa richiesta di preparare ciascuno un
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Come dissi sin dall’inizio, una delle principali preoccupazioni degli ordinatori era stata quella di dimostrare come artisti delle più diverse
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Forse, la buona riescita degli artisti cinetici era, tra tutte, quella più facilmente prevedibile, e difatti risultò anche quella che offriva meno
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artisti come Fontana, Castellani, Bonalumi, Alviani, ecc. e ho altresì analizzato l’importanza che, nel panorama italiano, hanno avuto recentemente la
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comprende tutti quegli artisti che hanno - chi per un verso chi per un altro - avvertito l’influenza delle più recenti correnti letterarie, ed hanno
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includere in gruppi costituiti) e che comprendono in parte alcuni artisti più anziani che già in passato avevano sentito il fascino dell’ambiguità
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movimenti «rivoluzionari», e addirittura autolesionistici da parte di artisti anche tra i più onesti e sinceri.
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Qui, dunque, a San Benedetto, gli artisti sono stati invitati a realizzare, a seconda delle loro personali attitudini, delle opere (o delle
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Mentre - attraverso l’utilizzazione di nuovi media tecnici (perspex, plexiglas, alluminio) - altri artisti come Alfano e La Pietra riescono a
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prestano, meglio d’ogni altra, a suscitare la contestazione da parte d’una grossa parte del pubblico e degli stessi artisti (almeno di quelli che
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A Venezia, per contro, la presenza d’un padiglione americano del tutto anodino e privo di mordente e l’assenza di artisti di punta presso i
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degli artisti invitati, o d’una loro partecipazione in forma blasfematoria e beffarda (come è accaduto nella rassegna fiorentina di «Situazione 68
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Se nel caso della Biennale veneta le proteste degli artisti e degli studenti si levavano giustamente contro l’arretratezza dello statuto della mostra
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Tuttavia, assai spesso, le opere (o le azioni) di questi artisti - appartenenti per la maggior parte all’ambiente torinese (come Zorio, Pistoletto
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della penisola dall’autunno (1968) ad ora e che hanno avuto come protagonisti, in parte almeno, gli artisti che appartengono a questo indirizzo dell
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situazione. La mostra - che si basava soprattutto sulle opere e le «azioni» di un gruppo di artisti come Boetti, Paolini, Kounellis, Pascali, Zorio, Prini
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Di questo fatto si accorsero del resto parecchi artisti che, invitati alla rassegna fiorentina «Situazione 68», in parte preferirono non partecipare
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Pur tenendo conto di alcune evidenti incongruenze (assenza di alcuni artisti di primo piano, presenza di figure minori e non necessarie) la mostra
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’epoca. Il programma si può in definitiva considerare assolto in buona parte: non c’è dubbio che artisti come Castellani, Bonalumi, Colombo
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A cavallo tra concettualismo e scenografia teatrale, due artisti come Fabio Mauri e Agnetti hanno presentato degli ambienti assai suggestivi
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Non ho preso in considerazione sin qui le sale migliori: quelle cioè di Castellani, Bonalumi, Marotta, ma di questi artisti è stato detto a lungo in
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vennero esposti in una grande rassegna insieme ai più importanti artisti statunitensi. Era il 1913 e sino a quel giorno era pacifico considerare gli
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d’una priorità europea, artisti come Mathieu o Capogrossi, Soulage o Hartung, Tapies o Pasmore. L’impatto degli Stati Uniti era troppo massiccio per
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se questo quadro volesse includere tutti gli artisti già affermati da qualche decennio e ancora sulla breccia, accanto a quelli che solo negli
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Gli undici artisti scelti per la mostra di Dortmund, invece, mi sembrano tutti esattamente delineati nei loro intenti e hanno tutti dietro di sé una
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Ma non è certo solo un’impostazione geografica e etnologica che ci ha guidati nella scelta di questi artisti. Un altro parametro di cui occorreva
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Paolini - ben più sottilmente della maggior parte degli altri artisti «concettuali» - ha saputo evidenziare, con un’eleganza estremamente sofisticata
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Era ora, del resto, che dal plein air malamente imitato e copiazzato gli artisti arrivassero a un plein air vissuto e ricreato. È vero; c’erano già i
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Lo svincolamento di molte di queste opere (come di quelle di parecchi dei più noti artisti concettuali statunitensi) da ogni incarnazione entro
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Quando, nel 1948, fu fondato a Milano - da un gruppo di quattro artisti: Soldati, Munari, Monnet, Dorfles - il Movimento per l’arte concreta (Mac
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novecentesco ancora imperniato sui nomi di artisti attivi durante il ventennio fascista.
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, Van Doesburg), dall’altro a quei primi e coraggiosi tentativi già iniziati tra le due guerre dagli artisti del gruppo del Milione (Reggiani, Soldati
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cinematografici ignorano o disprezzano i video-tapes e i filmini di numerosi artisti come Bruce Nauman, Baruchello, Vaccari, ecc.
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cui i futuristi furono gli assertori. Non si può non riconoscere agli artisti futuristi - in particolar modo a Balla, Boccioni, Depero - il merito di
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sembra opportuno di includere tra gli artisti «cinetici» alcuni artisti come Morandini, Grignani, Nanda Vigo, Getulio Alviani, Toni Costa, e molti altri
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gli artisti; o i più disonesti, quelli cui non era parso vero di rinunciare al diritto di scelta, per affidarsi ad un telos aleatorio.
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in Rauschenberg che in Jasper Johns tale riferimento è costante ed essenziale. I due artisti hanno, sin dai loro primi dipinti, messo in evidenza
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