Il divenire della critica
argentino, durante il quale l’artista, assieme ad alcuni suoi discepoli, giungeva alla pubblicazione del suo famoso Manifiesto Blanco del 1944.
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Anche senza diffondermi ad analizzare le singole opere e i singoli artisti mi preme di constatare la presenza d’un fenomeno analogo, ricorrente, come
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raffigurazione ad absurdum. Oggi, divenuto meno imperativo l’aspetto iconologico, assistiamo all’avvento di numerose forme espressive in cui si ricerca piuttosto
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destinate piuttosto a suggerire degli spunti immaginifici che ad essere esse stesse eide in sé compiute; sono destinate a fissare la parvenza di momenti ed
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primarie», se vogliamo) continuino ad abbondare. Ma è anche probabile che ben presto si giunga ad una saturazione di questo genere di composizioni; e
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Forse, tutto sommato, un po’ frustrata, per la sua definitiva rinuncia al «bel pezzo», per la sua sempre maggior tendenza ad architettonizzarsi, per
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più singolare, e - pur nella sua tendenziosità - più conclusivo. Altre rassegne hanno presentato panorami più vasti e internazionali (come quella, ad
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percorse da uno sfarfallio di nuvole bianche immobili e metafisiche così da costituire un ambiente analogo ad altre opere realizzate dall’artista negli
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costruzione sarebbe stata più adatta ad un evento mutevole che non ad una realizzazione statica.
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sintagmi, e di cui alcune vengono a costituire dei repertori legati ad una data scuola, epoca, cultura.
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) abbiamo assistito negli ultimi tempi ad una vasta fioritura di opere plastiche (pitture e sculture) direttamente o indirettamente influenzate da un
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Molti altri pittori italiani hanno svolto nella loro opera un analogo dialogo pittorico-letterario; potrei ricordare ad esempio alcuni dei
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Altri scultori in cui l’elemento narrativo-letterario è assai vivo sono, ad esempio, il napoletano Perez, il romano Marotta con le sue figure tra l
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marea degli imitatori, degli epigoni di ricerche già precedentemente compiute. Ma questo «qualcosa di nuovo» a cosa deve condurre se non ad una maggior
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ad una diversa impostazione creativa dell’uomo, ma è cambiando l’impostazione sociale economica culturale dell’umanità che anche i prodotti della
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stilistica dopo le prime geniali scoperte dei Rauschenberg e dei Jasper Johns, ormai in parte passati ad altre iniziative artistiche (come del resto era
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in queste condizioni sia che si tratti di macro o di microstrutture. Mi limiterò allora ad adottare provvisoriamente il termine di «arte situazionale
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, percettivi e «magici» ad un tempo, che - seppure con tutt’altro intento: il ritrovamento della «pietra filosofale» - corrispondevano ad alcune di queste
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L’aspetto ludico e demistificatorio veniva invece a mancare nell’ambiente di Agnetti, troppo «apocalittico» nel suo tentativo di dar forma ad una
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per molti versi di alto livello artistico; ma come, per contro, sia proprio il momento attuale - in Italia e all’estero - ad essere e ad apparire
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tra di loro sfumati, che si possono, grosso modo, ricondurre ad una prima affermazione dell’astrattismo e ad un rifiuto della figuralità, nell’immediato
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Quanto ho detto sin qui vuol solo servire ad avanzare un’osservazione più generale riguardo agli aspetti comunicativi e semiotici dell’opera d’arte
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Credo, tuttavia, che l’avvento dell’arte concettuale (che, in altri paesi, come ad esempio in Argentina, con l’Arte de sistemas, ha trovato
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, a dominarla, ad atteggiarsi a piccola divinità autocosciente e autonoma.
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Il critico si è sbizzarrito nel tentativo di sottoporre l’opera ad un’analisi semiotica che sia in grado di mettere in evidenza alcuni aspetti
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sistema e che, tuttavia, è destinato ad assumere un peso sempre più rilevante tanto nelle vere e proprie comunicazioni di massa, che nell’applicazione
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Oggi, invece, siamo prossimi finalmente ad un’inversione di tendenza; o almeno ad una possibilità di nuove situazioni espressive mediate attraverso
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accolte le più importanti produzioni di questo genere d’arte). La Reichardt, infatti, descrive quanto accadrebbe se nello studio d’un artista come ad
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Cominciamo ad accennare brevissimamente al primo di questi equivoci perché è quello più facilmente sgominabile. S’è visto ormai più e più volte come
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d’un nuovo interesse socio-politico. Interesse che possiamo scorgere, ad esempio, nell’opera di un artista come il tedesco J. Beuys (nelle sue
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Sono pronto ad ammettere una proprietà «riduttiva» alla nostra epoca, o quanto meno agli ultimi decenni della stessa, e a riconoscere alcuni dei
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artisti concettuali, per i quali l’opera stessa consiste prevalentemente nel concetto, nell’idea di cui viene offerto un progetto (spesso limitato ad
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Mentre - per rimanere nel campo architettonico - si assiste ad un continuo espandersi d’un’edilizia in un senso decisamente «riduttivo» (e, in questo
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parte rispettosa dell’oggetto, anzi ancorata ad esso (si vedano gli «oggetti» prima di Pistoletto e di Pascali, poi di Paolini, di Zorio, di Merz, di
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, insieme ad alcuni musicisti eterodossi (Chiari, Paik), che riesce a dar vita ad un nuovo modo d’intendere la musica: fuori dalle polemiche tra
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«epochizzare» il nostro giudizio assiologico almeno rispetto ad alcuni dei prodotti (più o meno) artistici dei nostri giorni.
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Del resto si pensi soltanto a qualche caso specifico: posti di fronte a un’anfora del periodo Han e ad una del periodo Ming (tra i quali intercorrono
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A cosa si deve attribuire tale «simpatia»? Forse ad un’affinità - sotterranea e misteriosa - per quelle antiche culture? o non piuttosto ad una
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I concetti marxiani di valore d’uso e valore di scambio entrano in gioco in maniera drammatica nel panorama artistico odierno, e continueranno ad
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delle circostanze ineluttabili alle quali l’umanità sarà costretta ad adeguarsi per poter sopravvivere; e, anzi, sopravvivere con una vita migliore di
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e restituiti ad una loro funzione figurale.
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Mark Rothko, dunque - questa figura solitaria, sino ad alcuni anni or sono noto solo a pochissimi e solo al di là dell’Atlantico —, appare qui come l
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meditata del colore, e attraverso una rinuncia sovrana ad ogni forma, ad ogni composizione, ad ogni grafismo, ad ogni intervento del tratto, del segno, del
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Guai se non credessimo ad un rapporto specifico - vogliamo dire isomorfico? - tra le manifestazioni artistiche e la strutturazione della nostra
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Non mi è concesso soffermarmi più a lungo su altri artisti che ebbero in quegli anni un’intensa attività in seno al gruppo come, ad esempio, Galliano
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con un intento che è ad un tempo plastico-pittorico e metaforico. Ecco, ad esempio, la Passeggiata notturna di Méret Oppenheim che non si può
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’elemento luminoso e colorato viene ad essere studiato per rendere più efficace il resultato visivo. Quando non sarà addirittura l’effetto
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Un altro ricercatore (sempre del Gruppo T) Giovanni Anceschi si è invece interessato più attivamente a oggetti ad animazione elettromeccanica, basati
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gli artisti; o i più disonesti, quelli cui non era parso vero di rinunciare al diritto di scelta, per affidarsi ad un telos aleatorio.
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li differenzia dagli oggetti fatti in serie, prodotti industrialmente, ma se ne vale ad uno scopo preciso: quello di denunciare una condizione
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