Il divenire della critica
Sembrò allora sin troppo evidente - mentre s’affermava e dilagava l’astrattismo (prima geometrico poi informale, poi oggettuale), e in un secondo
Pagina 10
Il divenire della critica
sala dipinta totalmente in nero e illuminata con luce di Wood. Questo ambiente spaziale (passato allora pressocché inosservato ed ampiamente beffeggiato
Pagina 103
Il divenire della critica
sorta di astrattismo geometrizzante, mentre quella allora seguita da Fontana precorreva l’avvento imminente dell’informale e, come vedremo, delle
Pagina 105
Il divenire della critica
. Il discorso era molto diverso all’epoca del primo futurismo. Allora, quando Marinetti glorificava e invocava dannunzianamente la macchina, lo faceva
Pagina 112
Il divenire della critica
e della pittura segnica e gestuale erano caratterizzate allora da un alienarsi del fatto pittorico da ogni intenzionamento programmatico. «Il pittore
Pagina 116
Il divenire della critica
Come dovrà essere inteso, allora questo fenomeno al quale la critica nuova ha dato sinora così poca importanza? Credo che questo sia uno dei tanti
Pagina 12
Il divenire della critica
Ricordo un pomeriggio d’autunno, nel lontano 1953, a New York, nell’edificio della 5a Avenue che ospitava allora l’antico Museo Guggenheim. Si
Pagina 121
Il divenire della critica
Allora, il rispetto e anche l’ammirato stupore per il Grande Vecchio faceva sembrare prodigiose le immagini ancora in embrione, e rendeva più acuto
Pagina 122
Il divenire della critica
macchinette grinzose e cigolanti esposte allo Studio B24 di Milano una quindicina d’anni or sono. Allora l’artista svizzero era del tutto ignoto, ma
Pagina 127
Il divenire della critica
Tramonto, allora, delle sculture basate sui rottami, sui detriti di meccanismi troppo rapidamente obsoleti, e tramonto altresì dei mobiles che per un
Pagina 128
Il divenire della critica
, l’attuale «vera» scultura (e penso ad artisti come Kampmann, Bonalumi, Gaul, Pascali, ecc.). Si dirà allora, che la pittura è diventata scultura? Non
Pagina 131
Il divenire della critica
realizzazioni della prima metà del secolo: nelle opere di Klee, di Mondrian, di Duchamp. E allora ecco forse dove s’annida il germe pernicioso
Pagina 161
Il divenire della critica
Dobbiamo allora considerare quest’arte come già esausta, già desueta, già destinata a lasciare il posto a qualcosa d’altro?
Pagina 165
Il divenire della critica
Ecco allora forse dove s’annida il germe pernicioso, quello contro cui (senza esserne coscienti) combattono alcuni degli oppositori della «società
Pagina 165
Il divenire della critica
Quali sono allora le soluzioni possibili? Una - almeno in questa fase della nostra cultura - può consistere nell’approfondimento e perfezionamento
Pagina 169
Il divenire della critica
, ma tali da potersi sviluppare anche senza l’appoggio del mercante e del museo. E allora sarà opportuno che queste forme si alleino a quelle che più
Pagina 170
Il divenire della critica
Sembrava allora - percorrendo a ritroso l’ampia scalea degradante del celebre museo disegnato da Lloyd Wright - che il prossimo futuro dell’arte
Pagina 179
Il divenire della critica
Vogliamo allora parlare come alcuni propongono di «arte microemotiva»? Ma, quanto a emotività, quasi tutta l’arte oggettuale e strutturale si trova
Pagina 186
Il divenire della critica
Dobbiamo allora accettare il termine di «arte povera» proposto molto accortamente da Germano Celant? ma con il pericolo del facile pun: arte povera
Pagina 186
Il divenire della critica
De Martis nella sua galleria «La Tartaruga» di Roma nella scorsa primavera (1968). Si trattava allora d’una serie di mostre dove, al posto di opere
Pagina 188
Il divenire della critica
derivare a queste opere dalla loro reclamizzazione sfrenata da parte di gallerie e musei. Allora, quello che era un gesto esteticamente lecito, quella
Pagina 189
Il divenire della critica
Alfano, della Fioroni, per non citare che gli interventi migliori. Quale sviluppo possiamo prevedere allora per gli artisti appartenenti all’indirizzo d
Pagina 190
Il divenire della critica
solo nei dipinti americani e nello stesso Cityscape statunitense), per violenza. Mi resi conto, allora, di quanto fossero false le riproduzioni
Pagina 199
Il divenire della critica
Occorreva, allora, escire dal chiuso degli studi e delle gallerie e aggredire direttamente la natura. E per far ciò erano necessari due fattori: 1
Pagina 218
Il divenire della critica
Possiamo allora considerare il video-tape come un mezzo comunicativo e artistico a sé stante, con sue precise caratteristiche formali e linguistiche
Pagina 222
Il divenire della critica
’allora, avrebbe pensato all’eventualità di un’arte creata sulla base di eterocliti accostamenti oggettuali. Se l’elaboratore avesse lavorato partendo da
Pagina 226
Il divenire della critica
’allora e l’arte d’oggi; ed è questa piccola considerazione che il più delle volte viene a mancare da parte degli studiosi odierni. Allora, la convergenza
Pagina 23
Il divenire della critica
arte anoggettuale, di arte che rifiuta l’oggetto) allora potremo assistere al caso d’un concetto privo di oggettualità, e dunque d’un concetto
Pagina 232
Il divenire della critica
vari esperimenti cinetici e programmati, allora molto in auge - anche del grande successo mondiale ottenuto in quegli anni dal nostro design. Alcuni
Pagina 249
Il divenire della critica
Non è allora più possibile un giudizio dell’opera d’arte basata esclusivamente sul gusto? In parte almeno questo è un dato di fatto. Oggi troppe
Pagina 25
Il divenire della critica
ideologici. La mia riprovazione, allora, va alle opere dove l’esclusiva ragion d’essere è quella esibizionistica e sadomasochistica senza che altre
Pagina 253
Il divenire della critica
’altro applicando certi canoni derivati dal gusto di allora agli oggetti e ai prodotti di ieri).
Pagina 26
Il divenire della critica
Ecco allora che la mia affermazione circa la non sovrapponibilità di dati storico-filosofici e storico-artistici, può assumere una maggior
Pagina 266
Il divenire della critica
La storia dell’arte potrà allora essere identificata con la storia della filosofia? Non lo credo; anzi credo che non si debba neppure accomunare
Pagina 267
Il divenire della critica
volto al mantenimento d’una situazione di sviluppo, basato sulla povertà anziché sullo spreco. Allora, anche in questo mondo povero - di cui non ci
Pagina 36
Il divenire della critica
particolarissima (ma non perciò meno alienabile) merce che è l’arte. Ed ecco, allora, che la critica non può non appuntarsi, da un lato, sull’effetto
Pagina 36
Il divenire della critica
paziente manipolazione del colore da parte d’un artista coscienzioso ed attento. Allora non avremo più il rosso e il blu come escono dal tubetto o solo
Pagina 49
Il divenire della critica
sospetto che si trattasse allora di semplici paesaggi più o meno incerti la cui leggibilità non era altrimenti problematica di quella d’un Turner cent
Pagina 56
Il divenire della critica
Come dovremmo allora giudicare gli esperimenti di Pasmore (a prescindere dalle sue indubbie qualità pittoriche quali appaiono dai suoi più antichi
Pagina 58
Il divenire della critica
Qual è, allora, la funzione del critico; e, soprattutto, possiamo ammettere che ne abbia una?
Pagina 6
Il divenire della critica
È abbastanza sintomatico che la figura del critico d’arte si sia affermata in età postbarocca, mentre prima d’allora s’identificava il più delle
Pagina 6
Il divenire della critica
critici di allora. Infatti, alcune mostre collettive dedicate all’arte astratta, allestite tra il 1945 e il 1948 alla Galleria Bergamini, alla Galleria
Pagina 62
Il divenire della critica
Non solo, ma il Mac fu forse il primo movimento artistico dove - specie per l’azione svolta in esso da Munari e da Monnet — si presero, sin da allora
Pagina 63
Il divenire della critica
E vorrei ancora ricordare almeno alcune delle attività iniziate allora con mezzi assolutamente inadeguati, mentre dovevano resultare in seguito di
Pagina 66
Il divenire della critica
allora isolatissima Livorno - aveva avuto il coraggio d’iniziare un’opera destinata ad avere in seguito interessanti sviluppi; e ancora, Di Salvatore, che
Pagina 66
Il divenire della critica
Come dovremo allora considerare gli odierni «oggetti trovati» più o meno modificati, integrati, rettificati, dell’arte pop? In maniera molto, se non
Pagina 89
Il divenire della critica
.). Quegli oggetti, allora familiari e ovvi, sono ormai divenuti anacronistici e desueti, sono, in altri termini, decisamente «diacronici». (Per ottenere un
Pagina 89
Il divenire della critica
Oggi, a distanza di un paio di decenni, dobbiamo constatare che eravamo, solo in parte, nel giusto allora.
Pagina 9
Il divenire della critica
Rivisti sulle auliche pareti dei musei, nella penombra di ricchi salotti di collezionisti newyorkesi o milanesi, molti di quei dipinti che allora
Pagina 9
Il divenire della critica
Sembrerebbe allora che la pittura si sia, in questa sua fase, resa succube dalla presenza d’un elemento preso dal vero: suscitatore di immagini
Pagina 98