Il Mezzogiorno e la politica italiana
-regno, né prevenirne gli effetti, né approntarne i rimedi. Ed io li voglio scagionare subito, quei valentuomini che diedero alla Causa nazionale
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regno sardo doveva essere per i nostri padri la vera unificazione spirituale (errore che oggi col medesimo spirito si rinnova per le Venezie Giulia e
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assestamento giuridico-politico del nuovo regno. Dico ciò anche perché nessuno mi fraintenda nell'analisi che vado tentando, come se io, che sono unitario
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la crisi del nuovo regno — nell'abbattimento di vecchie barriere e nella trasformazione dell'antico artigianato — conquistare una competenza tecnica
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, il nostro paese aveva ben diritto di avere: non solo come terra di colonizzazione demografica (cosa che già avveniva dai primi anni del regno), ma
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continente nuove attività, e il turco incalza in Oriente; il regno delle due Sicilie diventa un punto dello scacchiere delle grandi forze in gioco e in
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iniziale del regno italiano è riconosciuto da tutti, ma non è affatto rimediato.
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L'on. Luigi Luzzatti ammoniva nel 1901: «quale sarà l'avvenire del mezzogiorno, tale sarà quello del regno, poiché se non si rialzano le sue sorti
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